Ennesimo episodio di violenza e sangue in Piazza Duca d'Aosta, dove in pieno giorno due nordafricani si sono azzuffati, come testimoniato dal video girato da un passante. L’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato: «Pessimo biglietto da visita. Serve riproporre la politica dei blitz della Polizia dell’ex questore Marcello Cardona».
Ennesimo episodio di violenza e sangue in Piazza Duca d'Aosta, dove in pieno giorno due nordafricani si sono azzuffati, come testimoniato dal video girato da un passante. L’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato: «Pessimo biglietto da visita. Serve riproporre la politica dei blitz della Polizia dell’ex questore Marcello Cardona».Lancio di bottiglie di vetro, pugni e calci violenti alla testa. È quanto avvenuto in pieno giorno in Piazza Duca d'Aosta a Milano, ingresso principale della Stazione Centrale, dove è costantemente in servizio un presidio fisso di Forze dell’ordine, tra due ragazzi nordafricani, con uno dei due rimasto ferito a terra in una pozza di sangue e l'altro che si allontana con indifferenza. Il tutto immortalato dalle immagini girate con lo smartphone da un passante che si trovava lì, e grazie alle quali la Polizia dovrebbe riuscire a individuare i soggetti. Una rissa che è soltanto l'ultimo di una lunga serie di episodi di violenza tra immigrati, quasi sempre irregolari che popolano la piazza.«Negli ultimi giorni piazza Duca D’Aosta è stata teatro di una violenza inaudita fra nordafricani, immortalata dallo smartphone di un viaggiatore incredulo. Episodi simili avvengono regolarmente di notte nei pressi della Stazione Centrale, ma il fatto in questione è accaduto in pieno giorno, alla luce del sole, davanti agli occhi terrorizzati e sconcertati di turisti e cittadini. Le immagini, forti, agghiaccianti e cruente, rendono l’idea della drammatica situazione in cui versa la città. Nella stessa piazza è costantemente in servizio un presidio fisso di Forze dell’ordine, eppure i soggetti coinvolti non si preoccupano minimamente della loro presenza. Anzi, si azzuffano fra loro, uno lancia una bottiglia di vetro contro l’altro e lo colpisce con calci e pugni, lasciando la vittima in una pozza di sangue. Mi auguro che l’autore della violenza sia stato identificato e arrestato, dato che pure i testimoni nel video hanno riconosciuto il soggetto, come si sente chiaramente nell’audio» ha commentato l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, in merito a un video che immortala una rissa davanti alla Stazione Centrale di Milano. «A fronte del gravissimo episodio avvenuto negli scorsi giorni – continua l’assessore – ribadisco che sarebbe senza dubbio efficace, dal punto di vista della sicurezza, riproporre a Milano la politica dei blitz della Polizia dell’ex questore Marcello Cardona, che nel 2017 blindava periodicamente la Stazione Centrale e piazza Duca d’Aosta, controllando e perquisendo decine e decine di immigrati, con conseguente rimpatrio degli irregolari. Con questa modalità di controllo, chi non era munito di documenti in regola, era trasportato a bordo dei veicoli blindati in questura, all’interno delle camere di sicurezza, e, per finire, rispedito in patria. In questo modo, non si assisterebbe a quel via vai di stranieri che, indisturbatamente, dimorano a due passi dalla Stazione e che, regolarmente, si azzuffano fra loro».
I tagli del governo degli ultimi anni hanno favorito soprattutto le fasce di reddito più basse. Ora viene attuato un riequilibrio.
Man mano che si chiariscono i dettagli della legge di bilancio, emerge che i provvedimenti vanno in direzione di una maggiore attenzione al ceto medio. Ma è una impostazione che si spiega guardandola in prospettiva, in quanto viene dopo due manovre che si erano concentrate sui percettori di redditi più bassi e, quindi, più sfavoriti. Anche le analisi di istituti autorevoli come la Banca d’Italia e l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) tengono conto dei provvedimenti varati negli anni passati.
Maurizio Landini (Ansa)
La Cgil proclama l’ennesima protesta di venerdì (per la manovra). Reazione ironica di Meloni e Salvini: quando cade il 12 dicembre? In realtà il sindacato ha stoppato gli incrementi alle paghe degli statali, mentre dal 2022 i rinnovi dei privati si sono velocizzati.
Sembra che al governo avessero aperto una sorta di riffa. Scavallato novembre, alcuni esponenti dell’esecutivo hanno messo in fila tutti i venerdì dell’ultimo mese dell’anno e aperto le scommesse: quando cadrà il «telefonatissimo» sciopero generale di Landini contro la manovra? Cinque, dodici e diciannove di dicembre le date segnate con un circoletto rosso. C’è chi aveva puntato sul primo fine settimana disponibile mettendo in conto che il segretario questa volta volesse fare le cose in grande: un super-ponte attaccato all’Immacolata. Pochi invece avevano messo le loro fiches sul 19, troppo vicino al Natale e all’approvazione della legge di Bilancio. La maggioranza dei partecipanti alla serratissima competizione si diceva sicura: vedrete che si organizzerà sul 12, gli manca pure la fantasia per sparigliare. Tant’è che all’annuncio di ieri, in molti anche nella maggioranza hanno stappato: evviva.
Nel riquadro in alto l'immagine dei postumi dell’aggressione subìta da Stephanie A. Nel riquadro in basso un frame del video postato su X del gambiano di 26 anni che l'ha aggredita (iStock)
L’aggressore è un gambiano con una lunga fila di precedenti, però si era visto accordare la protezione speciale per restare in Italia. I clandestini sono 50 volte più pericolosi, ma sinistra e magistrati legano le mani agli agenti.
Vittime sacrificali di criminali senza pietà o effetti collaterali della «inevitabile» migrazione di massa? In questo caso il grande abbraccio che tanto intenerisce la Cei si concretizza con un pugno, una bottigliata, un tentativo di strangolamento, qualche calcione mentre era a terra, sputi, insulti. «Mi diceva che mi avrebbe ammazzata», scrive sui social Stephanie A., modella di origini brasiliane, aggredita lunedì sera nello scompartimento di un treno regionale Trenord della linea Ponte San Pietro-Milano Garibaldi, nella zona di Arcore. La giovane ha postato gli scatti dei colpi subìti ma anche alcune foto che ritraggono l’aggressore, fondamentali per identificarlo. Il suo appello non è caduto nel vuoto.
Per la sinistra, il crimine aumenta a causa dei tagli alle forze dell’ordine. Il governo ha assunto uomini, però polizia e carabinieri hanno le mani legate. Mentre le toghe usano i guanti di velluto con facinorosi e stranieri.
Ogni giorno ha la sua rapina e la sua aggressione. La maggior parte delle quali fatte da clandestini. L’ultima è quella compiuta da uno straniero su un treno lombardo ai danni di una modella. Ma nonostante l’evidenza dei fatti c’è ancora chi si arrampica sugli specchi per negare la realtà. Non sono bastati gli ultimi dati del ministero dell’Interno, che mostrano un aumento dei reati commessi da immigrati quasi sempre senza permesso di soggiorno o addirittura con in tasca un foglio di espulsione dal Paese.





