2025-03-10
«Così avvicineremo la Terra alla Luna»
Gabriele Pieralli ad di Telespazio (Esa)
L’ad di Telespazio Gabriele Pieralli: «Forniremo supporto a centinaia di missioni nel quadro del programma Moonlight. I dati satellitari? Li trasformiamo in informazioni sul territorio, ma anche in servizi di sicurezza e difesa».Gabriele Pieralli, ingegnere elettronico con specializzazione in telecomunicazioni, è l’amministratore delegato di Telespazio, realtà d’eccellenza in Italia, con sede a Roma e una storia, un presente e un futuro importanti nelle comunicazioni terrestri con supporto satellitare e nei programmi di esplorazione spaziale, come Moonlight, che avvicinerà la Terra al suo unico satellite naturale, la Luna. Sono trascorsi 64 anni dalla nascita di Telespazio, il 18 ottobre 1961, per volontà della Rai e di Italcable. Quali sono oggi le sue principali aree di attività?«Telespazio ha attraversato oltre sei decenni di evoluzione nel settore spaziale, divenendo negli anni uno dei principali operatori mondiali nel campo dei servizi satellitari. Oggi le nostre attività vanno dalla progettazione e sviluppo di sistemi spaziali, il cosiddetto “segmento di terra” necessario a tutte le missioni, alla gestione dei servizi di lancio e controllo in orbita dei satelliti. Operiamo nell’osservazione della Terra, nelle comunicazioni integrate, nella navigazione e localizzazione satellitare, oltre a partecipare a programmi scientifici e di esplorazione spaziale. Grazie a un approccio basato sull’open innovation e su tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e il machine learning, sviluppiamo soluzioni per la gestione di dati satellitari e per applicazioni che migliorano la vita sul nostro pianeta. Con la nostra presenza globale e un ruolo centrale in programmi come Galileo, Copernicus e Cosmo-SkyMed, continuiamo ad avvicinare lo spazio alla Terra, offrendo servizi innovativi per istituzioni, aziende e cittadini».Qual è la struttura dell’assetto proprietario di Telespazio ed è corretto dire che sia un’impresa a partecipazione mista, pubblica e privata?«Telespazio è una joint venture tra Leonardo, con il 67% delle azioni, e Thales, con il 33%. La partecipazione pubblica in Telespazio è indiretta, in quanto mediata dalla società Leonardo, controllata dal ministero dell’Economia. Quindi, sì, si può considerare un’impresa a partecipazione mista, con una componente pubblica indiretta tramite Leonardo, ma una prevalente componente privata».E i principali parametri economici dell’azienda?«Telespazio è uno dei principali operatori a livello globale nel settore dei servizi spaziali. Nel 2023 l’azienda ha generato un fatturato di 700 milioni di euro. I dipendenti sono 3.300, in 15 Paesi, con una presenza significativa non solo in Italia, ma anche in Francia, Belgio, Germania, Regno Unito, Spagna, Romania, e in diverse nazioni dell’America Latina, principalmente Brasile e Argentina».Immagino l’importanza del settore «ricerca e sviluppo» e le collaborazioni con università e centri di ricerca. «L’azienda promuove attivamente collaborazioni con università, centri di ricerca e istituzioni accademiche. Un esempio di questo impegno è il T-TeC (Telespazio Technology Contest, ndr), un concorso internazionale di open innovation lanciato nel 2019 che invita studenti, dottorandi e giovani ricercatori di tutto il mondo a presentare progetti innovativi in vari settori spaziali. Inoltre, Telespazio ha avviato partnership con enti come Lazio Innova attraverso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo, per sostenere la nascita e lo sviluppo di progetti imprenditoriali ad alto valore scientifico e tecnologico». Nel 1963, nella vostra Stazione sperimentale del Fucino, a Ortucchio (L’Aquila), Aldo Moro inaugurò una potente antenna, grazie alla quale gli italiani, nel 1969, seguirono, sulla Rai, la celebre diretta dello sbarco degli astronauti sulla Luna e la visita di Paolo VI in Uganda. Che ruolo ha Telespazio oggi per tv e multimedia?«Oggi Telespazio continua a svolgere un ruolo chiave nelle telecomunicazioni satellitari. La nostra rete di teleporti e infrastrutture all’avanguardia ci permette di fornire servizi di trasmissione televisiva, connessioni multimediali avanzate e soluzioni di comunicazione sicure e affidabili per istituzioni, aziende e broadcaster a livello globale. Offriamo inoltre servizi di connettività per aree remote, garantendo comunicazioni continue e stabili anche in situazioni di emergenza». Telespazio è uno dei maggiori operatori di servizi satellitari al mondo e gestisce teleporti e centri spaziali in Italia e all’estero. «I nostri teleporti e centri spaziali sono infrastrutture fondamentali per la gestione delle operazioni satellitari a livello globale. In Italia, il Centro spaziale del Fucino è il più importante al mondo per usi civili, mentre i centri del Lario, in Lombardia, e di Scanzano, in Sicilia, completano una rete strategica che si estende anche all’estero, con strutture in Brasile, Argentina e Romania. Il Centro spaziale di Matera, di proprietà della nostra controllata e-Geos, è invece dedicato all’osservazione della Terra. Le attività dei centri spaziali vanno dal controllo e gestione dei satelliti in orbita, attraverso servizi di telemetria, comando e controllo, al supporto alle comunicazioni satellitari per istituzioni, aziende e operatori televisivi». I dati satellitari sono importanti sia per la geo-osservazione a uso civile, sia per la sicurezza e la difesa. «Telespazio trasforma i dati satellitari in informazioni operative sia per la geoosservazione sia per la sicurezza e difesa. In ambito geoosservazione, i satelliti - come quelli della costellazione italiana CosmoSkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana e del ministero della Difesa - acquisiscono immagini ad alta risoluzione per monitorare in tempo reale il territorio, supportare la gestione delle emergenze, come nel caso di disastri naturali, e promuovere servizi come l’agricoltura di precisione. Questi dati vengono elaborati e integrati con soluzioni di intelligenza artificiale e data fusion per fornire prodotti di geo-informazione che facilitano protezione ambientale e pianificazione territoriale. Parallelamente, Telespazio utilizza i propri satelliti per fornire servizi di sicurezza e difesa, impiegando sistemi “dual use” che rispondono a esigenze sia civili sia militari. Recenti contratti e collaborazioni, come quelli con Euspa e la Commissione europea, sottolineano l’impegno di Telespazio nel rafforzare le capacità satellitari a supporto della sicurezza nazionale ed europea».Il programma Iride, con le potenzialità della sua «costellazione di costellazioni» di satelliti, potrebbe consentire di individuare attività illegali? «I servizi di Iride a supporto della sicurezza vanno ben oltre il monitoraggio ambientale e la gestione delle emergenze. In particolare, il segmento servizi di Iride include una serie di prodotti geospaziali progettati per la sorveglianza del territorio nazionale e delle frontiere terrestri e marittime e per il monitoraggio di strutture e infrastrutture critiche. Questi servizi sono strutturati per fornire informazioni basate sui dati satellitari, utili anche per contrastare attività illecite. In pratica, oltre a rilevare fenomeni naturali come dissesti idrogeologici, incendi o il degrado delle coste, la tecnologia di Iride è in grado di individuare anomalie che possono indicare la presenza di attività illegali. il programma, coordinato dall’Esa (Agenzia spaziale europea, ndr) con la partecipazione di Asi (Agenzia spaziale italiana, ndr), prevede la messa in orbita di una “costellazione di costellazioni” per l’osservazione della Terra, integrando satelliti in orbita bassa, infrastrutture operative a terra e servizi dedicati alla pubblica amministrazione. Una volta completato, il sistema consentirà una rivisitazione frequente di ogni località italiana con una risoluzione al suolo di circa due metri». Telespazio ha un ruolo rilevante nel programma Moonlight.«L’obiettivo è creare la prima costellazione satellitare dedicata a fornire servizi di comunicazione e navigazione per la Luna. Questo consentirà atterraggi autonomi e precisi, mobilità sulla superficie lunare e trasferimenti di dati ad alta velocità e bassa latenza tra la Terra e la Luna. Nei prossimi due decenni, sono pianificate oltre 400 missioni lunari da parte di agenzie spaziali e aziende private. Moonlight mira a supportare queste missioni, abbassando le barriere, aumentando il ritorno scientifico e spingendosi oltre i confini dell’esplorazione umana. Telespazio, in qualità di prime contractor, guiderà un consorzio di aziende europee nella realizzazione di questa infrastruttura».