2023-04-15
La propaganda fluida a scuola rovina i bimbi
I nazisti non volevano formare delle persone ma soltanto allevare soldati. Oggi, nelle classi italiane, una campagna martellante dice ai piccoli che il proprio sesso è un’opinione e che la vita non vale niente. Uccidendo l’istinto ancestrale della procreazione. Educazione alla morte, come si crea un nazista è un vecchio libro scritto da un osservatore privilegiato. Gregor Ziemer, negli anni prima della guerra, aveva vissuto in Germania come direttore di una scuola americana. Aveva chiesto e ottenuto il permesso di osservare gli istituti scolastici del Terzo Reich. La riforma del ministero del Reich per la Scienza, l’educazione e l’istruzione popolare stabilì che il sistema educativo nazionalsocialista non era un’opera di pianificazione pedagogica, bensì di lotta politica. Gli insegnamenti riguardavano l’arte della guerra e solo quella.L’individuo non era considerato nella sua completezza e unicità, degno, quindi, di un percorso di crescita, ma come la cellula di unità biologica , il Volk, il partito, la Germania. Lo sviluppo di crescita e formazione dell’individuo non era il centro del percorso educativo. Compito della scuola era staccare il bambino dalla sua religione e dal suo passato. Non si menzionava la Pasqua. Un insegnante che osasse recitare una preghiera in classe, sarebbe stato punito. L’educazione del corpo era considerata prioritaria rispetto a quella della mente ed entrambi, corpo e mente, erano da considerarsi di proprietà dello stato.Nell’incantevole fiaba Pollicino si narra di un orco che vuol uccidere dei bambini e che, alla fine, uccide le sue stesse figlie. La fiaba è anche la metafora di una tragica regola antropologica: chi vuole uccidere i figli altrui, alla fine uccide i propri. Dato che l’individuo è considerato la cellula, sacrificabile a un’entità mistica cui tutto è dovuto, il Volk, il partito, lo Stato, il partito nazista mandò serenamente i suoi bambini a morire. Il mito nazifascista del bambino soldato, il piccolo Balilla che ferma a sassate il carro armato, così caro al cuore di palestinesi e ucraini ma anche all’esercito iraniano di Khomeini che usava i bambini come sminatori, è un mito profondamente anticristiano.È nel cristianesimo che si arriva all’affermazione «prima le donne e i bambini»; nelle «società esercito», un bambino vale di meno di un uomo adulto, quindi è più sacrificabile. Un ragazzino di otto anni, nei confusi mesi che precedettero l’arrivo del nazismo al potere, fu veramente inviato, strisciando in una fogna troppo piccola per un adulto, a posizionare dell’esplosivo per far saltare una cellula comunista, uccidendo cinque uomini.I bambini soldato facevano veramente marce di decine e decine di chilometri, anche se avevano la febbre, anche a costo di trovarsi poi con una polmonite mortale. I bambini soldato sognavano di morire per il Führer. Almeno uno di loro, forse più di uno, tentò seriamente il suicidio perché, essendo figlio di un padre molto tiepido, se non forse dissidente, non poteva essere promosso. Innumerevoli bambini sono rimasti seriamente feriti o uccisi. I migliori bambini soldato sono poi passati, ancora ragazzini, alla dodicesima divisione SS, la «baby division» come la chiamavano gli statunitensi. I bambini sono stati mandati a fermare i carri armati sovietici nelle strade di Berlino, lo descrive benissimo il film La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler. Innumerevoli bambini sono stati uccisi dai loro genitori, prima di suicidarsi, al crollo del Reich. Il caso dei sei fratellini Goebbels, uccisi dai loro genitori, non fu un’eccezione. Nelle scuole del Fuhrer erano vietate le fiabe, che sono la narrazione del popolo. Vietate a tutti, ma soprattutto alle bambine. Le fiabe erano proibite perché antiquate, cioè ispirate ai valori di amore per la grazia, per la giustizia e per la vita. Cappuccetto Rosso? Una stolta creazione prenazista. Biancaneve e i sette nani? Una nauseabonda glorificazione di esseri storpiati. Non trovava posto nelle scuole naziste, dove vi erano soltanto sani e aitanti corpi di giovani nordici. Come si sarebbe potuto far comprendere alle piccole nazional socialiste il loro ruolo, che sarebbero state le madri future di lavoratori e di soldati, se si insegnavano loro delle sciocche fiabe sentimentali, come la storia di Cenerentola? Quella stupida creatura aveva sognato soltanto ricchezze e la vita facile.Come avrebbero fatto le ragazze a concentrare le loro menti sulla serietà della vita, se ascoltavano e leggevano storie che finivano: «E vissero felici e contenti»? La vita non si svolgeva così. La vita era dura e amara. Il Führer voleva delle ragazze che disprezzassero le inanità sentimentali; voleva delle ragazze pronte a dare la vita per lui; non dovevano pensare a cose che le avrebbero rese molli.Da questo deduciamo che la propaganda può annientare l’istinto nel cervello umano, incluso quello primario della sopravvivenza e della preservazione di sé. La propaganda, quindi, può uccidere l’istinto ancestrale di mettere al mondo una prole: la maledizione biblica peggiore è di morire senza discendenza. I bambini credenti sono sbeffeggiati, derisi dagli altri con bestemmie nell’indifferenza della maggioranza degli insegnanti. La maestra che ha recitato una preghiera a scuola è stata punita e solo Vittorio Sgarbi ha fatto sentire la sua voce. Né le scuole, né Google ricordano la Pasqua, così che l’unica festa ricordata è il sempre più orrido Halloween. La propaganda spinge a considerare normali comportamenti in realtà antifisiologici e può addirittura convincere bambini a mettere in dubbio il loro essere maschi o femmina e di esserlo per sempre: nelle nostre scuole, una propaganda martellante confonde i bambini dicendo il falso, che il sesso sia un’opinione e che possa essere cambiato.Nelle nostre scuole una propaganda martellante che odia la vita segnala alle ragazzine il loro assoluto diritto a far smembrare il loro bimbo nel loro ventre, ma nessuna segnala la bellezza straordinaria di essere madre, il momento di felicità irraggiungibile altrimenti, con l’ossitocina e le endorfine a livelli stratosferici, quando il nostro bimbo nasce. Nelle nostre scuole una propaganda martellante ha spinto i bambini al sacrificio di sé, rischiando morte, miocarditi, paralisi di Bell, malattie autoimmuni e altro per amore del Volk, questa volta chiamato immunità di gregge. Uomini travestiti da prostituta, le drag queen, leggono orride fiabe gender negli asili e sempre più bambini desiderano vestirsi da prostituta (i «drag kid»), con trucchi pesantissimi che danneggiano la pelle e possono favorire l’insorgenza di malattie degenerative.Criticare l’educazione nel Reich costava tre anni di prigione, gli stessi che mi darebbero per questo articolo se passasse il ddl Zan.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.