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Processi se difendi i confini, libertà se li violi

Processi se difendi i confini, libertà se li violi
Ansa

Se domani sera vi capitasse di trovarvi davanti a un posto di blocco dei carabinieri che vi intimano l'alt, non preoccupatevi: d'ora in poi si può tirare diritto con la scusa della necessità di salvare vite umane. Nel caso, premuratevi di mettervi accanto un migrante e il giochetto sarà garantito: nessun esponente delle forze dell'ordine e nessun magistrato vi potrà denunciare e neppure arrestare per non esservi fermati. E non vi date pena se ammaccherete l'auto di servizio dell'Arma: anche per quella, se c'è un interesse superiore come la vita umana, si è assolti. Pensate che io stia esagerando o che vi stia raccontando una frottola? Neanche per scherzo. Quello (...)

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Frenata sull’accordo dopo le accuse russe: «Tentato raid ucraino contro casa di Putin»
Volodymyr Zelensky e Donald Trump (Ansa)
  • Ira di Donald Trump per l’attacco. Kiev nega: «Bugie per minare l’intesa». Sergej Lavrov: «La nostra posizione negoziale cambierà».
  • Conquistati, secondo l’esercito, 334 insediamenti in 12 mesi e 700 chilometri quadrati a dicembre.

Lo speciale contiene due articoli

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Edicola Verità | la rassegna stampa del 30 dicembre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa del 30 dicembre con Carlo Cambi

Il Colle fa un favore a pm e sinistra e ritarda la data del referendum
Sergio Mattarella (Ansa)
  • Giorgia Meloni puntava su inizio marzo, ma non c’è accordo con Sergio Mattarella. Ora l’obiettivo è il penultimo week end del mese. I comitati per il No invece vogliono rinviare le urne a maggio per provare a recuperare lo svantaggio.
  • Un ordine del giorno di Fdi impegna l’esecutivo a far votare i connazionali in presenza. Antonio Di Pietro, che aveva dato l’allarme, esulta. Oggi voto finale alla Camera sulla manovra.

Lo speciale contiene due articoli

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I giudici stanno sempre con i ladri
Giudici (Ansa)
Dopo quella che ha punito il gioielliere Mario Roggero, un’altra sentenza sconcertante a Perugia: negata l’aggravante della rapina per un furto violento di un cellulare. Per le toghe «la colluttazione non ci sarebbe stata se la vittima non avesse reagito».

Siete convinti che la legge tuteli le persone oneste? Beh, vi sbagliate, perché la legge sta dalla parte di ladri e rapinatori, per lo meno se si dà retta a certe sentenze. A Perugia, infatti, la Corte d’appello non ha riconosciuto le aggravanti a carico di un uomo che aveva cercato di sottrarre uno smartphone a una donna, strappandoglielo dalle mani mentre questa era all’interno della sua vettura. Nonostante la colluttazione nata tra il malvivente - che voleva appropriarsi del cellulare - e la vittima, per i giudici non si può parlare di rapina, ma soltanto di furto aggravato e dunque il delinquente è stato condannato alla pena minima di due anni e non a quella dai cinque in su prevista nel caso in cui il tribunale avesse deciso di riqualificare l’accusa.

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