2019-05-24
Meloni: «Per la Lega siamo l’alleato migliore. E io mi vedo ministro dell’Interno»
La fondatrice di Fratelli d'Italia: «Votare noi cambia Ue e Italia. Il mio obiettivo è diventare il secondo partito del centrodestra e fare la coalizione col Carroccio. Il M5s sa solo dare elemosine, va mandato all'opposizione». Il programma di Giorgia Meloni? Semplice e ambizioso, se realizzabile o meno lo vedremo dopo il voto di domenica. Primo: fare il botto alle europee; secondo: forti del consenso incamerato andare alle urne in Italia e creare un governo alternativo con Matteo Salvini. Ricacciando i grillini «di sinistra» sui banchi dell'opposizione. E Berlusconi? La leader di Fratelli d'Italia non chiude del tutto la porta all'ormai ex alleato: però ci sono aspetti da chiarire nella politica di Forza Italia, che «per troppo tempo ha preso i voti del centrodestra per portarli in alleanze di centrosinistra».Che risultato si aspetta?«Il mio obiettivo è essere il secondo movimento di centrodestra, alleato ma distinto dalla Lega. Sono convinta che Fdi possa essere la vera sorpresa».Quindi vuole superare Forza Italia?«Non faccio le mie battaglie contro qualcuno. Penso che ci siano cose oscure nella loro linea politica, come Gianfranco Miccichè che si allea con il Pd. Forza Italia ammicca ai democratici con cui è andata al voto assieme in Sicilia contro di noi e la Lega».Quanto può prendere Fdi alle europee?«Più di quanto previsto da tutti i sondaggisti».Che succederà in Italia dopo il voto?«Se andiamo bene ci sarà un'altra maggioranza possibile: Lega e Fdi appunto. Allora si aprirà lo spazio per un governo che faccia gli interessi dell'Italia, finalmente libero dal Movimento 5 stelle. Noi siamo pronti a governare in Europa e a costruire una maggioranza in Italia, un esecutivo composto da noi e il Carroccio sarebbe una sintesi ideale perché portiamo avanti battaglie compatibili».Che ruolo le piacerebbe ricoprire a Palazzo Chigi?«Il ministro dell'Interno al posto di Salvini. Ma io non chiuderei i porti, perché non basta. Farei il blocco navale, certo ci vogliono un ministro della Difesa diverso da Elisabetta Trenta e un premier che non faccia propaganda antimilitarista, dimenticando quanti soldati italiani sono caduti per difendere la patria. In alternativa il ministro dello Sviluppo economico, perché più lavoro e meno tasse sono la priorità e anche perché dopo Luigi Di Maio il confronto sarebbe facile».E di Salvini cosa ne facciamo? «Intanto lo liberiamo dalla morsa grillina e poi vedremo, quel che farà lo decideranno i cittadini».Tornando su immigrazione e porti chiusi…«Chiudere i porti non è una soluzione sufficiente. Il problema non si risolve se non si attiva il blocco navale con la Libia, il punto è impedire che i barconi salpino. Per come la penso io la Ue deve stipulare accordi con i Paesi disposti a riprendersi i loro clandestini, anche quelli che affollano le carceri italiane. Ho già la disponibilità di Ungheria e Polonia, ne ho parlato sia con Orban che con Kaczynski».E cosa ne farebbe della Sea Watch?«Perché una nave che batte bandiera tedesca sbarca gli stranieri in Italia? O Berlino si prende gli immigrati clandestini oppure, se non riconosce la Sea Watch, si tratta di una nave pirata e quindi va affondata, seguendo le regole del diritto internazionale».Sia sincera: se viene eletta poi va a lavorare al Parlamento Ue?«Non escludo nulla e non dipende solo da me, sarà l'assemblea nazionale a dirmelo. Io faccio quello che il partito mi chiede di fare, comunque ci andrei volentieri».E cosa cambierebbe in Europa?«L'Ue è un Frankenstein e questa indeterminatezza ha creato un sistema in cui alcuni fanno affari sulla pelle degli altri e anche con prepotenza. E poi la Ue è un mostro burocratico».Si riferisce a Macron?«A lui e ad Angela Merkel, dopo il voto Macron non potrà più dire all'Italia quanto devono essere lunghe le zucchine, fregarsene del nostro Paese e poi fare una campagna per controllare la Libia e cacciare l'Eni, senza che l'Europa obietti nulla».La sua ricetta?«Serve una Ue che faccia meno cose e le faccia meglio, meno burocrazia invasiva e più scelte comuni in politica estera, lotta al terrorismo, difesa dei confini. Voglio un'Unione che non ci dica come si cuoce la pizza ma come comportarsi in Libia. Dobbiamo stare a testa alta in Europa a difendere i nostri interessi, non siamo una colonia. Si può fare se eleggiamo una classe dirigente che non si vende, in questo modo potremo costruire un'Europa confederale».Quindi lei è favorevole alla Ue?«Non a quella attuale, però non ne uscirei. Tra stare genuflessi in Europa, come ha fatto l'Italia in questi anni, e uscire, c'è una gamma di possibilità. La mia idea è una confederazione di Stati sovrani, come l'immaginava Charles De Gaulle. In Europa sì, ma da fondatori e non da sudditi. Un modello, che condivido con la famiglia europea dei conservatori, in cui alcune grandi competenze spettano all'Unione e il resto alle singole nazioni».Parliamo di temi caldi: ieri la Lega ha proposto di abolire il reato d'abuso d'ufficio, dicono che blocca il Paese.«Non sono sicura che la soluzione sia abolirlo, ma come è oggi configurato è un problema. Ho visto troppi onesti amministratori indagati solo per aver fatto il proprio lavoro. Sono d'accordo sul fatto che sia un reato che va ripensato».Ma secondo lei è vera la storia di una giustizia ad orologeria che scatta prima di ogni elezione?«Innanzitutto c'è una questione morale della quale i partiti si devono fare carico. E voglio sottolineare che nelle ultime inchieste giudiziarie non è coinvolto nessun esponente di Fdi. Però lancio un appello alla magistratura: se vuole aiutare i partiti a fare pulizia potrebbe segnalare quello che non va prima della campagna elettorale. Così sarebbe più semplice ripulire le liste prima di presentarle, a tre giorni dalle elezioni è impossibile affrontare certe questioni. Vanno affrontate in tempo di pace e non di guerra».Altro tema bollente: le unioni civili?«Non tornerei certo indietro, però…».Però?«Però resto contraria alle adozioni per le coppie omosessuali e anche per i single. Ci sono migliaia di famiglie in fila per adottare un bimbo. Vede io sono cresciuta in una famiglia monogenitoriale e sono stata felice. Ma io un padre lo avrei voluto. Non è giusto negare a un bambino padre e madre».E della maternità surrogata cosa ne pensa?«Una pratica abominevole. Intendiamo promuovere una moratoria internazionale contro l'utero in affitto: umilia la donna e calpesta i suoi diritti, una barbarie che Fratelli d'Italia propone sia reato universale, quindi punibile in Italia anche se commesso all'estero».Cosa farebbe per le famiglie?«La denatalità è la questione europea più urgente, oppure nel giro di poche generazioni spariremo. Affronterei il tema del sostegno alla famiglia, dagli asili nido gratis fino al reddito di infanzia: una proposta che voglio portare anche in Europa».E per smuovere la crescita piatta dell'economia italiana?«Questi sono i risultati della politica economica di sinistra del Movimento 5 stelle. Ci vuole sostegno ai mondi produttivi, non elemosine: abbassare le tasse, fare in modo che più assumi e meno paghi».Ci crede al ritorno del fascismo?«Si ritira fuori il fascismo a ogni campagna elettorale per poi farlo scomparire dopo le urne. In Italia abbiamo il fascismo stagionale: è un modo superficiale per nascondere i problemi, che non ci sono per il pericoloso e immaginario ritorno del fascismo. Casomai i problemi ci sono perché non si danno risposte alla gente». Cosa mi dice di Casapound?«Un'altra realtà rispetto a noi, Fratelli d'Italia entrerà nel Parlamento europeo. Con Casapound e Forza Nuova non condivido niente e non abbiamo mai fatto accordi elettorali né politici. Io non sono di estrema destra. Inoltre ci tengo a sottolineare che condanno la violenza sempre, e da qualunque parte venga».Lei cos'è?«Sono una conservatrice e noi di Fratelli d'Italia siamo gli ultimi rimasti a presidiare il centrodestra, senza deragliare verso il M5s o il Partito democratico. Rivendico la nostra coerenza».Che messaggio manda a Salvini?«Caro Matteo, salviamo l'Italia da questo pantano pentastellato. Siamo fondamentali, noi di Fdi, per costruire una nuova maggioranza a Bruxelles e siamo gli unici per un nuovo esecutivo a Roma. Un'alleanza tra Lega e Fdi ha i numeri: è la via giusta, utile, logica, per cambiare l'Italia e per farla contare in Europa».E a Berlusconi?«Caro Silvio, chiedo solo un chiarimento. Non è che non voglio Forza Italia, ma ci sono punti su cui non siamo d'accordo. Lui vuole premier Mario Draghi, noi non appoggeremo mai un governo dei banchieri. E poi ci divide il rapporto con l'Europa, il suo è uno dei partiti che ha governato con Antonio Tajani nelle istituzioni comunitarie e difende questa costruzione europea, io invece sono per cambiarla».Ultima domanda: perché votare proprio Fdi? Provi a convincerci.«Perché è l'unico voto utile. Chi sceglie Forza Italia o Pd vota per rafforzare l'Europa di Macron e della Merkel. Chi mette la croce su Lega o M5s vota per tenere in piedi questo governo ormai paralizzato a cui bisogna staccare la spina. Chi vuole cambiare l'Europa e anche l'Italia ha un solo voto utile, quello a Fratelli d'Italia».