2022-12-19
Papa Francesco: «Corruzione peggio del peccato»
Il Pontefice nell’intervista a Canale 5: «Ti putrisce l’anima. Italiani per favore fate figli: meno egoismo». Ad «Abc»: «Ho già firmato le dimissioni in caso di malattia».La conferma di una possibilità che non ha mai escluso, le dimissioni, come ha fatto il suo predecessore Benedetto XVI che nel 2014 «ha aperto una porta, la porta dei Papi emeriti». Francesco nell’intervista al quotidiano spagnolo Abc ha confermato: «Ho già firmato le mie dimissioni». E rivela di averlo fatto a inizio pontificato, consegnandole all’allora segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone. Dimissioni preventive «in caso di impedimento per motivi medici o che ne so, ecco le mie dimissioni ce l’hanno già. Non so a chi abbia dato quel foglio Bertone. Probabilmente lo ha consegnato al cardinale Pietro Parolin, nuovo segretario di Stato». Bergoglio, che ha appena compiuto 86 anni, ricordando che anche Pio XII e san Paolo VI avevano firmato le proprie dimissioni in caso di infermità, ha messo così fine alle voci di un suo «abbandono» partite già la scorsa estate dagli Usa. E su Joseph Ratzinger non ha dubbi: «È un santo, uomo di alta spiritualità». Poi il vescovo di Roma ha annunciato una grande novità: l’intenzione di nominare una donna alla guida di un dicastero della Curia romana, recentemente riformata con la costituzione apostolica Praedicate Evangelium: «Ne ho in mente una per un dicastero che si renderà vacante tra due anni. Non c’è nessun ostacolo a che una donna guidi un dicastero dove un laico possa essere prefetto». Dopo la parole al quotidiano spagnolo, sono arrivate quelle nell’intervista esclusiva Il Natale che vorrei di ieri sera su Canale 5 con Fabio Marchese Ragona. Bergoglio è tornato a parlare della guerra in Ucraina: «È un conflitto mondiale, non vedo una fine a breve termine. Stiamo vivendo la terza guerra mondiale a pezzetti. Quella dell’Ucraina ci sveglia un po’ perché è vicina, ma la Siria da 13 anni che è in guerra terribile. Lo Yemen quanto? Myanmar, dappertutto in Africa», e se la guerra è cominciata con Caino, «adesso ci sono le conseguenze sociali in tutta Europa». Quindi Fabio Marchese Ragona ha «portato» il Papa sul caso Qatargate chiedendo cosa dovrebbe fare la classe dirigente in questo momento così difficile economicamente tra caro bollette e una politica che, a livello europeo, sta vivendo uno scandalo che riguarda la corruzione. Non ha dubbi Francesco: «Questo scandalizza. Tutti siamo peccatori. Tutti: tu, io e tutti noi. E dobbiamo chiedere perdono al Signore tutti i giorni per i nostri sbagli. Io mi spavento. Peccatore sì, corrotto mai. Oggi si scivola dal peccato alla corruzione, per cui noi non dobbiamo tollerare questo. Come mai, con il bisogno che c’è in Europa di tante cose, questa gente che è nell’amministrazione scivola in questa maniera nella corruzione? La corruzione non è peccato. È peggio perché la corruzione ti putrisce l’anima». Il Papa ha poi confessato che in quasi dieci anni di pontificato non avrebbe voluto interessarsi proprio della parte economica: «A me non piace questo. Io ho dato indicazioni soltanto. Lo schema lo ha fatto il cardinale Pell, che poi è dovuto rimanere quasi 22 anni in Australia per una calunnia che gli hanno fatto, ma era innocente. È un grande uomo e gli dobbiamo tante cose». Poi Bergoglio è apparso preoccupato parlando dell’inverno demografico in Italia. «Non si pensa ai figli, meglio fare un viaggio, comprare la villa. Bisogna aiutare le famiglie. Tante donne hanno paura di restare incinte perché appena il capo della ditta dove lavorano vede che le ingrossa la pancia le manda via. E tante donne non trovano lavoro perché i datori di lavoro hanno paura che rimangano incinte. Un figlio è una minaccia in questo momento. Ma dove siamo? Dovrebbe essere una benedizione. Io dico, italiani per favore fate figli. La patria ha bisogno dei figli, per favore. Meno egoismo». Un appello che Francesco ha ripetuto anche negli auguri di Natale per i telespettatori di Mediaset: «Un bambino in più è una speranza».