2024-09-28
Trovato del vetro nel Remdesivir
Ritirato negli Usa un lotto dell’antivirale (usato anche qui) dopo la scoperta di frammenti del materiale in una fiala. L’Fda: «Può arrivare agli organi e causare ictus e decesso».Ne hanno ritirato soltanto un lotto, il 47035CFA, distribuito in tutti gli Stati Uniti tra il 16 luglio e il 7 agosto 2024, con data di scadenza a novembre 2025. Ma è l’ennesima volta che il Remdesivir, l’antivirale contro il Covid della Gilead, provoca problemi alla salute.La notizia del ritiro del farmaco, approvato dalla Food and Drugs Administration (Fda) a fine 2020 per combattere il Covid, è stata data pochi giorni fa dalla Fda: «Gilead ha volontariamente richiamato a livello nazionale un lotto di Veklury (Remdesivir) 100 mg a causa della presenza di frammenti di vetro», ha titolato l’agenzia del farmaco americana, scrivendo che l’azienda di biofarmaceutici statunitense, specializzata nella produzione di antivirali utilizzati per il trattamento dell’Hiv, dell’epatite e dell’influenza, «ha ricevuto un reclamo da parte di un cliente e ha confermato la presenza di una particella di vetro nella fiala durante l’inchiesta aziendale». È la stessa Gilead Sciences a sottolineare, nel comunicato sul ritiro del lotto, che nel farmaco iniettabile, utilizzato principalmente per trattare il Covid sia in pazienti ospedalizzati che non ospedalizzati ma comunque ad alto rischio, «la presenza di particelle di vetro comporta rischi significativi per la salute; il particolato potenzialmente può viaggiare, attraverso i vasi sanguigni, dentro vari organi e bloccare cuore, polmoni o cervello, portando a gravi complicazioni come ictus o persino il decesso». Non è la prima volta, però, che scatta l’allarme-vetro sul Remdesivir: già a dicembre 2021 la Gilead aveva confermato la presenza di particelle di vetro nelle fiale durante un’indagine interna, che era stata avviata a seguito di segnalazioni di alcuni pazienti. Anche allora, era stato ritirato soltanto il lotto incriminato mentre il farmaco era rimasto sul mercato: è stato ed è tuttora somministrato in tutti gli ospedali, nonostante altre complicazioni rilevate già a giugno 2021 da Didier Raoult. Il noto microbiologo francese, uno dei più citati al mondo, riportando i risultati di uno studio uscito sulla rivista scientifica Clinical Microbiology and Infection, aveva definito il prodotto della Gilead una «medicina tossica per il cuore». Secondo gli autori dello studio analizzato dal professore francese, infatti, l’uso del Remdesivir era associato a un aumento del rischio di bradicardia (i pazienti affetti da bradicardia hanno un battito cardiaco più lento del normale, meno di 55 battiti al minuto, ndr). Nel 17% dei casi esaminati dagli autori dello studio, l’evoluzione a seguito di somministrazione del farmaco era stata fatale. È stato lo stesso Raoult, inoltre, a dimostrare già a novembre 2020 che molti medici francesi, che pubblicamente avevano demolito l’idrossiclorochina per promuovere il Remdesivir, erano a libro paga della Gilead. La denuncia gli è costata cara: a luglio 2022, a seguito di perpetuate critiche alla gestione politico-sanitaria del Covid, Raoult è stato allontanato dall’Institut Hospitalier Universitaire Méditerranée Infection (Ihu), l’istituto di Marsiglia che dirigeva da decenni. Nonostante le diffuse e note criticità, il Remdesivir è impiegato e incoraggiato in tutto il mondo. Uno dei primi pazienti illustri cui è stato somministrato è Donald Trump: il team medico dell’ex presidente Usa, che a ottobre 2020 aveva contratto il Covid, rese noto che Trump aveva iniziato un ciclo di Remdesivir, nonostante un articolo di Science uscito a ottobre 2020, mentre il presidente Usa era ricoverato, riferiva che il preparato aveva «dimostrato di apportare un modesto aiuto ai pazienti ospedalizzati Covid». Il Washington Post a settembre 2020 scriveva che «Remdesivir (…), farmaco modestamente benefico con poche prove che migliori la sopravvivenza, potrebbe non curare il Covid, ma sta facendo guadagnare miliardi di dollari alla Gilead». Pour cause: un ciclo di trattamento di cinque giorni costava 3.120 dollari, scontati a 2.340 per gli ospedali pubblici. Consigliato, in Italia, dal virologo Matteo Bassetti, nel settembre 2020 è stato somministrato a Silvio Berlusconi.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.