- Già nel dicembre scorso Snam aveva raddoppiato al 10% la miscela di idrogeno nella propria rete di trasmissione di gas naturale metano.
- La caduta del petrolio a da 55 a 35 dollari al barile ha importanti implicazioni per affrontare il cambiamento climatico. Il prezzo basso incentiva l'uso del petrolio ma riduce i budget delle compagnie petrolifere mettendo in dubbio i progetti di energia pulita e alcuni governi sentono la pressione di dover sostenere le compagnie petrolifere in difficoltà.
Già nel dicembre scorso Snam aveva raddoppiato al 10% la miscela di idrogeno nella propria rete di trasmissione di gas naturale metano.La caduta del petrolio a da 55 a 35 dollari al barile ha importanti implicazioni per affrontare il cambiamento climatico. Il prezzo basso incentiva l'uso del petrolio ma riduce i budget delle compagnie petrolifere mettendo in dubbio i progetti di energia pulita e alcuni governi sentono la pressione di dover sostenere le compagnie petrolifere in difficoltà. Lo speciale contiene due articoliUna grande nave, la Suiso Frontier, 116 metri per ottomila tonnellate, costruita dalla Kawasaki Heavy Industries, è stata varata l'undici dicembre scorso e oggi trasporta idrogeno per conto del consorzio Hystra dall'Australia, dove il gas viene prodotto, fino al Giappone, dove viene utilizzato. E' la prima porta-idrogeno realizzata appositamente al mondo per questo scopo, un grande frigorifero galleggiante che mantiene il gas allo stato liquido a -253 °C. Nel contempo, Standard & Poor Global Platts, una divisione della grande organizzazione di rating che si occupa di energia, ha da poco incluso nei suoi parametri anche l'indice quotidiano del prezzo dell'idrogeno. Sta accadendo che se da una parte si soffia troppo sulla conversione elettrica del comparto automotive, dall'altra rischia invece di passare un po' in sordina il grande lavoro che in Italia, come in altre parti del mondo, si sta facendo per poter sfruttare le potenzialità dell'idrogeno.Già nel dicembre scorso Snam aveva raddoppiato al 10% la miscela di idrogeno nella propria rete di trasmissione di gas naturale metano. Lo ha fatto a scopo sperimentale dall'impianto di Contursi Terme, in provincia di Salerno, dopo che alcuni mesi prima, nell'aprile 2019, questa percentuale era stata immessa al 5% per fornire energia a un pastificio e a uno stabilimento per l'imbottigliamento di acqua minerale. La quantità del 10%, se mantenuta, consentirebbe di soddisfare l'equivalente dei consumi annui di tre milioni di famiglie riducendo l'emissione di CO2 in ambiente di 5 milioni di tonnellate. Questo significa che per raggiungere gli obiettivi di abbandono delle fonti di idrocarburi fossili entro il 2050 servirà anche il contributo dell'idrogeno, che potrebbe arrivare a quasi un quarto del totale dell'energia nazionale. Sono dati di uno studio congiunto Snam-McKinsey secondo i quali l'idrogeno prodotto per elettrolisi da fonti rinnovabili permetterebbe, insieme a queste, di integrare per quasi un quarto le altri fonti e sopperendo alla discontinuità (sole, vento), della produzione verde entro il 2050. Il settore nel quale l'idrogeno può dare il maggiore contributo è quello dei trasporti (treni, camion e autobus), seguito da quello residenziale per il riscaldamento e quindi dai trattamenti industriali che richiedono il raggiungimento di temperature elevate, come l'acciaio e la raffinazione. Per questi motivi Snam ha creato un ramo d'azienda dedicato alla ricerca e allo sviluppo, entrando anche a far parte dell'Hydrogen Council, organizzazione creata nel 2017 durante il World economic forum di Davos e di Hydrogen Europe, un gruppo di cento aziende e di una settantina di istituti di ricerca e una dozzina di associazioni attive nel settore energetico. Il problema dell'idrogeno è da sempre il costo energetico e finanziario della sua produzione, conservazione e trasporto allo stato liquido, condizione nella quale il suo volume si riduce di oltre 800 volte, ma che implica di mantenerlo alla temperatura di -253 °C, cosa possibile soltanto fornendo continuamente altra energia per refrigerare (come avviene anche per il trasporto del gas naturale liquido, Gnl). Ma abbassando i costi energetici grazie alle fonti rinnovabili e quelli di distribuzione grazie a una rete come quella di Snam, l'energia pulita potrebbe produrre altrettanta. Nel dicembre scorso alla Snam è poi stata la volta dell'uso della block-chain per concludere una serie di compravendite sul Trading Hub italiano del gas gestito proprio dall'azienda milanese e che ha coinvolto i clienti Sorgenia e Axpo Italia. Dopo questi eventi nuove sperimentazioni saranno fatte nel corso di quest'anno per validare progressivamente sempre maggiori applicazioni legate a questa fonte di energia.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/perche-credere-e-investire-nellidrogeno-2645498084.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="che-cosa-accade-nel-mercato-energetico-mondiale" data-post-id="2645498084" data-published-at="1757813335" data-use-pagination="False"> Che cosa accade nel mercato energetico mondiale In poco tempo lo scenario delle energie rinnovabili è cambiato radicalmente. Gli investimenti nell'economia verde sono oggi decuplicati e con loro la sensibilità delle persone verso l'energia alternativa, idee derivanti dalle azioni di personaggi discussi ma popolari come Greta Thumberg ed Elon Musk. Tanto che gli analisti hanno calcolato che dal 2014 a oggi gli investimenti per la mobilità elettrica hanno raggiunto i 2 trilioni di dollari e le ricerche di Bloomberg Nef prevedono che si arriverà a 10 entro i prossimi trent'anni. Non importa tanto quale sia la realtà istantanea, i mercati credono a Tesla dandole il secondo valore dell'intero comparto automotive dopo Toyota. Così, quando qualche giono fa Arabia Saudita e Russia si sono unite in una guerra dei prezzi al pertolio e al gas che ha causato un breve ma grande caos sui mercati globali già scossi dal Covid-19, si è capito che il prezzo di un barile di petrolio rimane un importante indicatore economico, ma anche che la spinta incessante per allontanarsi dai combustibili fossili suggerisce che il suo impatto geopolitico sarà sempre più debole col passare del tempo, grazie all'imperativo di combattere il riscaldamento globale.La caduta del petrolio a da 55 a 35 dollari al barile ha importanti implicazioni per affrontare il cambiamento climatico. Il prezzo basso incentiva l'uso del petrolio ma riduce i budget delle compagnie petrolifere mettendo in dubbio i progetti di energia pulita e alcuni governi sentono la pressione di dover sostenere le compagnie petrolifere in difficoltà. Tutto ciò fa aumentare le emissioni perché ritarda la loro riduzione, una cattiva notizia per il riscaldamento globale. L'energia rinnovabile è però oggi un'industria più matura di cinque anni fa perché sta diminuendo il rischio per gli investitori che in essa decidono di credere, sempre più numerosi e impegnati, che pongono molto denaro per la realizzazione di progetti che competono con la capacità delle centrali elettriche convenzionali. Contemporaneamente l'esplorazione petrolifera diventa meno redditizia, con il rischio che crollino i finanziamenti per le nuove ricerche. Nel 2014, quando crollò il prezzo al barile, la crisi del comparto trascinò con sé persino quella dell'industria elicotteristica che stava producendo macchine volanti per il trasporto di personale da e per piattaforme sempre più lontane dalle coste. Di fatto non ha senso ridurre gli investimenti nelle energie rinnovabili in caso di crollo del prezzo del petrolio, mentre è logico ridurre l'investimento nel greggio stesso, decisioni che avvengono via via più spesso. Da quell'anno e fino al 2017, con il pertolio sotto i 30 dollari al barile, nazioni come l'India ridussero i sussidi annuali per i combustibili fossili da 29 a 8 miliardi di dollari aumentando però le tasse sui consumi. Questi fondi dovrebbero servire per raggiungere una produzione elettrica di quasi 180 Gigawatt tramite impianti fotovoltaici ed eolici entro i prossimi due anni, ma questo vorrebbe dire che l'india riuscirebbe a raddoppiare quanto fanno nazioni come il Regno Unito o la Germania. Ed anche se è poco credibile, tali dichiarazioni altro non faranno che rafforzare l'idea di volontà di elettrificazione e decarbonizzazione.Gli Usa, dall'insediamento di Trump a oggi hanno decuplicato la produzione de petrolio e gas di scisto (ovvero ricavato da rocce), superando per quantità esportate Russia e Arabia Saudita già nel 2018. Ma produrre d scisto è più costoso rispetto ad estrarre il greggio, quindi alcune società potrebbero presto entrare in sofferenza e nessuno vorrebbe più investire in quelle tecnologie. Questo per Trump è un grande problema, perché il fenomeno si presenta in concomitanza all'ondata di Coronavirus e alla sua rielezione. E negli Usa la gente, ma soprattutto gli investitori, potrebbero optare per un presidente più incline alle politiche ambientaliste. I governi vorrebbero seguire gli investitori di nuove tecnologie e fonti d'energia, ma per farlo facendo quadrare i conti spesso tassano i prodotti pertoliferi, e questo, per esempio in Francia, ha causato mesi di proteste. Intanto a Bruxelles la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha raddoppiato i piani dell'Unione europea per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, e lunedì scorso ha dichiataio: "Oggi non è più questione se ci sarà un accordo europeo green o se l'Unione diventerà neutrale dal punto di vista climatico, ma la domanda è come stiamo procedendo e quanto sarà vasta la transizione."
Nadia Battocletti (Ansa)
I campionati d’atletica a Tokyo si aprono col secondo posto dell’azzurra nei 10.000. Jacobs va in semifinale nei 100 metri, bronzo nel lancio del peso per Fabbri.
Ansa
Partita assurda allo Stadium: nerazzurri sotto per due volte, poi in vantaggio 2-3 a un quarto d’ora dalla fine. Ma la squadra di Chivu non riesce a gestire e all’ultimo minuto una botta da lontano di Adzic ribalta tutto: 4-3 Juve.
Maria Sole Ronzoni
Il ceo di Tosca Blu Maria Sole Ronzoni racconta la genesi del marchio (familiare) di borse e calzature che punta a conquistare i mercati esteri: «Fu un’idea di papà per celebrare l’avvento di mia sorella. E-commerce necessario, ma i negozi esprimono la nostra identità».
Prima puntata del viaggio alla scoperta di quel talento naturale e poliedrico di Elena Fabrizi. Mamma Angela da piccola la portava al mercato: qui nacque l’amore per la cucina popolare. Affinata in tutti i suoi ristoranti.