2025-02-25
La vecchia Oms ha la data di scadenza. L’uomo di Trump: «È in mano ai cinesi»
Miller, consulente strategico del presidente Usa, demolisce l’ente sanitario a un convegno organizzato da Borghi (Lega). Gismondo: «Un baraccone che fa business». Frajese: «Spaccia il gender come scienza».«Non possiamo avere la Cina, il Partito comunista cinese, al comando dell’Oms. L’Organizzazione deve essere rappresentativa di nazioni sovrane e deve essere davvero dedicata alla soluzione delle crisi sanitarie che affrontiamo. Quindi il mio obiettivo, la nostra speranza, è che come comunità globale possiamo metterci insieme e fermare il caos che vediamo arrivare dall’Oms. Smettiamo di sprecare miliardi di dollari per cercare di insabbiare, come è successo con la pandemia globale». Così, Jason Miller, consulente strategico e consigliere politico senior del presidente americano Donald Trump, è intervenuto ieri, con un video, in apertura del convegno organizzato dal senatore della Lega, Claudio Borghi. Titolo dell’incontro era proprio «La crisi dell’Oms. Quali prospettive dopo la posizione degli Stati Uniti?». Già un mese fa un comunicato della Casa Bianca annunciava che gli Stati Uniti intendono ritirarsi dall’Organizzazione mondiale della sanità e sospendere il futuro trasferimento di fondi, supporto o risorse all’Oms; intendono richiamare e riassegnare il personale o i contraenti del governo degli Stati Uniti che lavorano in qualsiasi veste con l’Oms; «e identificare partner statunitensi e internazionali credibili e trasparenti che svolgano le attività necessarie precedentemente intraprese dall’organismo». La domanda che ci viene posta, ha detto Miller, è se non vogliamo restare tutti uniti per affrontare insieme altre emergenze globali. «Sì, naturalmente, è la risposta, ma non possiamo avere un’Oms che continua a essere controllata dal Partito comunista cinese del quale Tedros (Ghebreyesus, segretario Oms, ndr) è una pedina». In questo preciso momento, ha proseguito Miller, abbiamo un’organizzazione multinazionale «che non affronta questioni sanitarie». Servono «responsabilità e trasparenza» e «dobbiamo accertarci che i finanziamenti che le nazioni danno all’Oms vadano davvero ad aiutare i Paesi e a fermare alcune delle epidemie che stanno scoppiando». Questo percorso, di allontanamento dall’Oms e insieme di richiesta di riforme, «gli Stati Uniti non vogliono affrontarlo da soli: dobbiamo far sentire le nostre voci, dobbiamo fare pressione sull’Oms perché dia risposte. Quindi iniziative come quelle che arrivano dal senatore Borghi sono importanti. Speriamo di vedere l’Italia e altri Paesi ritirarsi da questa organizzazione fino a quando non sarà rifondata», ha concluso il consigliere del presidente Trump.Con il senatore Borghi, che assieme al deputato Alberto Bagnai ha presentato una proposta di legge perché anche l’Italia esca da un «centro di potere sovranazionale», come l’ha definito il leader leghista, Matteo Salvini, ieri c’erano diversi relatori. Partecipavano alla discussione la professoressa Maria Rita Gismondo, già direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze presso l’Ospedale Sacco di Milano e attualmente consulente del ministro della Salute; l’endocrinologo Giovanni Vanni Frajese; il primario della divisione di chirurgia plastica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, Roy de Vita; l’avvocato amministrativista e professore emerito di diritto costituzionale presso l’università Bocconi di Milano, Giuseppe Franco Ferrari. «Toglieteci l’Oms, un baraccone dove non si fa nulla di importante ma si fa tanto business». Diretta, come al solito, la Gismondo ha ricordato l’enorme errore di vaccinare in pandemia, evidenziato dal virologo e premio Nobel Luc Montagnier, deceduto tre anni fa e ferocemente osteggiato per le sue affermazioni. «Eppure riferiva un principio della genetica, così si selezionano varianti resistenti al vaccino, come è capitato con la vaccinazione di massa», ha scandito la professoressa. Aggiungendo: «Chi continuava a pressare sulla vaccinazione era l’Oms, che invece doveva proteggerci da tutte le minacce di salute […] dei 100 vaccini che si stavano studiando, tutti sono stati cancellati a parte solo pochi che conosciamo».Il professor Frajese ha elencato i tanti atteggiamenti dell’Oms che hanno avuto conseguenze negative per la salute pubblica mondiale. L’organismo ha sostenuto «a ogni costo che il virus del Covid era naturale e non artificiale, mentre è stato sintetizzato in laboratorio, la sua sequenza genomica non esiste in natura ma venne brevettata da Moderna nel 1997», e ha «nascosto dati a livello scientifico». «Quella dell’Oms è stata politica, non scienza», è stato il suo giudizio. Non solo, uscendo dall’ambito emergenza pandemica Frajese ha citato iniziative scellerate come gli Standard per l’educazione sessuale in Europa, elaborati dall’Ufficio regionale per l’Europa dell’Oms e «che nulla di scientifico hanno. Il piano prevede, secondo l’ideologia gender, il diritto alla sessualizzazione precoce, anche in fascia 0-4 anni». Attenzione, ha messo in guardia l’endocrinologo, «il diritto alla sessualizzazione precoce è forse già una realtà messa in atto».Anche Roy de Vita, dopo un excursus sulle assurdità imposte durante la pandemia, «come la vaccinazione alle donne che ancora viene raccomandata in gravidanza, quando nemmeno un’aspirina si deve dare», ha concluso che l’Oms «doveva garantire il più alto grado di salute, non permettere che tutto ciò accadesse».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.