2022-06-11
Le relazioni pericolose di Capuano. Spuntano anche legami con la Cina
Matteo Salvini (Imagoeconomica)
L’avvocato ha tentato di ammorbidire un parlamentare anti-Pechino. Senza risultati.L’avvocato Antonio Capuano da Frattaminore (Napoli), già consulente geopolitico del leader della Lega Matteo Salvini, come abbiamo raccontato ieri, non solo aveva intensi rapporti con l’ambasciata russa di Roma, ma anche con quella cinese. Con tanto di incontri tra il leader leghista e rappresentanti diplomatici cinesi, sulla scia di quanto fatto in passato da Beppe Grillo e Giuseppe Conte.Sull’Espresso in uscita domenica è ricostruito il suo intervento sul parlamentare del Carroccio Paolo Formentini, vicepresidente della commissione esteri. Il legale lo scorso anno avrebbe chiesto un appuntamento con l’onorevole. Infatti il leghista è molto attivo sulla tutela delle minoranze in Cina, compresa quella degli uiguri, tanto che nei mesi scorsi ha depositato una risoluzione per sancirne «il genocidio», definizione poi rimossa durante il dibattito in commissione. Capuano avrebbe chiesto al parlamentare di ammorbidire le sue posizioni cercando anche di convincerlo a sottoscrivere un documento, destinato all’ambasciatore cinese a Roma.Ma Formentini, confortato dal suo leader, ha tenuto la posizione. Anzi, il 19 marzo scorso ha fatto approvare in Parlamento una risoluzione che invita il governo a concentrarsi sulla regione indo-pacifica e sulla situazione nello stretto di Taiwan poiché la Cina potrebbe utilizzare l’invasione dell’Ucraina guidata dalla Russia per lanciare operazioni contro l’isola, considerata da Pechino secessionista. Una notizia ripresa anche dai media di Taipei.La mozione proposta da Formentini è stata approvata quasi all’unanimità con 387 voti favorevoli, 19 contrari e 11 astenuti.Dopo pochi giorni, a quanto risulta alla Verità, il capo della sezione pubblica dell’ambasciata cinese in Italia Zhang Yanyu si sarebbe lamentato con Capuano per l’associazione fatta da Formentini tra Taiwan e l’Ucraina, un parallelismo che non sarebbe per nulla piaciuto nemmeno al ministero degli Esteri di Pechino. A inizio marzo Capuano avrebbe fatto incontrare Salvini, che per mesi aveva attaccato la Cina su temi come il 5G, con Zhang e con l’ambasciatore Li Junhua per iniziare un avvicinamento tra la Lega, e il Paese del Dragone. E quando Salvini ha deciso di andare in visita a Mosca, Capuano ha subito coinvolto i diplomatici cinesi di stanza a Roma. Addirittura è stata accarezzata l’ipotesi di tenere un tavolo di pace tra russi e ucraini in Italia, presso l’ambasciata cinese della Capitale. Capuano a fine aprile ha anche sondato la possibilità di organizzare dopo la visita a Mosca e prima di rientrare in Italia, un incontro a Pechino per Salvini con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi per portare avanti l’ambizioso piano di pace del leader leghista. Un meeting che, vista l’emergenza Covid, si sarebbe potuto anche tenere da remoto da Roma.Ma, come sappiamo, la missione è fallita ancora prima di iniziare.