
Giuseppe Conte ai bimbi: «Tutelate chi vi ama» e ammette i disagi. Lucia Azzolina minimizza e va in tivù a pontificare.Cari ragazzi, cari insegnanti, cari genitori, adesso arrangiatevi. Dietro il paravento dei sorrisi, di una retorica scontata, del tentativo banale di suscitare emozione evocando il primo giorno di scuola, la sostanza del videomessaggio di Giuseppe Conte è un visibile scaricabarile, un'evidente e sospetta fretta di togliersi dalle mani la patata bollente. E così, mentre la scorsa settimana il primo ministro, in conferenza stampa, era stato spavaldo («La scuola riapre regolarmente. Le famiglie italiane non devono dubitare: abbiamo fatto il massimo per dare ai ragazzi il meglio e per regalare alla scuola un nuovo inizio»), nel videomessaggio di ieri Conte ha decisamente cambiato musica: «Ci saranno difficoltà, disagi, soprattutto all'inizio».Fino al solito vizio contiano, quello di far intendere che quando le cose vanno bene è merito del governo, mentre se qualcosa va male o è colpa dei cittadini, in questo caso dei ragazzi («Voi dovrete fare la vostra parte, dovete impegnarvi a rispettare le regole di cautela che vi consentiranno di tutelare la vostra salute e la salute delle persone che amate e che vi amano»), o di chi c'era prima («La scuola peraltro sconta carenze strutturali che ci trasciniamo da anni aggravate dall'attuale pandemia»). Tutto il resto del messaggio - pronunciato da un Conte particolarmente stanco, legnoso e con l'occhio sbarrato per leggere sul gobbo - ha puntato su una retorica da Libro Cuore: «Si torna a scuola. Sarà un momento di intensa emozione. Così almeno è stato per me ogni primo giorno di scuola. È un'emozione che vivrò anche io da capo di un governo che si è impegnato per il ritorno in sicurezza ma anche da padre». E ancora, avanti col fervorino: «La scuola è il cuore pulsante del nostro paese. È un luogo di accoglienza particolarmente prezioso, che accompagna i ragazzi nei processi di crescita. Nella scuola si concentrano tutti i progetti di un futuro migliore. La scuola vi aiuta a comprendere che prima di ogni altra cosa viene il rispetto della persona, della sua dignità, anche a prescindere dalle sue idee e dalle sue convinzioni. È il luogo che vi fa capire che la forza vera è quella che combatte ogni forma di sopruso e di ingiustizia, non quella che si nasconde nell'indifferenza o che sfocia nella violenza». Fino all'appello finale a studiare perché così «migliorerete voi stessi».Nella mattinata di ieri, intanto, si erano segnalati sui quotidiani altri due ministri, la titolare dell'Istruzione Lucia Azzolina e il ministro della Salute Roberto Speranza. La prima, sul Corriere della Sera, ha provato a minimizzare: «Stiamo chiedendo alle famiglie piccoli sacrifici, dobbiamo rinunciare a qualcosina». E ancora, poco più avanti: «Ci sono piccole criticità, le stiamo risolvendo a poco a poco». Sottovalutazione che ha il sapore di una presa in giro, con un istituto su quattro che rischia di non aprire oggi, circa sette regioni su venti dove ci saranno rinvii, e un'ondata di problemi totalmente irrisolti, che investono ogni aspetto - soggettivo e oggettivo - dell'organizzazione scolastica: aule, banchi, bidelli, professori, trasporti, mascherine. Chissà se questa denial strategy, questa vera e propria strategia della negazione dei problemi, salverà la Azzolina. La ministra in serata si è poi sostituita al premier, andando in tv in prima serata - su La 7, ospite di Myrta Merlino - per pontificare sulla ripresa dell'anno scolastico. Intervistato su Repubblica, invece, Roberto Speranza ha provato a vestire i panni del pompiere, per un verso difendendo la collega («Basta polemiche inutili sulla scuola, non è un problema della ministra Azzolina ma di tutti noi»), e per altro verso tentando di accreditare la tesi secondo cui a fine inverno sarà tutto a posto, come se questo fosse un merito del governo («Una cura e un vaccino per il Covid sono vicini. Dopo l'autunno e l'inverno vedremo la luce»).Intanto, per tutto il weekend passato, è proseguita l'iniziativa della Lega «Azzolina bocciata», con la possibilità di firmare sia su Internet (su legaonline.it) sia ai gazebo organizzati in diverse città una petizione dal contenuto eloquente: «I sottoscritti intendono chiedere le dimissioni dell'attuale ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina». E in settimana sarà presentata in Parlamento la preannunciata mozione di sfiducia individuale contro l'esponente grillina.
Christine Lagarde (Ansa)
Siluro dell’ex economista Bce, il teutonico Jürgen Stark: «È chiaro perché l’Eliseo l’ha voluta lì...».
Stefano Antonio Donnarumma, ad di Fs
L’amministratore delegato Stefano Antonio Donnarumma: «Diamante 2.0 è il convoglio al centro dell’intero progetto».
Rete ferroviaria italiana (Rfi), società del gruppo Fs, ha avviato un piano di rinnovo della propria flotta di treni diagnostici, i convogli speciali impiegati per monitorare lo stato dell’infrastruttura ferroviaria. L’operazione prevede nei prossimi mesi l’ingresso in servizio di due nuovi treni ad Alta velocità, cinque destinati alle linee nazionali e 15 per le reti territoriali.
L’obiettivo dichiarato è quello di rafforzare la sicurezza e la regolarità del traffico ferroviario, riducendo i rischi di guasti e rendendo più efficace la manutenzione. Tra i nuovi mezzi spicca il convoglio battezzato Diamante 2.0 (Diamante è l’unione delle prime tre sillabe delle parole «diagnostica», «manutenzione» e «tecnologica»), un treno-laboratorio che utilizza sensori e sistemi digitali per raccogliere dati in tempo reale lungo la rete.
Secondo le informazioni diffuse da Rfi, il convoglio è in grado di monitorare oltre 500 parametri dell’infrastruttura, grazie a più di 200 sensori, videocamere e strumenti dedicati all’analisi del rapporto tra ruota e rotaia, oltre che tra pantografo e catenaria. Può viaggiare fino a 300 chilometri orari, la stessa velocità dei Frecciarossa, consentendo così di controllare le linee Av senza rallentamenti.
Un’ulteriore funzione riguarda la misurazione della qualità della connettività Lte/5G a bordo dei treni ad Alta velocità, un aspetto considerato sempre più rilevante per i passeggeri.
«Diamante 2.0 è il fiore all’occhiello della flotta diagnostica di Rfi», ha affermato l’amministratore delegato del gruppo, Stefano Antonio Donnarumma, che ha viaggiato a bordo del nuovo treno in occasione di una corsa da Roma a Milano.
Attualmente, oltre al nuovo convoglio, Rfi dispone di quattro treni dedicati al monitoraggio delle linee tradizionali e di 15 rotabili destinati al servizio territoriale.
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Da sinistra, Carlo Cottarelli, Romano Prodi, Enrico Letta (Ansa)
Carlo Cottarelli, Romano Prodi, Enrico Letta: le Cassandre dem hanno sempre vaticinato il crollo dei nostri conti con la destra al governo. In realtà il rapporto tra disavanzo e Pil è in linea con quello di Berlino e migliore rispetto a quello di Parigi. E vola anche l’occupazione.
Murale commemorativo in memoria di Charlie Kirk (Ansa)
L’attivista è stato un esempio a livello culturale: non mollava sui temi etici, non aveva alcun timore, era preparatissimo, dialogava con tutti, non pativa alcuna sudditanza. Cose che qui a volte mancano.