2024-10-25
«Tornerò su Rai 1 con “Più sani e più belli”»
La conduttrice tv: «Dal 2025 sarò di nuovo al timone del mio storico programma di salute e alimentazione. Mangiare bene equivale a una medicina: i politici dovrebbero saperlo, visto che dedicano poco tempo allo sport. Il mio segreto? Dieta equilibrata e palestra».Chiami al telefono Rosanna Lambertucci e dove la trovi? «In questo momento sto entrando in palestra». Ça va sans dire. La popolare conduttrice televisiva, che vive a Roma, coerente con il tema di cui si è sempre professionalmente occupata, quello della salute e del benessere fisico e psicologico, ne applica con costanza il paradigma anche nella sua vita privata. E annuncia che, nel 2025, tornerà su Rai 1 per condurre il programma che l’ha resa nota, Più sani e più belli. Già al suo esordio, in radio, condusse il programma S come salute. Quali sono le origini di questo interesse? «Per una serie di cose complicate legate all’unica figlia che ho, mi sono trovata da giovanissima a frequentare, purtroppo molto spesso, come degente, l’ospedale. Mi sono resa conto di quanto non esistesse il dialogo tra medico e paziente, perché il medico passava, dava indicazioni, ma non coinvolgeva il malato; mi sono resa conto di quanto ci fosse bisogno di questo rapporto. E ho cominciato così, iniziando a fare programmi. Prima obbligavano il medico a dare risposte alle domande, ma dovevano esserci consigli utili anche per tutti i telespettatori».Vuole ricordare il motivo di quelle degenze in ospedale? «Io ho una sola figlia, ma in realtà ho avuto sette gravidanze. È stata una vicenda molto complessa, ma poi sono stata in qualche modo ripagata perché mia figlia, Angelica, con la quale ho un rapporto meraviglioso, è una ragazza splendida. Ha 45 anni, è giornalista e scrittrice». In Rai iniziò nel 1979 con un programma sulla tossicodipendenza del Dipartimento scuola educazione, Viaggio nella notte secca. «Sì, con l’ingresso dell’eroina in Italia; un problema che all’epoca si pensava di poter arginare ma, purtroppo, quella delle droghe è ancora una piaga molto grave. Il programma puntava sulla scuola e sugli studenti. Andavo nelle scuole, con degli esperti, per fare prevenzione». Poi Più sani e più belli, la sua trasmissione simbolo, che condusse dal novembre 1981 fino al 1997. Com’era strutturata? «È stata una trasmissione che ha inventato tanti filoni, in seguito ripresi. La prima cucina in televisione l’ho portata io e ora è in tutti i programmi televisivi. E poi ho portato in tv il primo reality, gruppi di persone che dovevano dimagrire in 9 mesi, il tempo della durata della trasmissione. C’era un ragazzo, oggi un uomo, che ha perso 45 chili e, ancora oggi, mi ringrazia perché quel programma gli ha cambiato la vita. Il problema del peso, che oggi è diventato ancora più grave, anche allora era molto sentito».Si avvaleva della partecipazione di ospiti famosi, non solo del mondo dello spettacolo, ma anche della scienza. «Ho avuto da Christiaan Barnard, che raccontò del primo trapianto di cuore, a Rita Levi Montalcini che, per la prima volta, parlò dell’Alzheimer quando non si sapeva ancora cosa fosse. Nel mio salotto sono venuti un po’ tutti, come il presidente Andreotti, che veniva a raccontare come cercava di combattere il mal di testa, dato che soffriva di forti cefalee».Giulio Andreotti ammetteva apertamente di non praticare ginnastica o sport. «Diceva che l’attività fisica che lui faceva era quella di andare ad accompagnare ai funerali i propri coetanei che avevano fatto attività fisica. Mi colpì quando disse che, se si giudicava, trovava tante cose di sé stesso da modificare. Ma può succedere a chi è un gigante, che non deve esagerare con l’autocritica, basta che faccia un confronto con altri...». Fra gli ospiti famosi ci fu anche qualcuno un po’ fuori forma?«Nello studio televisivo avevamo proprio tutti i macchinari per fare un check up, facevamo le ecografie, abbiamo fatto addirittura una gastroscopia in diretta. Ricordo che Mino Reitano era paurosissimo. Quando si è ammalato, mi è tanto dispiaciuto, perché ho immaginato quanto dovesse essere grande il suo sgomento, essendo così timoroso delle malattie. Era spaventato anche nel fare alcuni esami innocui lì in televisione».E alla gastroscopia chi si sottopose?«Mi sembra che l’abbiamo fatta, ma potrei sbagliarmi, a Enrico Papi».Il problema della «pancetta» è piuttosto diffuso. «Guardi, il problema della pancetta ce l’hanno in moltissimi, anche le persone magre. La pancia gonfia è legata non soltanto a un discorso alimentare, ma anche allo stress e alle emozioni. Ormai sappiamo che la pancia è considerata un po’ il nostro secondo cervello. L’emotività, lo stress, le paure, le ansie influenzano moltissimo il nostro intestino». Il tema del mettersi in dieta è sempre all’ordine del giorno. Quali consigli di massima dà a chi intenda dimagrire?«Io parlo sempre della regola delle cinque P. Cinque alimenti che iniziano con la P: pane, pasta, polenta, patate e pizza. Di per sé sono alimenti buonissimi, se consumati in quantità ragionevole, ma non andrebbero mai mescolati tra loro. Se uno mangia un piatto di pasta non deve associarci il pane, se mangia la pizza non mangerà le patate. Invece nei ristoranti a volte vedo che passano con le pizze e le patate sopra: questo andrebbe evitato. Ricordo però che la dieta è un atto medico. Sto per pubblicare un libro, Più magri, più sani, più vitali, che uscirà per Mondadori il 12 novembre 2024, ed è un racconto molto personale». Ci offre un’anticipazione? «Dovendo partecipare a Ballando con le stelle, cosa molto impegnativa dal punto di vista fisico, dovevo perdere qualche chilo di troppo che avevo accumulato. Mi sono messa in dieta, seguita da uno specialista in scienze dell’alimentazione, diabetologo, endocrinologo. Nel libro, racconto che con la dieta che ho fatto ho perso, in circa un mese, 5 chili, ma ciò mi è servito anche a guadagnare energia e forza muscolare. E a Ballando con le stelle io, la più grande del gruppo, sono arrivata in finale».Tornando alla sua biografia, era molto giovane quando perse il papà. E la sua giovinezza dovette confrontarsi con il lugubre periodo degli anni di piombo. «Papà è morto in un incidente stradale a 47 anni; mamma ne aveva 38, una donna giovane e bella che ha sacrificato tutta la sua vita a noi, per crescere quattro figli. Ne ho un ricordo stupendo (si commuove). La porto sempre nel cuore, è stata un grande esempio per me. Il secondo marito di mia madre è stato un magistrato importante, Achille Gallucci. Mi ha insegnato l’amore per il lavoro, un uomo straordinario. Negli anni di piombo eravamo assediati dalle Brigate rosse: vivevamo blindati. Sono cresciuta con questo senso di paura costante, con mio fratello Mauro, anche lui diventato magistrato. Ho un ricordo molto difficile di quell’epoca. Ero una ragazza giovanissima, che avrebbe voluto ad esempio andare in discoteca, ma ho dovuto rinunciare a tutto».I politici hanno tempo per curare forma fisica e fare sport?«Diciamo che gli uomini di adesso sono più attenti di un tempo al benessere, all’aspetto fisico e alla cura estetica. Ma la politica è un tipo d’impegno emotivamente molto stressante, che talvolta impedisce di fare una vita ordinata. Secondo me una persona che è in politica dovrebbe fare ancora più attenzione a quello che mangia. Per fare attività fisica il tempo può essere poco, soprattutto ad esempio durante le campagne elettorali. Dunque, l’unico vero aiuto è di fare del mangiare, come diceva Ippocrate, la propria medicina».Rosanna, com’è organizzata la sua dieta? «Ho l’abitudine di fare la prima colazione, al mattino, con il tè verde, di cui sono appassionata, normalmente con una fetta di pane tostato con un filo d’olio extravergine d’oliva, oppure con burro e un velo di marmellata. Sempre con qualcosa di grasso. Tostando il pane si toglie l’umidità e si abbassa il carico glicemico. Fondamentale è che, se mangiamo qualcosa a base di zucchero, perché i carboidrati sono ricchi di zucchero, dobbiamo sempre metterci una quota o di olio o burro, per attenuare l’assorbimento dello zucchero». E per gli altri pasti della giornata?«Diciamo che mangio tutto, sono onnivora. Mangio carne, mangio pesce. Preferisco la carne al pesce: non amo molto il pesce, ma mangio molto volentieri il pesce azzurro».Fritti?«Qualche volta sì. Anche i nutrizionisti dicono che se il fritto è fatto con un olio di qualità e non riutilizzato più volte, una o due volte la settimana non è una cosa nociva». Un calice di vino?«Non bevo alcolici, ma questa è una scelta non legata al peso: proprio non ne sono attratta. Al limite posso fare un brindisi con gli amici ma, a tavola, non sono abituata a bere vino». Ore settimanali di palestra? «Quando posso, cerco di andare due o tre volte la settimana. A volte ho impegni ma, quando non posso fare attività fisica, sento la differenza». Camminata veloce o jogging? «Cammino velocemente con scarpe adatte, perché l’attività aerobica, la camminata, sono fondamentali». Nella tv di oggi spesso prevalgono i cooking show. «Ci sono anche programmi di salute. Ma un programma versatile com’è stato Più sani e più belli, oggi non c’è. Lo rifarò io l’anno prossimo. Nel 2025, su Rai 1. E cercherò di fare del mio meglio».Nel 2023 si è sposata. «Mi sono sposata più di un anno fa, il 7 luglio 2023». Domanda che sorge spontanea. Suo marito ha uno stile di vita simile al suo?«(ride) È un grande sportivo, sempre in lotta con la bilancia perché gli piace molto la convivialità e io amo cucinare. È una persona con una vita molto sana, da ragazzo era cintura nera di judo, sempre amante della disciplina anche legata all’attività sportiva. Quindi, con questo tipo d’impostazione, è ovviamente una persona che va d’accordo con me».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.