2024-01-14
Mobilitazione contro il golpe sanitario Oms
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms (Ansa)
Oggi a Sesto San Giovanni un convegno sul nuovo piano pandemico dell’Organizzazione mondiale della sanità, che priverà gli Stati della loro sovranità. Faro sui rischi e su come bloccare il progetto: «Se un Paese come l’Italia dice no si può fermare il trattato».La pandemia sembra ormai un problema del passato, eppure ha aperto la strada a nuovi pericoli. A Ginevra, nel palazzo dell’Organizzazione mondiale della sanità, si stanno discutendo nuove regole che ben presto si potrebbero abbattere su tutti noi, stravolgendo completamente le libertà di base degli individui. Accesso alle cure, libertà di espressione, libera circolazione, tutto questo è in pericolo. L’Oms sta preparando una dittatura sanitaria globale? Oggi dalle 14 alle 19 a Sesto San Giovanni (Milano) ci sarà un grande evento internazionale proprio per capire cosa sta accadendo. L’associazione Verità nascoste ha organizzato una giornata con i principali esperti del settore per delineare anche quello che ancora si può fare per tutelare la libertà sanitaria globale. Al centro del dibattito, l’approvazione del piano pandemico dell’Oms e del nuovo Regolamento sanitario nazionale. «Con questi due documenti si sta cercando di creare un governo totalitario globale», ci spiega la ricercatrice americana Maryl Nass, esperta di pandemie, «L’Oms sta preparando il colpo di Stato più grande della storia che riguarda l’umanità intera. Sta cercando di trasformare sé stesso da un organismo consultivo, che può solo definire le linee guida, a un organismo di governo. Con la scusa della pandemia, dicendo che non è stata ben gestita, reclama più potere. E questo significa che nel caso di una nuova pandemia lo scenario sarà completamente diverso rispetto a quello che abbiamo già vissuto. Sarà molto peggio. La nuova versione del Trattato pandemico prevede che sia tutto vincolante: quali farmaci dobbiamo prendere, se possiamo uscire dai confini, se dobbiamo vaccinarci, se le scuole devono essere chiuse, tutto sarà deciso dall’Oms». La dottoressa Nass interverrà in collegamento e mostrerà tutti i rischi nascosti dietro questi trattati. «Purtroppo l’Oms è controllata da interessi privati», sottolinea, «tra cui Bill Gates che possiede delle compagnie farmaceutiche e quindi ha interesse a controllare il settore della salute». Il tema dei finanziamenti dell’Oms è fondamentale per capire cosa si nasconde dietro quelle scelte che vengono prese con la parvenza di tutelare il benessere mondiale.Raffaella Regoli, giornalista d’inchiesta che sarà anche uno dei relatori e moderatori dell’evento, sottolinea: «La Bill e Melinda Gates foundation è il secondo finanziatore dell’Organizzazione mondiale della sanità. Bill Gates è presente anche in Gavi alliance, che guarda caso è il terzo finanziatore dell’Organizzazione. A dare soldi all’Oms poi ci sono anche Big pharma e Rockfeller. Insomma i grandi gruppi privati che comandano all’80%». A Ginevra ci sono già stati sette incontri per decidere gli emendamenti all’accordo pandemico, a maggio ci sarà la nuova assemblea generale. Nella bozza del piano pandemico si legge che il trattato viene considerato uno «strumento di prevenzione, preparazione e risposta alla pandemia». Qualsiasi pandemia. Perché ormai sembra che il meccanismo si sia innescato e i virus si siano risvegliati più forti che mai, tanto che è stato lo stesso direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, a dirlo durante un intervento pubblico: «C’è il rischio di un’altra pandemia. Quando la prossima pandemia arriverà dobbiamo essere pronti». In sostanza l’Oms sta creando un nuovo organismo che avrà più soldi e poteri e deciderà su tutto quello che riguarda la politica sanitaria in situazione di emergenza. Questo significa che i lockdown, il green pass, gli obblighi vaccinali, persino la comunicazione scientifica dovranno passare al vaglio di questo organismo. Gli Stati e l’Ue stanno firmando un documento che toglierà completamente l’autonomia decisionale sui temi principali della nostra salute, come è scritto nell’articolo 26 della bozza del trattato: «Non è possibile avanzare riserve all’accordo pandemico dell’Oms». Una volta che verrà firmato non si potrà più tornare indietro.L’avvocato spagnolo Luis Maria Pardo, che con il Movimento iustitia Europa sta portando avanti la battaglia contro la ratifica del trattato, sarà presente oggi al convegno. «Noi abbiamo denunciato quanto sta accadendo», spiega, «Se uno Stato come l’Italia dice no al trattato pandemico, il trattato si ferma. Ma siccome non possono rischiare che il meccanismo si blocchi, rendono vincolante anche il Regolamento sanitario internazionale. C’è un serio problema di trasparenza perché di tutto ciò che sta accadendo non viene detto nulla». Con il trattato pandemico, ma anche con tutti gli altri documenti che stanno per essere ratificati, gli Stati perdono in sostanza la sovranità. Questo perché il trattato influirà sulla libera circolazione dando un ruolo di primaria importanza all’identità digitale con il relativo passaporto vaccinale.La dottoressa Laura Teodori, biologa molecolare, a gennaio 2023 ha consegnato al ministro della Salute Orazio Schillaci una lettera in cui metteva in luce la falsità scientifica della necessità di un piano pandemico internazionale così come formulato. «L’Oms sta mettendo in atto vari istituti oltre a quelli di cui si parla maggiormente che ricalcano la narrativa che è stata fatta per il Covid, tutto si nasconde dietro la bandiera della tutela sanitaria, ma dietro le quinte ci sono cose ben diverse. In un momento in cui la medicina è sempre più personalizzata diventa fondamentale mantenere la libertà di cure e questo va in contrapposizione con tutto quello che sta avvenendo nell’Oms».Tra i relatori ci sarà anche l’avvocato Luca Marini, docente di diritto internazionale e presidente dell’European centre for science, ethics and law. Focalizzerà il suo intervento su tutto quello che è stato prima del 2020 e sull’impatto sulla politica interna dei Paesi europei. Accanto a lui, il professore Eduardo Missoni, docente di salute globale. Missoni ha anche partecipato direttamente alle riunioni dell’Oms come ufficiale di collegamento per conto del ministero degli Affari esteri. Data la sua esperienza diretta analizzerà tutto quello che l’Organizzazione ha fatto nel tempo, ma anche chi c’è dietro ai finanziamenti e i relativi rischi dell’autonomia decisionale. Una lunga giornata ricca di interventi, tra cui quello del professore Marco Cosentino, medico e dottore di ricerca in farmacologia e tossicologia, che spiegherà qual è stato il ruolo dell’Oms nella gestione della pandemia di Covid-19, il processo di ricerca prima dell’approvazione dei farmaci e l’iter pre Covid, che potrebbe lasciare spazio a una nuova modalità accelerata. Infine il giornalista Massimo Mazzucco rifletterà sui rischi della richiesta di Oms ai governi di censurare e promuovere un’unica narrativa.Cosa si può fare? C’è un modo per impedire tutto questo? L’obiettivo dell’incontro internazionale è proprio quello di informare su quelle che possono essere le strategie concrete per impedire l’approvazione del nuovo piano pandemico, tutelando così la libertà globale (per prenotazioni, telefono: 349 1307519).
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)