2025-04-15
Aponte verso l’acquisto di 43 porti. Pechino in allarme per Panama
Asse Msc-Blackrock contro il Dragone: al fondo Usa resterebbe il controllo del Canale.Gianluigi Aponte, gran capo del gruppo Msc sta per chiudere l’affare più importante della sua storia. Con l’acquisizione di 43 porti appartenenti al gruppo Ck Hutchison, holding del magnate di Hong Kong Li Ka-shing, si prepara a consolidare ulteriormente la posizione di leader mondiale nel settore. Ma non è solo una mossa economica: l’operazione, che ha un valore complessivo di 23 miliardi di dollari, segna un passaggio importante anche sul piano geopolitico. L’affare, infatti, risulta molto gradito alla Casa Bianca. Assai meno a Pechino.A guidare le trattative è Terminal Investment Ltd (TiL), braccio operativo di Msc che si prepara ad acquisire la maggior parte degli asset, fatta eccezione per due porti a Panama, che rimarranno sotto il controllo di Blackrock, la più grande società di gestione del risparmio con sede a New York. Con questa acquisizione, Msc non solo si rafforza come secondo armatore mondiale dopo Maersk, ma diventa un attore fondamentale anche nel panorama portuale globale, conquistando il controllo di terminal vitali per il commercio mondiale.Un aspetto che non può passare inosservato riguarda il Canale di Panama, di cui Donald Trump ha rivendicato il controllo. I terminal di Balboa e Cristobal, posti rispettivamente sulle coste atlantica e pacifica del Canale, saranno gestiti da un consorzio posseduto al 51% da Blackrock. Msc si accontenterà infatti del 49%.La scelta della governance, ovviamente non è casuale. Serve a soddisfare Washington e a limitare il potere cinese su una via d’acqua strategica per il commercio mondiale. E mentre gli Stati Uniti salutano positivamente l’acquisizione, in Cina le reazioni sono di tutt’altro tipo. Pechino sta esercitando forti pressioni su Li Ka-shing per bloccare l’iniziativa. Se andasse a buon fine, infatti, salterebbe l’intera costruzione della «Via della Seta».Le strutture lungo la via d’acqua, oggetto dello scontro tra Usa e Cina, rappresentano circa il 4% del valore totale dell’accordo, che una volta siglato frutterà a Ck Hutchison oltre 19 miliardi di dollari in contanti. L’intesa è ancora in attesa della due diligence, delle verifiche fiscali e contabili, nonché dell’approvazione da parte degli enti regolatori dei luoghi in cui si trovano i porti, ha riferito una fonte. Ma pende anche il giudizio di Pechino che avrebbe sondato i campioni nazionali del settore per una contro-cordata. Gli acquirenti si sono impegnati a mantenere invariate la gestione dei porti e le attuali regole operative: il nuovo schema fa chiarezza su come la cordata dividerà le attività portuali. L’accordo, il più geopoliticamente impegnativo di sempre per Li, l’uomo più ricco di Hong Kong, ha causato l’ira di Pechino e l’attenzione di Panama. Mentre la Cina ha esercitato forti pressioni sul magnate novantaseienne per il blocco dell’operazione, il principale revisore contabile di Panama ha accusato Ck Hutchison di illeciti, negati però dalla holding .La mossa del Gruppo Aponte si inserisce quindi in una battaglia più ampia, in cui ogni porto diventa non solo una risorsa economica, ma anche un simbolo di potere geopolitico. In particolare, il coinvolgimento di Blackrock in questa operazione e la gestione dei porti di Panama segna una chiara divisione delle influenze globali, con gli Stati Uniti che stringono la presa su uno degli passaggi vitali per commercio mondiale.
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