2021-11-10
Ecco l’università che non si fa imbavagliare
Peter Boghossian. Sullo sfondo l'Università di Portland, Oregon (IStock)
Dopo gli ultimi casi di censura, un gruppo di docenti americani reagisce e fonda ad Austin un ateneo pensato come spazio libero dai ricatti politicamente corretti. Già raccolti 10 milioni di dollari e oltre 1.000 curriculum. I primi corsi previsti per l'autunno 2024.I docenti di sinistra «considerano l'università come un luogo d'indottrinamento. Pensano di possedere la verità ed esigono che gli studenti gliela ripetano tale e quale». Era il 20 settembre scorso quando il filosofo americano Peter Boghossian spiegava ad Alessandro Rico, su queste colonne, i meccanismi che lo avevano portato a dimettersi dall'Università di Portland, dopo che il clima ideologico nell'ateneo si era fatto insostenibile. Non si tratta di un'eccezione relegata nella sola città dell'Oregon: negli Usa - e non solo - è ormai la regola. Da luogo per eccellenza del dibattito e del confronto, l'università (anzi, il campus universitario, in un'estensione che va anche oltre il semplice insegnamento) si è trasformata in una sorta di madrasa politicamente corretta, in cui gli studenti non apprendono a conoscere le idee diverse dalle loro, semmai puntellano in modo fanatico e intollerante quelle che già hanno, interpretando ogni minimo dissenso come «microagressione» da cui tenersi al riparo in appositi «spazi di sicurezza». Ma questo lo sapevamo già. La novità è che proprio nelle università americane - cioè sul luogo del delitto - si sta organizzando una controproposta culturale che non si limita a deplorare il fanatismo al potere, bensì cerca di contrastarlo. È con questo spirito che è appena nata la university of Austin, in Texas. Un'università che nasce esplicitamente per ribellarsi ai diktat degli estremisti woke e che nel suo motto recita: «Stiamo costruendo un'università dedicata alla ricerca della verità senza paura». «Nei nostri campus, i docenti vengono trattati come criminali del pensiero», ha spiegato il neo presidente dell'ateneo appena creato, Pano Kanelos, ex rettore del St. John College di Annapolis. Che ha proseguito: «A Dorian Abbot, uno scienziato dell'Università di Chicago che si è opposto alle conseguenze della “affirmative action", è stato recentemente impedito di tenere un'importante conferenza pubblica sul clima al Mit. Peter Boghossian, professore di filosofia alla Portland State University, si è dimesso dopo anni di molestie da parte di docenti e amministratori. Kathleen Stock, una professoressa dell'università del Sussex, si è appena dimessa dopo che la folla l'ha minacciata per le sue ricerche su sesso e genere. Pensavamo che una simile censura fosse possibile solo sotto regimi oppressivi in terre lontane. Ma si scopre che la paura può diventare endemica in una società libera. E può diventare più acuta in un luogo - l'università - che dovrebbe difendere “il diritto di pensare l'impensabile, discutere l'innominabile e sfidare l'incontestabile"». L'università di Austin intende quindi essere uno spazio «ferocemente indipendente», sempre secondo le parole di Kanelos, offrendo un'alternativa all'ascesa dell'«illiberalismo» nei campus e pensando la nuova struttura come «stella polare» al fine di «reclamare uno spazio per il dibattito aperto». Kanelos ha anche detto che spera che la nuova università attragga «pensatori innovativi e anticonformisti». Quanto alla scelta del Texas, sul sito Web dell'ateneo si dice, non senza ironia: «Se è abbastanza buono per Elon Musk e Joe Rogan, è abbastanza buono per noi», con riferimento al boss di Tesla e al comico, entrambi trasferitisi dalla California ad Austin dalla metà del 2020. I docenti e gli intellettuali che farebbero parte del progetto sono di prima grandezza: si fanno i nomi di Niall Ferguson, Bari Weiss, Heather Heying, Joe Lonsdale, Arthur Brooks, Kathleen Stock, Dorian Abbot, Peter Boghossian e altri. Alcuni di loro sono conservatori, quindi naturalmente a disagio con l'aggressività dell'estrema sinistra intersezionalista, ma altri sono dei liberal che non hanno dimenticato il valore della libertà d'espressione. È il caso della docente lesbica e femminista Kathleen Stock, che recentemente ha lasciato la sua cattedra di Filosofia all'Università del Sussex al termine di una feroce campagna diffamatoria scatenata contro di lei in seguito alle sue prese di posizione contro l'ideologia gender. Il progetto ha già ottenuto un notevole sostegno finanziario: secondo Kanelos, in due mesi sarebbero stati raccolti 10 milioni di dollari di donazioni private. Sono già stati assunti sette membri dello staff e sono arrivate più di 1.000 richieste da parte dei professori desiderosi di lavorare per l'università. Si stima che i corsi potranno partire dall'autunno 2024. Dei terreni sarebbero già stati acquistati per costruire le nuove strutture, anche se, almeno all'inizio, il nuovo ateneo non potrà godere di impianti sportivi e ricreativi di prim'ordine, così tipici delle costosissime università private statunitensi. «Avremo probabilmente un campo da calcio e un canestro», ha scherzato Kanelos. Il che, tuttavia, potrebbe anche permettere all'università di Austin di offrire un servizio a costi decisamente contenuti rispetto alla concorrenza. L'ambizione dei fondatori è comunque quella di offrire agli studenti qualcosa di più di piscine e campi da football: spirito critico e libertà di espressione. Un'offerta didattica sempre più rara.