2023-03-12
Per il Pd filmare borseggiatrici è squadrismo
Stefano Bonaccini ed Elly Schlein (Ansa)
Nel giorno dell’incoronazione del nuovo segretario, che ha nominato Stefano Bonaccini presidente, a Milano il consigliere Monica Romano attacca le pagine social che denunciano le scippatrici sui mezzi pubblici.Per il Partito democratico filmare chi borseggia per le strade o sui mezzi pubblici è un atto di squadrismo. Proprio così. Sembra un paradosso, ma per alcuni esponenti dem, che ora rappresentano l’ala di governo del partito capitanata da Elly Schlein, denunciare gli scippatori e aiutare le persone che vengono rapinate sarebbe una forma di violenza. La dem Monica Romano, vicepresidente della commissione Pari opportunità e diritti civili del Comune di Milano, ha scritto un post sui social che ha scatenato molte polemiche: «Quest’abitudine di filmare persone sorprese a rubare sui mezzi Atm di Milano e di diffondere i video su pagine Instagram con centinaia di migliaia di followers è violenza, ed è molto preoccupante. Punto. La smettano, sia quelli che realizzano i video, sia chi gestisce i canali Instagram che li rendono virali, di spacciare la loro violenza per senso civico, perché non è senso civico. Le cittadine e i cittadini che sanno davvero che cos’è il senso civico alzino la voce e invitino a spegnere le fotocamere, perché non è così - trasformando le persone in bersagli - che si ottiene giustizia. Di violenza e di squadrismo ne abbiamo già avuti abbastanza davanti a un liceo di Firenze e nelle acque di Cutro. Milanesi, ribelliamoci a questa pessima pratica». Insomma, l’intento ancora una volta è chiaro: demonizzare, mistificare, dividere tra buoni e cattivi. E naturalmente i cattivi sono gli altri. In questo caso il riferimento è esplicito: la Romano si rivolge alla pagina Instagram Milano bella da Dio, che dal 2019 si occupa di filmare, segnalare e denunciare le attività di borseggio che avvengono in città. In alcune occasioni avvertono proprio chi sta per essere derubato, mentre in altri casi hanno pubblicato alcuni video in cui spiegano le ultime tecniche di furto. Insomma, lo scopo della pagina è chiaro: è un’attività che nasce dall’esigenza di rispondere al grande aumento di criminalità di cui è vittima il capoluogo lombardo. Bisogna ricordare infatti che ormai Milano registra un altissimo tasso di disagio: le persone non si sentono sicure ed è prima tra le città italiane per numero di denunce. «Nel momento in cui le istituzioni ignorano completamente un problema di questa gravità, è normale che intervengano i cittadini», spiega Giovanni Santarelli, responsabile della pagina Milano bella da Dio, «che poi alcuni utilizzino questa storia dei borseggi come sfogo, per essere violenti, razzisti, può accadere, ma non è il fine di Milano bella da Dio, il nostro fine è quello di segnalare queste borseggiatrici, questi borseggiatori e informare turisti e passeggeri di stare attenti. Noi andiamo in metro a dire “guarda che c’è un borseggiatore a due metri da te” o a dire “guarda che c’è una persona che ti sta derubando”, non è reato». Santarelli ogni giorno viene inondato di messaggi di ringraziamento da parte dei cittadini, a dimostrazione della bontà del suo lavoro. «La signora Romano ha detto quello che pensa, noi abbiamo un altro pensiero. Non sono né indignato né dispiaciuto, io continuo ad andare avanti come un treno». Quello di Monica Romano è proprio il classico esempio della prepotenza dei buoni (almeno loro si definiscono tali). E non importa se per imporre la ragione dei buoni è necessario negare la realtà: indignarsi perché vengono riprese delle borseggiatrici rom e magari incinte vuol dire negare un dato di fatto e spostare l’attenzione dall’emergenza della criminalità. Certo, perché invertendo la realtà ci si può concentrare su altro. Il consigliere Romano però le priorità sono altre. Il 16 maggio 2022 ha fatto istituire il Registro di genere dedicato ai cittadini transgender in Italia e ha ideato e organizzato la Trans Lives Matter, la prima marcia per i diritti transgender a Milano. In questo Milano è avanguardia. Vivere fuori dalla realtà è ora la cifra del nuovo Partito democratico, di cui Elly Schlein ieri è diventata la massima espressione. Schlein che adesso si vede costretta a dividere il potere con Stefano Bonaccini, eletto presidente su una sua proposta fatta passare per un atto di unione. La realtà è ben diversa, perché va ricordato che il neo segretario del Pd è stato eletto anche grazie ai voti degli esterni al partito. Bonaccini invece ha ricevuto la maggioranza dei voti dei tesserati ed è naturale che la Schlein alla fine dovesse fare i conti con questo sbilanciamento. Non a caso nel suo discorso ha lanciato una appello all’unità e sottolineato: «Abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari. Su questo dovremo lavorare tanto insieme». A unire il Partito democratico, oltre alla brama di tornare a governare («Dobbiamo cercare di dialogare con le altre forze di opposizione, ci sono terreni comuni, abbiamo la responsabilità di esplorarli insieme, dobbiamo partire da qui»), restano solo gli slogan: tanto che nel suo discorso il neo segretario ha parlato del nulla. Parola d’ordine: demonizzare, demonizzare, demonizzare. Chi? Naturalmente i cattivi, quelli che ora siedono al governo.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)
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