
La società guidata da Benedetta Arese Lucini compie due anni e si «regala» una carta di debito verticale creata ad hoc per raccogliere i propri risparmi. La Visa sarà prodotta in 10.000 unità, prenotabili da oggi.Un compleanno ricco di novità. La startup italo britannica, specializzata nella gestione del risparmio via app, per i suoi primi anni di vita di rifà il look cambiando logo (diventando Oval, senza il money, e addolcendo le linee del suo stemma), lanciando la sua prima carta di debito e dando i natali a un nuovo prodotti di investimento a rendimento fisso del 2%. L'app, nata dall'idea di Simone Marzola, Benedetta Arese Lucini, Edoardo Benedetto e Claudio Bedino, benché sia di diritto britannico ha la sua sede operativa principale a Torino. La sua forza sta tutta nell'aver insegnato agli italiani come risparmiare, anche partendo da cifre piccolissime. Collegando infatti il proprio Iban al profilo Oval, l'utente può iniziare a riempire una sorta di salvadanaio virtuale con i centesimi ottenuti dall'arrotondamento delle spese effettuate con la propria carta di credito. Questo metodo, così semplice e a impatto zero, ha conquistato oltre 250.000 persone, di cui la maggior parte tra i 25 e i 45 anni, che in pochi mesi dall'utilizzo dell'app sono riuscite a raddoppiare la capacità di risparmio arrivando a mettere nel salvadanaio una media di 125 euro al mese. Gratuita, facile da usare e rivolta a tutti, Oval permette di costruire un solido futuro mentre si è impegnati a vivere la vita di tutti i giorni. E lo fa senza troppi pensieri e introducendo la possibilità di reinvestire i propri risparmi. Non importa la cifra, nella piattaforma di investimento interna all'app sono racchiusi prodotti finanziari creati esclusivamente per Oval con l'obiettivo di rendere gli investimenti facili e automatici per tutti e guidare gli utenti verso l'indipendenza finanziaria. Tutti i prodotti finanziari disponibili rappresentano realtà innovative che mirano al cambiamento dello stile di vita, incoraggiano le diversità e promuovono soluzioni per la tutela dell'ambiente.All'inizio del suo terzo anno di vita Oval si fa un regalo importante: la sua prima carta di debito. Nasce così Oval Pay che, come spiegato dai fondatori dell'azienda «è molto più di un conto corrente, ma anche molto di più di una semplice carta di debito». Il progetto, innovativo fin dal suo look (Oval Pay è infatti la prima carta di debito verticale) è studiato per incoraggiare il risparmio e l'investimento, introducendo un nuovo concetto di gestione delle finanze attraverso un approccio innovativo e altamente tecnologico. Non un semplice conto, quindi, ma un concetto rivoluzionario di gestione dei propri soldi. Per la prima volta in Europa sarà possibile mettere da parte risparmi e fare investimenti direttamente utilizzando la carta per i pagamenti.Oval Pay rappresenta il primo esempio reale di integrazione avanzata fra fintech e finanza tradizionale, dopo il recente ingresso nel capitale del Gruppo Intesa Sanpaolo. La collaborazione, oltre a garantire alti standard di efficienza digitali e sicurezza bancaria, renderà possibile anche i versamenti in contanti aumentando l'accessibilità al prodotto e rendendolo di fatto uno strumento indispensabile nel quotidiano del nuovo millennio.Ma come funziona? Oval Pay è una carta di debito collegata ad un conto di pagamento che può essere utilizzata per le operazioni di tutti i giorni, che al contempo effettuerà degli arrotondamenti in tempo reale su tutti gli acquisti, in modo che piccoli importi siano automaticamente trasferiti in un salvadanaio digitale o investiti direttamente nei prodotti di investimento disponibili. Ma non solo. Il percorso di crescita di Oval si arricchisce di un nuovo prodotto, che permette agli utenti di alzare i propri obiettivi di risparmio ad un livello superiore. Dal 4 Aprile al 5 Maggio 2019, gli utenti Oval potranno infatti investire in TassoFisso, il nuovo prodotto celebrativo che garantisce un rendimento sicuro del 2% netto sulle somme vincolate un anno. In linea con i principi dell'app, si potrà accedere al prodotto a partire da un importo minimo di apertura di 100 euro. Nel periodo di pre-investimento, sarà possibile fare un versamento automatico o utilizzare la nuova modalità di versamento tramite bonifico, per spostare sull'account la somma da investire - ma attenzione, i bonifici in ingresso potranno essere effettuati solo fino al 26 Aprile. Al termine del periodo, il 6 Maggio, il denaro che l'utente ha scelto di destinare a questo prodotto sarà investito e vincolato per un anno. Al termine dei 365 giorni di vincolo, poi, i risparmi saranno naturalmente disinvestiti e versati direttamente nel salvadanaio digitale, con un profitto garantito del 2%.
Emanuele Fiano (Ansa)
L’ex deputato pd chiede di boicottare un editore ospite alla fiera patrocinata da Gualtieri e «reo» di avere un catalogo di destra.
Per architettare una censura coi fiocchi bisogna avere un prodotto «nero» ed etichettarlo con la dicitura «neofascista» o «neonazista». Se poi scegli un ebreo (si può dire in questo contesto oppure è peccato?) che è stato pure censurato come testimonial, hai fatto bingo. La questione è questa: l’ex parlamentare Pd, Emanuele Fiano, che già era passato alla cronaca come bersaglio dei pro Pal colpevoli di non averlo fatto parlare all’Università Ca’ Foscari di Venezia e contro il quale qualche idiota aveva mimato la P38, sta premendo per censurare una casa editrice colpevole di pubblicare dei libri pericolosi perché di destra. Anzi, di estrema destra.
Un frame del video dell'aggressione a Costanza Tosi (nel riquadro) nella macelleria islamica di Roubaix
Giornalista di «Fuori dal coro», sequestrata in Francia nel ghetto musulmano di Roubaix.
Sequestrata in una macelleria da un gruppo di musulmani. Minacciata, irrisa, costretta a chiedere scusa senza una colpa. È durato più di un’ora l’incubo di Costanza Tosi, giornalista e inviata per la trasmissione Fuori dal coro, a Roubaix, in Francia, una città dove il credo islamico ha ormai sostituito la cultura occidentale.
Scontri fra pro-Pal e Polizia a Torino. Nel riquadro, Walter Mazzetti (Ansa)
La tenuità del reato vale anche se la vittima è un uomo in divisa. La Corte sconfessa il principio della sua ex presidente Cartabia.
Ennesima umiliazione per le forze dell’ordine. Sarà contenta l’eurodeputata Ilaria Salis, la quale non perde mai occasione per difendere i violenti e condannare gli agenti. La mano dello Stato contro chi aggredisce poliziotti o carabinieri non è mai stata pesante, ma da oggi potrebbe diventare una piuma. A dare il colpo di grazia ai servitori dello Stato che ogni giorno vengono aggrediti da delinquenti o facinorosi è una sentenza fresca di stampa, destinata a far discutere.
Mohamed Shahin (Ansa). Nel riquadro, il vescovo di Pinerolo Derio Olivero (Imagoeconomica)
Per il Viminale, Mohamed Shahin è una persona radicalizzata che rappresenta una minaccia per lo Stato. Sulle stragi di Hamas disse: «Non è violenza». Monsignor Olivero lo difende: «Ha solo espresso un’opinione».
Per il Viminale è un pericoloso estremista. Per la sinistra e la Chiesa un simbolo da difendere. Dalla Cgil al Pd, da Avs al Movimento 5 stelle, dal vescovo di Pinerolo ai rappresentanti della Chiesa valdese, un’alleanza trasversale e influente è scesa in campo a sostegno di un imam che è in attesa di essere espulso per «ragioni di sicurezza dello Stato e prevenzione del terrorismo». Un personaggio a cui, già l’8 novembre 2023, le autorità negarono la cittadinanza italiana per «ragioni di sicurezza dello Stato». Addirittura un nutrito gruppo di antagonisti, anche in suo nome, ha dato l’assalto alla redazione della Stampa. Una saldatura tra mondi diversi che non promette niente di buono.






