2023-11-09
Il Papa: «Trans madrine e testimoni di nozze»
Papa Francesco (Imagoeconomica)
Il Pontefice controfirma un documento dell’ex Santo Uffizio, con una serie di aperture sia per chi cambia sesso (che potrà essere battezzato) sia per le coppie gay: ai loro figli sarà lecito concedere il sacramento anche se concepiti con l’utero in affitto.Il documento è datato 31 ottobre, ma è apparso solo ieri sul sito della Congregazione della Dottrina della fede. In calce porta la firma di monsignor Víctor Manuel Fernández, nominato dal Papa nuovo Prefetto della Dottrina della Fede. È un testo che è destinato a scuotere i pilastri della Chiesa. Perché monsignor Fernández e lo stesso papa Francesco (co firmatario del documento) spalancano le porte dei sacramenti e dei riti religiosi a transessuali e gay. Si tratta di una risposta alle lettera inviata all’ex Sant’Uffizio da monsignor José Negri, vescovo di Santo Amaro in Brasile, firmatario anche lui di una missiva contenente alcune domande «riguardo alla possibile partecipazione ai sacramenti del battesimo e del matrimonio da parte di persone transessuali e di persone omoaffettive».E le risposte, giunte come recita il testo «dopo uno studio al riguardo», arrivano addirittura a sdoganare l’utero in affitto. Perché alla domanda «Due persone omoaffettive possono figurare come genitori di un bambino, che deve essere battezzato, e che fu adottato o ottenuto con altri metodi come l’utero in affitto?», Francesco e Fernández non fanno una piega: «Perché il bambino venga battezzato ci deve essere la fondata speranza che sarà educato nella religione cattolica». Basta questo. Se non è rivoluzione, poco ci manca.Anche le altre risposte alle domande di monsignor Negri trasformano San Pietro in una piazza pride. Perché sì, i transessuali possono essere battezzati: «Un transessuale che si fosse anche sottoposto a trattamento ormonale e a intervento chirurgico di riattribuzione di sesso può ricevere il battesimo, alle medesime condizioni degli altri fedeli, se non vi sono situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli. Nel caso di bambini o adolescenti con problematiche di natura transessuale, se ben preparati e disposti, questi possono ricevere il Battesimo». Possono essere anche padrino o madrina di un battesimo? «A determinate condizioni sì». E anche fare da testimone a un matrimonio? «Non c’è nulla nella vigente legislazione canonica universale che proibisca a una persona transessuale di essere testimone di un matrimonio», spiegano Fernández e Francesco.Detto che due persone gay possono tranquillamente acquistare un figlio con l’utero in affitto e entrare in una canonica a chiedere dal sacerdote di turno che il piccolo venga battezzato, la «persona omoaffettiva e che convive» può essere anche padrino di un battezzato, basta che conduca «una vita conforme alla fede e all’incarico che assume». Un altolà arriva, invece, se la convivenza tra due persone gay non è una semplice coabitazione: infatti, se si tratta di una relazione stabile e dichiaratamente more uxorio, non c’è speranza. «Nello stesso tempo», scrivono come exit strategy il Papa e il suo cardinale, «occorre considerare il valore reale che la comunità ecclesiale conferisce ai compiti di padrino e madrina, il ruolo che questi hanno nella comunità e la considerazione da loro mostrata nei confronti dell’insegnamento della Chiesa. Infine, è da tenere in conto anche la possibilità che vi sia un’altra persona della cerchia famigliare a farsi garante della corretta trasmissione al battezzando della fede cattolica, sapendo che si può comunque assistere il battezzando, durante il rito, non solo come padrino o madrina ma, altresì, come testimoni dell’atto battesimale.Disco verde, invece, per una persona gay (e che convive) come testimone di nozze: «Non c’è nulla nella vigente legislazione canonica universale che proibisca a una persona omoaffettiva e che convive di essere testimone di un matrimonio».