2019-08-10
Per Berlino e Parigi è «il collasso». Ma a Trump e Johnson non fa paura
Segnali da Washington e Londra per un'alleanza a tre contro l'asse francotedesco.Ci siamo stupiti ben poco ieri mattina sfogliando le pagine dei quotidiani internazionali sulla crisi politica italiana. La Vecchia Europa, quella dell'asse Parigi-Berlino, ha reagito come da attese: giornali e siti francesi e tedeschi guardano con apprensione ai nuovi equilibri nello Stivale e usano termini come «collasso» e «paura» per descrivere la scelta del leader leghista e vicepremier Matteo Salvini di tornare in Parlamento per verificare la tenuta del governo gialloblù.Tra gli allarmi di pericolo fascista firmati dai connazionali Les Echos e Liberation, Il francese Le Monde parla di «crisi a sorpresa», scrivendo che Matteo Salvini «ha fatto arrabbiare» il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Sembrava un condannato agli arresti domiciliari», scrive il quotidiano francese descrivendo la conferenza stampa di giovedì sera a Palazzo Chigi, sottolineando però che «è successo qualcosa di inaspettato. Improvvisamente, e forse per la prima volta da quando è arrivato al potere nel giugno del 2018, Giuseppe Conte ha cominciato a parlare come un primo ministro». Per il sito Politico, un riferimento per la Commissione europea e l'asse Parigi-Berlino, il governo è «sull'orlo del collasso»: «Un crollo del governo italiano», si legge, «provocherebbe grande incertezza per l'Unione europea, L'Italia è la terza economia dell'Eurozona ed è il quarto Paese più popoloso dell'Ue». Politico evidenzia poi come l'Italia non abbia ancora adempiuto a un suo grande «dovere»: nominare il candidato italiano per la prossima Commissione europea. La Lega ha proposto al premier due nomi, quello del ministro Gian Marco Centinaio e quello del sottosegretario Massimo Garavaglia. Ma, come scrivevamo ieri, non è da escludere che alla fine possa essere proprio Conte l'uomo giusto da sottoporre entro il 26 agosto al futuro presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: un'exit strategy perfetta per l'«avvocato del popolo», gradita dal Colle e dalla Lega, che libererebbe Palazzo Chigi.Ma torniamo alla rassegna stampa internazionale. Il Guardian parla di «differenze cavernose» tra Movimento 5 stelle e Lega e attacca Salvini, «sempre in modalità campagna elettorale». La tedesca Frankfurter Allgemeine Zeitung avverte, invece, che la «crisi politica sta spaventando gli investitori bancari in Europa» sottolineando le ripercussioni anche sui titoli di Commerzbank e di Deutsche Bank, legate alle difficoltà dei titoli di Stato italiani.Puntano su Salvini anche l'emittente qatariota Al Jazeera, che parla di elezioni anticipate «tutte a beneficio» del leader leghista, e lo spagnolo El Pais, che evidenzia i sondaggi favorevoli al Carroccio e descrive l'altro vicepremier Luigi Di Maio «sotto shock». «Più una tresca che un matrimonio di convenienza, la loro storia è finita», è il commento spietato del quotidiano liberal statunitense New York Times, che non risparmia i pentastellati.Ma, come scrivevamo ieri, attenzione che nella partita a scacchi con Conte e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Lega può contare su due preziosi alleati: gli Stati Uniti di Donald Trump e il Regno Unito Boris Johnson. Nelle ultime ore il Carroccio ha ricevuto segnali di vicinanza da Washington e Londra, che lavorano affinché Roma si allinei a loro, contro l'asse Parigi-Berlino, su dossier come Cina, Iran, Difesa e Brexit. Il primo test potrebbe arrivare già a fine settembre, quando il governo italiano è chiamato a comunicare agli Stati Uniti le proprie intenzioni sui tre nuovi lotti dei caccia di fabbricazione statunitense F35.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)