2020-06-01
Quest'estate la sottoveste si fa abito
True
Ispirata dai look di Michelle Pfeiffer in Scarface, la moda riscopre lo «slip dress», semplice e sensuale. Da indossare - e sfilare - con un solo gesto.Luca Guadagnino si prepara a dirigere il reboot di Scarface, storica pellicola degli anni Ottanta che racconta la scalata al successo del gangster Tony Montana, interpretato da Al Pacino. Indimenticabile nel ruolo di Elvira - la moglie del boss - è Michelle Pfeiffer con il suo caschetto biondo e quegli abiti a sottoveste, eleganti e al tempo stesso sensuali. La prima volta che incontriamo il suo personaggio sullo schermo, Michelle indossa infatti uno «slip dress» in seta bianca che cattura l’attenzione di tutto gli uomini intorno a lei. Con l’estate ormai alle porte l’abito a sottoveste è assoluto protagonista. Sinonimo di femminilità, questo tipo di abito si adatta perfettamente a tutte le silhouette che snellisce e nasconde nelle curve più morbide. L’abito satinato passa così dall’essere una semplice sottoveste da indossare a tarda sera, a un vero e proprio protagonista di eleganza e sinuosità, abbandonando i reparti lingerie per ritagliarsi un posto speciale tra le poste più chic da indossare per innumerevoli occasioni. Il segreto dello «slip dress» sta nel suo design minimale che lo disegna, esaltandone in maniera essenziale la semplicità e la visione romantica. Niente bottoni o cerniere, questo tipo di abito si indossa - e si sfila - in un solo semplice gesto. Lo «slip dress» si può abbinare a un paio di sneakers e una giacca di jeans per un look semplice da tutti i giorni, o può diventare elegante e sensuale con un paio di sandali dal tacco alto e un accessorio importante. Dolce&Gabbana è precursore di questo trend con abiti sottoveste neri o dalle tonalità pastello arricchiti da dettagli in pizzo, per rimarcare ancora una volta la sensualità tutta italiana che caratterizza il marchio. È la sua capacità di essere seducente ma al tempo stesso elegante che ha fatto dello «slip dress» un vero must tra le strade così come sullo schermo. Poco sorprende che alcuni degli abiti più amati del cinema prendano in prestito proprio questo stile. Ricordiamo l’abito verde smeraldo indossato da Keira Knightley in Atonement o la sottoveste nera sfoggiata da Kim Basinger in Nove settimane e mezzo. Iconico anche l’abito giallo di Kate Hudson nella commedia romantica Come farsi lasciare in 10 giorni, indossato con una collana di diamanti da 84 carati. Il marchio Excess Only è diventato famoso per i suoi «slip dress» prodotti con quelle sei milioni di tonnellate di tessuti che ogni anno vengono sprecati in tutto il mondo. Tra le proposte, la più amata è senza dubbio quella della sottoveste oro, prodotta in Inghilterra. Are you am I, brand creato dalla influencer Rumi Neely è dal 2014 sinonimo di «lusso casual» con i suoi abiti in seta. Anche l’italianissimo Falconeri ha dato vita a una linea di abiti in seta che combinano la leggerezza del filato naturale a un fit in grado di esaltare la silhouette. Lo «slip dress» Falconeri è infatti pensato con un taglio asimmetrico, con un punto vita segnato da un nastro che riprende le spalline andando a creare un gioco di intrecci. Il volume dell’abito è fluttuante grazie alla gonna che scende morbida e svasata, per un look senza tempo. Infine, lo «slip dress» di Atelier Emè si veste di diverse combinazioni per regalare a ogni donna l’effetto desiderato. C’è l’abito con una cascata di paillette e una profonda scollatura sulla schiena per un appeal retrò. Oppure la versione scintillante in jersey spalmato opaco con una sensuale e morbida scollatura per valorizzare il seno e un drappeggio sul fianco che termina poi in un femminile spacco. O ancora il modello effetto lame verde corallo che slancia la silhouette.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)