2020-04-15
Caccia agli italiani, sanatoria ai migranti
Alfonso Di Vincenzo/KONTROLAB/LightRocket via Getty Images
I divieti valgono per tutti tranne che per gli extracomunitari, che girano indisturbati per le nostre città. Non solo, Teresa Bellanova li vuole anche regolarizzare, con la scusa che «servono braccianti». Così potranno passare davanti ai nostri cassintegrati.Agli italiani che fuggono dagli arresti domiciliari danno la caccia con i droni e gli elicotteri, braccandoli fino a che non sono riusciti a rinchiuderli di nuovo in cattività. Agli extracomunitari che se ne vanno a spasso invece, non solo non succede nulla: niente inseguimenti e neppure mezza diretta tv, ma anzi per loro si spalancano le porte dell'accoglienza. Via Web è facile rintracciare filmati con migranti in libera uscita senza che nessuno abbia nulla da ridire. La scusa sempre pronta è che gli stranieri, per colpa di Matteo Salvini, sono senza fissa dimora, in quanto l'ex ministro dell'Interno ha provveduto a chiudere i centri che li ospitavano, privando i richiedenti asilo del permesso di soggiorno per ragioni umanitarie. In pratica, gli unici a dover rispettare la quarantena sembrano gli italiani, mentre i clandestini se ne possono infischiare, continuando a fare la vita che hanno sempre fatto, anche perché le multe non le pagano.Tuttavia, nonostante godano del privilegio di fare quello che vogliono, c'è chi si preoccupa per loro. E così, mentre il nostro Paese è alle prese con un'emergenza sanitaria ed economica che non ha precedenti, ecco il ministro dell'Agricoltura e delle Foreste, Teresa Bellanova, proporre una sanatoria che regolarizzi tutti gli extracomunitari presenti sul territorio. La signora, nota per le sue mise (il giorno del giuramento al Quirinale si fece notare per un vestito blu elettrico capace di scioccare anche un corazziere), è un'ex sindacalista agraria e dunque ha a cuore i braccianti, in particolare quelli stranieri. Capofila dei renziani al governo, la Bellanova giorni fa ha lanciato un appello per sanare le baracche-ghetto dei lavoratori immigrati, che da quel che si capisce significherebbe rendere legali gli insediamenti abusivi, procedendo a una specie di maxi condono edilizio per le baraccopoli sorte in Puglia e Campania con l'aiuto della criminalità organizzata. Ma ieri il ministro è tornato all'assalto, questa volta non per regolarizzare le catapecchie prive di servizi igienici e di abitabilità, ma per propugnare una maxi sanatoria per tutti i clandestini. In un intervento sul Foglio, con la scusa che nei campi c'è bisogno di loro perché altrimenti frutta e verdura restano dove sono e nessuno le raccoglie, la Bellanova ha sollecitato la regolarizzazione di 600.000 clandestini. Sì, avete letto bene, nostra signora dei braccianti vuole dare la patente di regolarità a oltre mezzo milione di persone. Che cosa questo significhi è presto detto: diritto ai sussidi di disoccupazione, all'assistenza e, perché no, pure all'accesso alle graduatorie delle case popolari. Senza dire inoltre che avere un regolare permesso consente pure il ricongiungimento familiare e dunque non solo la sistemazione di un individuo, ma dell'intero nucleo familiare. «Ne abbiamo bisogno», ha spiegato il ministro, come se l'Italia non potesse sopravvivere senza il contributo fondamentale degli extracomunitari.Ora, se l'Italia rischia di non sopravvivere, non è perché ci siano pochi stranieri, ma perché in questo momento sono poche le attività che funzionano. Dopo un mese di blocco, il Paese rischia di collassare, ma per crollo del Pil non certo per la mancata raccolta di frutta e verdura. Il settore, che da anni vede ridursi i margini a causa delle politiche comunitarie di contingentamento della produzione e di blocco delle misure di sostegno, è in crisi perché tutto è bloccato, pagamenti compresi. Certo, esiste anche una questione come la raccolta dei pomodori o delle fragole. Ma basterebbe ripristinare i voucher e soprattutto pretendere la messa in regola di chi va nei campi, perseguendo il lavoro nero. L'obiettivo però non è regolarizzare una situazione dove imperversano le mafie, ma regolarizzare i clandestini. Se Bellanova e compagni avessero veramente a cuore il settore, accoglierebbero senza riserve la richiesta che arriva dal Piemonte, dove si chiede l'autorizzazione a impiegare cassaintegrati, percettori di reddito di cittadinanza e studenti. Al contrario, invece che agli italiani, dalle parti del governo si pensa agli extracomunitari. E dunque ecco pronta la sanatoria.Ma non solo. Come abbiamo raccontato, per i migranti si allestiscono navi che consentano a chi arriva, a prescindere che abbia o meno diritto all'asilo, di trascorrere la quarantena a spese dello Stato. Poi, con comodo, una volta superato il periodo, potranno essere accolti. Che i profughi arrivino a bordo di una nave tedesca o di una spagnola, non fa differenza. Perché per loro i porti sono sempre aperti, come ha ribadito anche di recente la maggioranza. Così, gli italiani restano rinchiusi e i clandestini invece sono liberi di circolare.