2024-01-07
Il mito Orient express ritorna a viaggiare grazie a un progetto con firma italiana
L'Orient Express La Dolce Vita (Arsenale Group)
Arsenale sta per riportare in auge l’iconico treno ispirandosi al periodo della Dolce vita: via dopo l’estate con sei itinerari. Previsti percorsi e partnership anche all’estero. L’ad Paolo Barletta: «Il nostro modello è la crociera di lusso evitando l’effetto parco giochi».«Erano le cinque di una mattina invernale in Siria». Inizia così Assassinio sull’Orient express, uno dei romanzi gialli più famosi di sempre, consacrato anche da una serie di film con Hercule Poirot. Uno dei tanti tasselli che hanno creato la leggenda dell’Orient express, il treno della Compagnia delle Indie nato nel 1883 che collegava Parigi a Costantinopoli, simbolo del lusso rimasto in funzione fino alla fine degli anni Settanta, quando ha dovuto arrendersi davanti alla concorrenza delle compagnie aeree. Un nome in grado di evocare intrighi e misteri, protagonista anche del romanzo Il treno d’Istanbul di Graham Greene, del film di James Bond Dalla Russia con amore e di innumerevoli canzoni e pellicole.Un mito che ora rinascerà per mano italiana: alla fine del 2024 verrà infatti lanciato l’Orient express La Dolce vita, un progetto di turismo lento ferroviario di Arsenale con la partnership ufficiale di Accor. Ecco qualche numero: sei treni da undici vagoni, 12 cabine deluxe, 18 suite e 62 passeggeri per ogni viaggio. In totale verranno sviluppati 18 itinerari (si partirà con i primi sei), di cui tre internazionali. L’obiettivo è quello di offrire un modo di viaggiare diverso, unendo la scoperta di luoghi unici e delle eccellenze made in Italy a esperienze particolari riservate agli ospiti, che in carrozza potranno godere di intrattenimento e servizi di ristorazione di altissimo livello. I passeggeri viaggeranno dal Nord al Sud Italia a bordo di carrozze esclusive, attraverso tratte riservate che percorreranno 14 regioni, con tre destinazioni internazionali da Roma verso Parigi, Istanbul e Spalato«Viaggiare in treno mette allegria e dà felicità: è l’unico mezzo che ti consente di guardare per ore fuori dal finestrino senza annoiarti. Ero affascinato da quei treni mitici», spiega Paolo Barletta, ad di Arsenale, «e mi sono ispirato al modello della crociera. Realizzare questo progetto è stato molto complicato perché siamo partiti da qualcosa che non esisteva e abbiamo dovuto mettere in piedi un’intera macchina». Il primo problema è stato quello di costruire i treni, perché ai grandi produttori non interessavano ordini di piccole dimensioni. Per questo è stato necessario creare una vera e propria azienda ferrovia. A questo primo sforzo è seguita la necessità di organizzare un servizio di hospitality a bordo e quella di trovare un modo di far circolare i treni su una rete adatta e con tempi adeguati per offrire un’esperienza di turismo alternativo, lento e in grado di far conoscere i territori da un punto di vista unico. Un obiettivo che, grazie anche alla partnership con Trenitalia - Gruppo Ferrovie dello Stato, Fondazione Fs e la nuova Treni turistici italiani che ha messo a disposizione alcune carrozze del parco Ferrovie italiane, ha resto Arsenale la prima compagnia a livello globale nel settore grazie a un modello che sta già esportando nel mondo, con accordi con Uzbekistan, Arabia Saudita ed Emirati Arabi e investimenti per i treni per almeno 120 milioni entro la fine del 2026. In Italia sono previsti oltre 150 milioni di investimenti, di cui due terzi nel Mezzogiorno, e l’assunzione di 250 persone. Fra le fonti di ispirazione del progetto, anche la Dolce vita, spiega Barletta: «Perché quelli sono stati gli anni del boom italiano a livello di moda e design. Usiamo carrozze progettate negli anni Sessanta e Settanta e questo ci permette di essere autentici, evitando lo stile finto da parco divertimenti. In tutte le cabine ci sono servizi essenziali come un bagno personale, oltre a suite e camere attrezzate per persone diversamente abili. A bordo si troveranno artisti e musicisti e verranno organizzati giochi, esperienze e corsi, per esempio sulla storia italiana». Un omaggio a Roma e ai protagonisti di quell’epoca, da Federico Fellini a Marcello Mastroianni e a Sophia Loren. Tutti gli interni sono stati progettati da Dimorestudio proprio per esaltare il design, uno dei fiori all’occhiello del made in Italy.Un progetto che si rivolge ai turisti stranieri, ma non solo, e che si completa con l’offerta di hotel con il marchio Orient express, «un brand che conoscono tutti, fra i più forti al mondo, senza tempo e senza Stato», ricorda Barletta. A Roma, dove verrà anche inaugurato un esclusivo hub nella stazione Ostiense, il prossimo anno riaprirà, dopo una profonda ristrutturazione, l’Orient express hotel Minerva, a pochi passi dal Pantheon, ospitato nello storico Palazzo Fonseca del XVII secolo con la sua hall ornata da colonne romane e sculture firmate da Rinaldo Rinaldi, discepolo del Canova. Tappa del Grand tour che nel Settecento e nell’Ottocento portava giovani aristocratici in viaggio in tutta Europa, ha accolto fra gli altri Herman Melville, Stendhal e George Sand. Seguirà poi l’apertura di un secondo hotel Orient express a Venezia, nella cornice di Palazzo Donà Giovannelli, costruito nel 1.400 da Filippo Calendario.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.