2024-04-19
«Oms e governi devono pagare per i diktat»
Jay Bhattacharya (Getty Images)
Il docente e autore della Great Barrington Declaration Jay Bhattacharya: «Sia i politici che le autorità sanitarie sono responsabili dei provvedimenti disastrosi messi in atto in pandemia, ma giocano a scaricare il barile. Sconvolgente che Roberto Speranza ignori le vittime di effetti avversi». Jay Bhattacharya è professore di Medicina alla Stanford University e ricercatore presso il National Bureau of Economics Research. È stato uno degli autori della Great Barrington Declaration e uno dei più autorevoli fra gli scienziati che hanno criticato le restrizioni Covid a livello globale. Lo abbiamo intervistato in occasione della sua partecipazione al grande convegno «Prospettive dell’Organizzazione mondiale della sanità: da ente di orientamento a governo mondiale?» organizzato oggi a Roma dalla Commissione medico scientifica indipendente. La versione integrale della conversazione sarà trasmessa martedì prossimo durante 1984, il talk show di prima serata di Byoblu. Quando ha sentito la necessità di scrivere la Great Barrington Declaration e per quale motivo, visto che c’era da rischiare la carriera in quel momento?«Il collega Martin Kulldorff di Harvard mi invitò nell’ottobre del 2020 a lavorare insieme. Eravamo molto preoccupati del fatto che le politiche adottate avrebbero danneggiato i giovani, i bambini, la classe operaia, i più vulnerabili. Avevamo visto che i lockdown imposti nella primavera del 2020 in Italia e in altri Paesi non erano riusciti a proteggere le persone più vulnerabili dal virus, ma, al contrario, avevano creato dei danni economici e sanitari enormi. Eravamo molto preoccupati soprattutto per quanto riguarda le chiusure delle scuole. Crede che ci sia stata a livello globale una riflessione seria, una rielaborazione che abbia portato a comprendere i motivi per cui si è sbagliato?«Purtroppo, praticamente da nessuna parte nel mondo, mi sembra che sia stata effettivamente valutata la risposta alla pandemia. Prendiamo un incidente aereo: normalmente gli studiosi cercherebbero di capire che cosa è successo, perché l’aereo per esempio si è schiantato. Cercherebbero di prendere delle misure in modo tale che in futuro nessun altro aereo si schianterà. Ecco, con il Covid nessun governo ha fatto nulla di simile, tranne che in Svezia. In gran parte dell’Europa e sicuramente negli Stati Uniti, il governo federale non ha dato una risposta onesta, non ha valutato effettivamente la sua risposta al Covid. E quindi temo che ripeteremo gli stessi errori alla prossima pandemia». Pensa che ci sarà una prossima pandemia? Da qualche tempo l’Oms parla di una malattia X. La sensazione è che siano dichiarazioni terroristiche per aumentare la pressione, in vista magari del nuovo Trattato pandemico o del nuovo Regolamento sanitario nazionale. Penso che l’esistenza di patogeni che potrebbero portare a una pandemia siano sempre esistiti fin dall’inizio dell’umanità, quindi non sarei sorpreso di affrontarne una nuova. Questo potrebbe portare a una situazione analoga a quella che abbiamo già sperimentato. È una minaccia che probabilmente affronteremo in futuro. Temo che il nuovo trattato che firmerà l’Oms darà ulteriore potere ai governi di imporre misure come per esempio il lockdown, che abbiamo già sperimentato. Il problema di questo trattato è che mette in discussione la sovranità nazionale dei governi e, quindi, temo che con esso la situazione che abbiamo vissuto si ripeterà esattamente come prima. Soprattutto tra i Paesi più poveri, i fondi per il settore sanitario derivano proprio dall’Oms».Noi abbiamo sperimentato anche, a livello sociale, una discriminazione feroce. Una forma di razzismo verso le persone che rifiutavano il vaccino.«Seguivo da molto vicino quello che succedeva in Italia, anche la questione relativa al vaccino, ed ero assolutamente scioccato. Le persone non potevano più andare al lavoro se rifiutavano di vaccinarsi, un tipo di discriminazione e di pressione senza precedenti, che secondo me non ha mai avuto assolutamente senso, perché da circa la metà del 2021 è chiaro che il vaccino non impedisce la diffusione del virus. Demonizzare le persone che non vogliono vaccinarsi e considerarle dei capri espiatori, è stata un’azione terribile, perché il sistema sanitario nazionale non dovrebbe mai dare la colpa alle persone, farle vergognare per le loro decisioni personali». Il nostro ex ministro della Salute, Roberto Speranza, ha detto che non avrebbe potuto fare altrimenti, e che quanto fatto seguiva le indicazioni degli organismi e autorità sanitarie nazionali o internazionali. Lei pensa che si sarebbe potuto evitare, oppure davvero le indicazioni dell’Oms, del Fda, dell’Ema e di altre imponevano chiusure, obblighi vaccinali e simili?«Penso che, soprattutto nel 2020 e nel 2021, le dichiarazioni di organizzazioni come l’Oms o altre organizzazioni di sanità pubblica, specialmente i Cdc degli Stati Uniti, abbiano avuto un enorme peso informale. I politici e i ministri della sanità di tutto il mondo, per sfuggire alle critiche di aver preso decisioni sbagliate, si limitavano a indicare l’Oms e a dire: “Guarda, sta raccomandando questo per la tua salute. Ecco perché lo stiamo facendo”. E così hanno implementato molte politiche che avevano pochissimo fondamento scientifico, e poi hanno represso la capacità dei critici scientifici, al di fuori del governo, di metterle in discussione, dicendo che era immorale contraddire ciò che le autorità sanitarie pubbliche come l’Oms stavano dicendo. Quindi penso sia un fatto che, quando l’Oms forniva indicazioni su una certa politica, riusciva a imporle in tutto il mondo. Anche se formalmente sembrava che non detenessero quel potere, il potere informale che avevano di determinare le politiche governative era enorme. Nel febbraio del 2020 alcuni dell’Oms sono andati in Cina, che aveva imposto i lockdown già nel gennaio 2020, e hanno scritto un rapporto affermando che essi avevano avuto successo, avevano tenuto fuori la malattia. Penso che questo abbia avuto un effetto enorme sulla decisione italiana di introdurre i lockdown, sul panico che è scoppiato nel Nord Italia e sulla richiesta di azione, mentre l’Oms suggeriva come agire attraverso quel rapporto».Possiamo dire che in questo modo l’Oms abbia fornito un paravento ai politici? Io ho la sensazione che ci sia un gioco delle parti tra i politici e le autorità sanitarie. Queste forniscono delle indicazioni senza dare obblighi, lasciando ai politici la responsabilità di imporli, poi però i politici, che prendono scelte sbagliate, scaricano la responsabilità sulle autorità sanitarie.«Lei ha assolutamente ragione. Penso che il problema qui sia che ogni parte coinvolta scarica la colpa su qualcun altro. I politici puntano il dito contro le autorità sanitarie pubbliche e l’Oms, mentre questa dice: “Stavamo solo fornendo linee guida, non abbiamo imposto noi le politiche”. Di conseguenza, tutti si ritrovano con i danni causati da queste decisioni ma nessuno che si prende la responsabilità di averle prese. Idealmente, le decisioni riguardanti le politiche assunte durante una pandemia dovrebbero essere nelle mani dei politici eletti, i quali possono poi affrontare il giudizio degli elettori e non dovrebbero essere autorizzati a puntare il dito su altri. Ritengo che i politici che hanno preso la decisione di imporre lockdown, passaporti vaccinali e obblighi vaccinali siano assolutamente responsabili. Ma anche le autorità sanitarie pubbliche che hanno mal interpretato le prove sull’efficacia del vaccino nel fermare la diffusione del Covid, l’efficacia e i danni dei lockdown (ripetuti di continuo), e le prove scientifiche di base, anche loro dovrebbero affrontare qualche forma di responsabilità (accountability, ndr). Al momento, ciò che è accaduto è che molte delle persone che all’interno della sanità pubblica hanno preso quelle decisioni, che hanno interpretato male le prove, hanno ricevuto dei premi e sono state promosse a posizioni di alto potere». Tante persone sono state danneggiate dal vaccino, però è molto difficile, per queste persone, dimostrare la correlazione tra effetti avversi e vaccino, e ottenere un risarcimento. Lei si aspettava che ci fossero questi effetti collaterali. Ha un ’idea di quanto grande sia questa fascia di persone danneggiate?«L’argomento è molto controverso. Ti dirò la parte che non è controversa. Ci sono persone che sono state danneggiate e ci sono eccellenti studi scientifici che documentano questi tipi di danni. Giovani uomini che sono stati costretti a vaccinarsi hanno riscontrato infiammazioni cardiache, miocarditi, a tassi che sono troppo alti rispetto a qualsiasi beneficio ci potesse essere, per loro, dalla vaccinazione. Ci sono prove di ictus nelle persone anziane. Anche le agenzie ufficiali di sanità pubblica hanno riconosciuto almeno in parte i danni causati dal vaccino. Quello che è tremendamente scioccante è che le persone che hanno legittime preoccupazioni per i danni causati dal vaccino, anziché essere trattate con compassione, cercando di gestire le condizioni che ora affrontano per l’essere state costrette ad assumere un vaccino, vengono trattate come dei bugiardi. Il vaccino è stato approvato per l’uso emergenziale. C’è un accordo sociale implicito quando ciò accade, perché quando un vaccino viene approvato, qualsiasi vaccino in realtà, non viene testato fino al punto in cui puoi conoscere l’intero spettro degli effetti. Spesso questo accade una volta che viene utilizzato nella popolazione. Anche se i trial randomizzati per testare il vaccino nel 2020 erano ampi, 40.000 persone, i vaccini stessi sono stati somministrati a miliardi di persone, quindi per forza si scopriranno cose nuove. La responsabilità delle agenzie di sanità pubblica è, innanzitutto, di rispondere molto rapidamente alle segnalazioni di lesioni da vaccino, investigarle rapidamente e agire. Quindi, se ci sono sottogruppi di persone per cui ci sono elevati tassi di effetti collaterali, dovrebbero sconsigliarne l’assunzione. Come quando si è scoperto, molto presto, che si osservavano miocarditi nei giovani: avrebbe dovuto esserci un avviso rivolto a loro di non vaccinarsi. E poi, in secondo luogo, hanno la responsabilità assoluta di curare e compensare i danneggiati da vaccino, anziché minare la loro credibilità, trattarli come se fossero paria per aver preso un vaccino e esserne stati danneggiati. Penso che le azioni delle agenzie di sanità pubblica siano state irresponsabili, immorali, e avranno l’effetto finale di diminuire la fiducia del pubblico nelle agenzie di sanità pubblica.Ha collaborato Matteo Lorenzi