Il comparto non comprende solo utility e costruzioni, ma anche antenne radio, data center e impianti energetici. Al momento ha performance inferiori ad altri indici: la sottovalutazione permette di fare affari.
Il comparto non comprende solo utility e costruzioni, ma anche antenne radio, data center e impianti energetici. Al momento ha performance inferiori ad altri indici: la sottovalutazione permette di fare affari.Il settore delle infrastrutture è un tema trasversale, che vede comprese società quotate (e non) fra i settori delle utility, industriali (per esempio aeroporti), costruzioni, cemento ed energia. Ma anche antenne radio, data center e parchi solari. L’aumento dei tassi d’interesse negli ultimi anni ha gravato in modo forte sul comparto, anche se lo sviluppo operativo delle aziende è rimasto nella maggior parte dei casi intatto.Secondo un asset manager come Bantleon, i titoli infrastrutturali globali, che utilizzano come esempio l’indice S&P global infrastructure, sono negoziati con uno sconto di quasi il 20% rispetto all’indice azionario Msci world a livello di mercato. Nel passato i titoli infrastrutturali sono stati particolarmente apprezzati dagli investitori grazie al loro patrimonio e ai conseguenti utili stabili con dividendi interessanti. Negli ultimi anni hanno decisamente fatto peggio degli indici più generali. L’attuale sconto di valutazione è quindi quasi una novità. «Da quando esistono gli indici infrastrutturali comuni, il segmento non è mai stato così conveniente rispetto al mercato più ampio», ha affermato il responsabile del settore di Bantleon, Johannes Maier.C’è, fra i gestori, chi vede più opportunità nei servizi di pubblica utilità regolamentati. Il continuo passaggio dall’energia prodotta dal carbone all’energia eolica, solare e di stoccaggio, così come la necessità di aumentare la spesa per le reti e la resilienza, potrebbero aumentare la spesa in conto capitale delle principali utility statunitensi come Dominion energy, Next era energy e Southern company. Ciò dovrebbe quindi portare a prezzi più alti e a una crescita dei profitti nei prossimi 5/15 anni. La strategia di alcuni gestori vede anche una forte ricorso agli operatori autostradali come l’australiana Transurban e Vinci, quotata in Francia Vinci. «Il mercato sembra sottovalutare il valore degli aumenti dei prezzi legati all’inflazione di queste società, nonché la capacità di espandere le reti stradali esistenti», spiega Salvatore Gaziano, direttore investimenti di Soldiexpert scf. «C’è poi chi vede positivamente anche gli operatori di torri radio come American tower e Crown castle. I consumatori e le imprese hanno continuato a spostare le loro attività verso le piattaforme digitali, il che dovrebbe supportare la crescente domanda di infrastrutture di comunicazione. Inoltre, i dati sono forse la materia prima più ricercata del nostro tempo. Devono essere raccolti, archiviati, elaborati e distribuiti: secondo Bantleon, i data center e gli operatori di antenne radio sono indispensabili a questo scopo. Pertanto, per il successo degli investimenti, è importante selezionare attentamente i titoli nel settore delle infrastrutture digitali».Nella lettera agli investitori, l’ad di Blackrock, Larry Fink, si è concentrato sulle infrastrutture come uno dei settori più promettenti. Si può prendere posizione tramite fondi ed Etf azionari ad hoc, ma attenzione ai rischi di mercato e valutari. Fink ha sottolineato che questo settore rappresenta una delle due maggiori sfide economiche globali, accanto alla previdenza integrativa.
(Istock)
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