2021-09-25
Ordine dei commercialisti di Milano al voto dopo lo scandalo dei diamanti
Marcella Caradonna, presidente uscente dell'Ordine dei commercialisti
Verrà scelto il nuovo presidente. L'attuale vice è imputato nel processo contro Idb.Mentre le elezioni comunali di Milano destano sempre meno interesse data l'inconsistenza dello sfidante di Giuseppe Sala, c'è comunque attesa per un'altra sfida elettorale. È quella che si svolgerà tra l'11 e il 12 ottobre quando si dovrà scegliere il nuovo presidente dell'Ordine dei commercialisti di Milano. La piazza meneghina è tra le più ambite, sia perché Milano è la capitale economica d'Italia, sia perché l'Ordine ha un rapporto diretto con le grandi aziende statali che hanno sede in città e con la Procura, avamposto di potere prossimo al cambio, dato che il capo Francesco Greco andrà in pensione a novembre. A presentarsi sono in tre, Marcella Caradonna, presidente uscente con la lista Ascoltare e risolvere: il progetto continua, Edoardo Ginevra, con la lista Innovare insieme, e infine Marcello Guadalupi con Innamorati di Odcec. Le elezioni milanesi saranno un test di prova per quelle nazionali del prossimo anno. La sfida è molto sentita nel settore. Anche perché Caradonna è in carica da ormai cinque anni, uno in più rispetto alla naturale durata del mandato. Un'impugnazione del regolamento sulla composizione del consiglio aveva portato un ricorso al Tar nel 2020 che aveva annullato il regolamento elettorale. Ne pende anche un altro, ma non dovrebbe compromettere la corsa elettorale. Non a caso a vigilare sulla situazione è il ministero della Giustizia di Marta Cartabia: in via Arenula Roma si aspettano che la situazione si sblocchi. A sostenere Caradonna, che vanta un posto da consigliere in Ferrovie Nord Milano ed è sindaco in Eni e Mediobanca, è soprattutto Luigi Pagliuca, attuale presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri. Proprio questo aspetto crea non pochi malumori in una fetta di commercialisti, critici per la fusione del 2008 tra gli Ordini. Ginevra rappresenta invece la vecchia guardia, quella scalzata proprio dalla lista della Caradonna. Invece resta una sorpresa la lista di Guadalupi, anche perché proprio lui era stato scelto in questi anni dal presidente uscente per la formazione dei commercialisti. C'è un'altra particolarità che distinguerà queste elezioni: il voto sarà elettronico. La Caradonna ha scritto un lungo post sul Facebook per annunciare la svolta digitale. «Il consiglio dell'Ordine di Milano ha scelto di votare in piattaforma», ha scritto. «Una scelta difficile e sofferta perché è la prima volta che si utilizza la modalità telematica e, come è ovvio che sia, molte sono le problematiche tecniche e organizzative che devono essere affrontate. Da quello che mi risulta è l'unico Ordine fra quelli di grandi dimensioni che ha scelto questo percorso proprio per le difficoltà che possono esserci». Ma la sfida è molto sentita anche per un altro motivo. Negli ultimi due anni sull'Ordine dei commercialisti milanesi si sono abbattute innumerevoli polemiche e persino qualche inchiesta della Procura. Nel 2018 l'attuale vicepresidente, Marzia Provenzano, è finita coinvolta nello scandalo dei diamanti della Idb, la Intermarket diamond business. Un processo è in corso - qui le accuse sono a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al peculato, alla circonvenzione d'incapace, al riciclaggio e persino al sequestro di persona - mentre altri due sono alle battute iniziali. La storia va avanti ormai da più di tre anni. La Provenzano è imputata insieme con il marito, il notaio Franco Novelli, consigliere di amministrazione della Idb fino al maggio 2016. Negli ultimi anni all'interno dell'Ordine dei commercialisti c'è chi ha chiesto un passo indietro alla Provenzano, ma non c'è stato nulla da fare. Per di più lo stesso Novelli è stato sospeso dal consiglio notarile di Milano nelle sue funzioni di notaio ormai due anni fa. E l'Ordine notarile si è anche costituito parte civile a processo. Ma gli scandali non terminano qui. Due anni fa il segretario generale Massimo Rizza ha dovuto rassegnare le dimissioni dopo una condanna in primo grado per circonvenzione di incapace. Aveva convinto una cliente di 84 anni, ricoverata in ospedale, a firmare nel 2015 «un atto pubblico di donazione» a suo favore per una casa al mare a Varazze (Savona).
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Mario Draghi e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Imagoeconomica). Nel riquadro il programma dell'evento organizzato da La Verità
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