2019-04-23
La lunga storia della lavorazione della gomma
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«Per andare veloci bisogna saper aspettare». È questo il titolo del progetto realizzato dal fotografo e scrittore Alessandro Scotti che, su commissione di Pirelli, ha viaggiato tra Thailandia e Indonesia, due dei maggiori Paesi produttori del lattice estratto dall'albero della gomma, per raccontare attraverso i suoi scatti in bianco e nero le tecniche di coltivazione e lavorazione del pneumatico e la vita dei contadini. Il reportage, che è stato pubblicato sul sito pirelli.com, è incentrato sull'importanza degli equilibri naturali.Pirelli ha voluto lanciare questo progetto per promuovere la conoscenza di questa preziosa materia prima che è l'albero della gomma, ma anche per condividere l'impegno di preservare la biodiversità e supportare lo sviluppo delle comunità e delle economie locali. Tutto ciò va a inserirsi nel percorso della Sustainable natural rubber policy avviato da Pirelli nel 2017 e nato dal costante dialogo multistakeholder portato avanti dall'azienda per disciplinare l'approvvigionamento sostenibile e responsabile di gomma naturale lungo tutta la catena del valore. Concetto sottolineato anche da Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Pirelli: «Perseguire uno sviluppo sostenibile significa guardare sempre al domani, avendo chiaro che i capitali economico, ambientale e umano sono interdipendenti e come tali vanno gestiti. È l'approccio che si ritrova anche nella nostra sustainable natural rubber policy».Attraverso le foto realizzate da Scotti è possibile notare il minuzioso lavoro e il lento processo con cui si estrae il lattice (sono necessarie circa tre ore per riempire mezza noce di cocco), le lunghe attese per la solidificazione della gomma in armonia e nel pieno rispetto dei tempi e dei ritmi della natura, fino a giungere al prodotto finito, ossia il pneumatico. Si tratta di 30 immagini, tutte in bianco e nero, suddivise in sette sezioni (Il progetto, Il viaggio, Gomma naturale, La comunità, Natura e animali, Il nostro commitment, From white to black). Nel racconto viene documentato anche il ruolo della donna, così come la vita dei farmer, la complessa tecnica del tapping, l'incisione praticata per estrarre il lattice, e la natura selvaggia, dove gli uomini convivono con oranghi, coccodrilli ed elefanti. Un viaggio 'from white to black', dal bianco del lattice al nero del pneumatico, in un mondo lontano da noi, scandito dai suoni della natura e con un ecosistema equilibrato e armonico che deve essere tutelato.«La gomma naturale è un elemento imprescindibile per la composizione di un pneumatico - spiega Filippo Bettini, chief sustainability and risk governance officer di Pirelli - e per noi è fondamentale che il processo per la sua coltura ed estrazione sia fatto in modo sostenibile, nel rispetto delle persone e dell'ecosistema nei paesi chiave di produzione, come Indonesia e Thailandia. Solo con un approccio responsabile possiamo contribuire ad assicurare un futuro a una materia prima preziosa e alle popolazioni locali che proprio dalla gomma traggono la loro fonte di sostentamento». Gli elementi chiave dell'intero progetto sono le persone e il loro coinvolgimento a 360 gradi lungo l'intera catena: dai fornitori, ai dipendenti, fino ai processatori locali. «Alla base di questa storia - scrive Alessandro Scotti nel diario di bordo che accompagna i navigatori alla scoperta della gomma naturale - ci sono Sofyan e Maimunah: sono i primi coltivatori che incontro. Vivono in una palafitta di assi scure immersa nell'assordante vociare della foresta, una tranquillità che brulica di azione: silenzio di attività umana e impetuoso frastuono di attività invisibile. È il ritmo della natura. Per entrare in sintonia occorre rallentare. E farlo in modo deciso, per permettere al tempo della natura di diventare il tempo degli uomini».Con l'obiettivo di promuovere e sviluppare un approvvigionamento sostenibile e responsabile di gomma naturale lungo tutta la catena del valore - dai farmer ai dealer, dai processatori ai venditori, fino ai produttori - nel 2017 Pirelli ha emesso la Sustainable natural rubber policy, elaborata sulla base di consultazioni con Ong internazionali, i principali fornitori di gomma naturale di Pirelli, i commercianti e gli agricoltori della catena di approvvigionamento, clienti automotive e organizzazioni multilaterali internazionali.Questa policy, che ha tra gli elementi portanti la protezione dei diritti umani, la salute e la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti nella catena di fornitura di gomma naturale, il rispetto dei diritti delle popolazioni indigene e lo sviluppo delle economie locali, mette al centro le persone e l'ambiente. Inoltre si pone l'obiettivo di non ricorrere a incendi per fare spazio e preparare nuove piantagioni, di astenersi dal coltivare su torbiere e di attenersi strettamente alle linee guida internazionalmente riconosciute dell'High conservation value (Hcv) e dell'High carbon stock (Hcs) per la conservazione dell'ecosistema. Oltre a impegnarsi con i propri fornitori, Pirelli promuove e sostiene forme di collaborazione attiva a livello di settore industriale, e tra gli stakeholder che svolgono un ruolo importante nella catena di valore della gomma naturale. Insieme ai principali produttori di pneumatici, importanti aziende del comparto automotive, Ong internazionali e produttori di gomma naturale, Pirelli è tra i fondatori della Global platform for sustainable natural rubber, nata con lo scopo di unire le forze per impattare sullo sviluppo sostenibile del business della gomma naturale a livello mondiale.
(Totaleu)
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