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Omotransfobia, Conferenza stampa al Senato mercoledì 9 giugno alle ore 13

Omotransfobia, Conferenza stampa al Senato mercoledì 9 giugno alle ore 13

Presentazione del Primo Report sulle violazioni delle libertà fondamentali causate dalle leggi sull'omotransfobia, con Simone Pillon, Lucio Malan, Isabella Rauti e Jacopo Coghe e Maria Rachele Ruiu di Pro Vita & Famiglia.


Pro Vita e famiglia: «Ecco i casi choc usati come clava contro chiunque abbia combattuto e combatta l'ideologia gender».

«Le persone sono state e saranno ancora di più attaccate con il pretesto dell'omotransfobia. Finalmente mercoledì toglieremo la maschera all'agenda LGBTQIA+ e presenteremo i casi che mostrano come l'ideologia transgender – alla base della proposta di legge sull'omotransfobia – produce e produrrà effetti paradossali e nocivi»: ha dichiarato Jacopo Coghe, vice presidente di Pro Vita e Famiglia che con la collega Maria Rachele Ruiu e con i parlamentari Simone Pillon, Lucio Malan e Isabella Rauti terrà la conferenza stampa di presentazione del Primo Report sulle violazioni delle libertà fondamentali causate dalle leggi sull'omotransfobia, mercoledì 9 giugno 2021, ore 13, presso la sala Nassirya al Senato.

«L'omotransfobia, non solo in Italia, è diventata una "clava" utile a colpire chi si oppone all'ideologia gender. Le accuse di "omofobia" e di "transfobia" sono spesso utilizzate come pretesto per attaccare le persone, comprimendo il diritto alla libertà di pensiero e di religione, o per negare altri diritti, anche nell'ambito del lavoro e dell'iniziativa economica privata. Abbiamo raccolto le prove ed è arrivato il momento di renderle pubbliche» ha proseguito e concluso Coghe.

N.B. I giornalisti che vorranno accreditarsi dovranno scrivere a leonardo.bianchi@senato.it

È richiesto un abbigliamento consono e per gli uomini obbligo di giacca e cravatta.

Fs aumenta gli investimenti e la puntualità
Stefano Donnarumma, ad di Fs
L’ad Stefano Donnarumma presenta le nuove strategie: pronti 18 miliardi per il 2025 e progetti per 177 miliardi fino al 2034. La flotta verrà rinnovata e si punterà su digitalizzazione della rete e apertura ai privati. Matteo Salvini rilancia i cantieri e il Ponte di Messina.

Investimenti per 18 miliardi nel 2025, 7 di questi solo per il Pnrr. Cifre senza precedenti per il gruppo Fs come spiegato dall’amministratore delegato Stefano Donnarumma ieri in occasione della presentazione del Piano strategico 2025-2029. «Questi risultati rappresentano le fondamenta della traiettoria di lungo periodo delineata nell’aggiornamento del Piano strategico, che prevede ulteriori investimenti per 177 miliardi di euro nel periodo 2026-2034. Il prossimo anno puntiamo a superare il target dei 18 miliardi», mentre per quanto riguarda gli obiettivi al 2029, nonostante una perdita iniziale pari a 200 milioni di euro nel 2024, restano gli stessi: «20 miliardi di euro di ricavi, 3,5 miliardi di euro di Ebitda e un risultato netto pari a 500 milioni di euro, coerenti con la traiettoria di crescita prevista per i prossimi anni», ha commentato presentandosi sul palco vestito da ferroviere per «trasmettere l’orgoglio e l’emozione di essere ferrovieri e italiani».

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Lista d’attesa lunga per avere le cure: chiede l’eutanasia. E il Canada gliela dà
Iniezione letale (iStock)
Donna affetta da una patologia rara, ma non grave, si deprime per le tempistiche dell’operazione e ottiene l’ok al fine vita.

Una donna affetta da una malattia rara, ma tutt’altro che in fin di vita bensì semplicemente stanca di aspettare l’intervento chirurgico di cui avrebbe bisogno, arriva a chiedere - e ottiene - la morte assistita. Sembra assurdo che un caso simile possa esistere e, probabilmente, lo è. Peccato sia una storia vera: quella che vede suo malgrado protagonista Jolene Van Alstine, 37 anni, residente nella provincia canadese del Saskatchewan. La donna soffre da otto anni di iperparatiroidismo primario normocalcemico, una malattia paratiroidea molto rara ma curabile. Il punto è che nel Saskatchewan pare non ci siano chirurghi in grado di eseguire l’operazione di cui ha bisogno. Per questo, la trentasettenne deve essere indirizzata fuori provincia, ma non può ottenere un’indicazione senza prima essere visitata da un endocrinologo e - di quelli della sua zona, alcune decine - nessuno accetta nuovi pazienti.

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Marco Scatarzi e Lorenzo Cafarchio raccontano boicottaggi, accuse grottesche e tentativi di censura tra fiere del libro e festival. Perché il pluralismo diventa un problema solo quando non è di sinistra?

La strage silente delle miocarditi da vaccini
Vaccini (iStock)
È provato che il farmaco usato per il Covid, specie nei soggetti giovani, possa causare microlesioni rilevabili solo con esami mirati. Spesso la sintomatologia è nulla: arriva solo un’aritmia improvvisa e fatale. Eppure la «scienza» dà dei cialtroni alle tante vittime.

Il malore improvviso ha un nome. La mio/pericardite associata ai vaccini a mRna contro Sars-CoV-2, è un fenomeno epidemiologicamente ben documentato, in particolare nei maschi tra 12 e 29 anni. Studi pubblicati su The Lancet, Nature, Jama hanno confermato infatti un aumento dell’incidenza rispetto ai tassi di background pre-Covid, soprattutto nella settimana successiva alla seconda dose.

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