2021-08-07
Partiti in manovra nell’ingorgo Anas
Situazione di stallo sulle nomine. Tensioni nella maggioranza e dubbi su Ugo Di Bennardo. Impasse anche per Fs sistemi urbani. Invece c'è l'ad di Gse, dove viene azzerato il cdaContinua il braccio di ferro estivo sulle nomine pubbliche. La fumata nera su Anas, con la rinuncia a diventare amministratore delegato del manager targato «Benetton», Ugo De Carolis, è stato solo l'antipasto di uno scontro ormai palese nella maggioranza di governo. Anche ieri i partiti sono rimasti a bocca asciutta su Gse, il Gestore dei servizi energetici che vanta un fatturato da 30 miliardi di euro l'anno. Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, primo azionista, ha infatti nominato come amministratore unico Andrea Ripa di Meana, considerato molto vicino al Partito democratico. Il consiglio di amministrazione è stato azzerato. La scelta non è stata affatto apprezzata dai partiti, tanto che a poche ore dalla nomina già si parlava di governance a rischio anche perché senza un consiglio di amministrazione ci sarà di conseguenza la mancanza di verbali, unico modo per i sindaci di svolgere la loro attività di controllo. Insomma, la partita potrebbe non essere del tutto chiusa. Non a caso nella serata di ieri il leghista Paolo Arrigoni parlava di «rammarico» per la cancellazione del Consiglio che, secondo il senatore, era uno strumento più «consono a recepire le diverse sensibilità» sulla transizione energetica.In queste ore è in particolare la Lega, che continua a protestare per il green pass, a insistere per un cambio anche nella cabina di regia di gestione delle nomine pubbliche. Il fatto che le scelte siano concentrate sempre tra Palazzo Chigi e Mef, con i consiglieri Antonio Funiciello e Francesco Giavazzi da una parte e Alessandro Rivera e Filippo Giansante dall'altra, crea non pochi malumori. Lo si è visto in questi giorni su Anas, dove la prova di forza dell'esecutivo al momento è stata rispedita al mittente. L'assemblea ora è stata fissata per il 12 agosto. Nelle ultime 24 ore non si sono fermate le trattative. A condurle è soprattutto Edoardo Rixi, responsabile Trasporti della Lega di Matteo Salvini. Il deputato della commissione Trasporti starebbe sostenendo il nome di Ugo Di Bennardo per la società che gestisce la manutenzione di 32.000 chilometri di strade in Italia. Di Bennardo è un tecnico, un ex interno di via Monzambano, l'anno scorso approdato in Concessioni autostradali venete. Ha un buon rapporto con la Lega, ma trova sponde anche nel Partito democratico, in particolare tra i fedelissimi dell'ex segretario Nicola Zingaretti. Ha però un passato burrascoso alle spalle. È ancora considerato uno dei fedelissimi del vecchio boiardo Piero Ciucci e i 5 Stelle lo considerano un uomo del passato, anche per il rapporto stretto con l'ex ministro Maurizio Lupi. Non è detto quindi che la sua nomina passi, anche perché c'è chi scommette ancora sulla permanenza di Massimo Simonini come amministratore delegato. I partiti a quanto pare si accontenterebbero della presidenza. La Lega vorrebbe quella di Anas, mentre il Pd sta puntando a quella di Italfer, altra controllata di Fs in scadenza, come anche Busitalia. Il punto è che su Anas il presidente è già stato indicato. Dovrebbe essere Edoardo Valente, generale della Guardia di finanza che era stato in predicato negli ultimi mesi di andare all'Aisi, la nostra agenzia di controspionaggio. Gode della fiducia dell'amministratore delegato Luigi Ferraris, mentre quest'ultimo è entrato nelle ultime ore nel mirino dei partiti. La quadra, insomma, è ancora da trovare. Per di più oltre a queste partecipate è in scadenza il consiglio di amministrazione anche di Fs sistemi urbani. L'assemblea prevista giovedì scorso è slittata, anche per la situazione di stallo su Anas. La partecipata di Ferrovie dello Stato, che sta gestendo la riqualificazione degli scali ferroviari di Milano, è considerata strategica, soprattutto in vista delle prossime elezioni comunali nel capoluogo lombardo.