Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande. Parto da questa citazione di Adriano Olivetti perché è stato forse il primo, più grande, rivoluzionario d’impresa italiano. In questo podcast abbiamo provato a disegnare i ritratti di altri uomini e donne, viventi e non, che hanno lasciato il segno sulle pagine delle storia economica di questo Paese. Alcuni esprimendo un potere di lunga durata, altri portando la direzione di un intero settore produttivo verso la modernità. Quasi tutti hanno avuto grandi maestri ma pochissimi allievi. Una generazione senza eredi, solisti spesso irripetibili. Hanno vissuto da dentro il succedersi dei principali fatti dell’industria e lo sviluppo delle tecnologie più avanzate che hanno caratterizzato la vita economica e sociale dell’Italia. Hanno gestito i successi e i grandi passi avanti compiuti ma hanno anche conosciuto le conseguenze della nostra debolezza strutturale in aree strategiche. Ritratti racconta le storie di personaggi visionari capaci di fare, di realizzare strategie, di convincere sé stessi prima degli altri, di giocarsi la scena per un’idea, di preoccuparsi del dopo e non del prima. Imprenditori, manager, banchieri. Italiani e italiane che, impiegando capitali propri o gestendo capitali pubblici, con metodi, risultati e principi diversi, hanno costruito nei quasi 80 anni della Repubblica un sistema industriale, che pur tra alti e bassi ha collocato l’Italia tra i dieci Paesi più ricchi del mondo. Perché se l’economia è il motore della storia, l’uomo è il motore di entrambe.
Il presidente indiano, Narendra Modi (Getty)
I missili sul Punjab in risposta all’attentato del 22 aprile, coperto da Islamabad legata al Dragone. In ballo l’egemonia nel Pacifico.
Sconvolgente studio Censis: aumentano reati, rapine, scippi. Per l’82% delle donne andare in giro è pericoloso. E il 65% degli italiani ritiene lo Stato impotente. Ringraziamo i clandestini: delinquono dieci volte più degli altri.
Ansa
A differenza di quando a essere accusato è un italiano, magari figlio di un politico, a distanza di giorni dal Concertone rimane segreta l’identità dei tre tunisini che avrebbero molestato una ragazza. Se invece l’aggressore è autoctono, si scatena la gogna.
- Il Parlamento Ue ha approvato una mozione del M5s che censura la decisione di bypassare l’Aula nell’approvazione del piano da 800 miliardi. Pure la Metsola, in una lettera alla Von der Leyen, stigmatizza la scelta. Ed evoca ricorsi alla Corte di giustizia.
- Dazi, prove di disgelo Usa-Cina. Il Tesoro americano avverte: «È solo un inizio, non c’è alcuna trattativa avanzata».