2024-07-14
Alle Olimpiadi di Parigi i poliziotti del Qatar
Emmanuel Macron ha chiesto aiuto all’amico sultano per garantire l’ordine pubblico durante le Olimpiadi che partono il 26. Ci saranno anche 1.750 agenti provenienti da 40 Paesi.Mentre il presidente Emmanuel Macron è alle prese con la complicata formazione del nuovo governo, il 26 luglio verranno ufficialmente aperte le Olimpiadi di Parigi. Un evento sportivo di tale portata, ovviamente, richiede un apparato di sicurezza adeguato, soprattutto per prevenire attacchi terroristici che, come ha dimostrato la storia recente, per l’Esagono sono stati un vero tallone d’Achille. Per far filare tutto liscio, l’Eliseo ha deciso di dare un aiuto alla gendarmeria e al personale militare francese, convocando 1.750 agenti delle forze dell’ordine provenienti da 40 Paesi, di cui 31 europei. In termini numerici, il contributo più significativo è stato offerto dalla Spagna, seguita da Regno Unito e Germania. Tra queste «legioni straniere», però, spicca in particolare la nutrita presenza delle forze di sicurezza del Qatar, che già l’altro ieri sono giunte nella capitale francese. Ad attenderle all’aeroporto c’era una nutrita delegazione, tra cui si segnalano l’ambasciatore qatariota in Francia, Ali bin Jassim Al Thani, e il comandante delle forze di sicurezza del Qatar per Parigi 2024, Nawaf Majid Al Ali, che hanno accolto il contingente insieme ad alti funzionari della sicurezza francese, guidati dal generale Emmanuel Melkernia. La presenza delle unità qatariote, nello specifico, rientra nel quadro di un accordo di cooperazione in materia di sicurezza firmato tra i due Paesi lo scorso febbraio.In effetti, i rapporti tra la due nazioni non sono una novità, soprattutto in ambito sportivo: pensiamo solo al Paris Saint-Germain, che nel 2011 è passato sotto il controllo del potente Nasser Al-Khelaïfi. A suon di petroldollari, il presidente del fondo sovrano qatariota ha trasformato la compagine parigina in una corazzata del calcio francese ed europeo, con la proprietà che ha ricevuto varie accuse, dall’aggiramento del fair play finanziario all’evasione fiscale (in particolare per l’acquisto di Neymar). I qatarioti però, che nell’ultimo decennio hanno investito tantissimo in Francia, sembrano ben coperti dall’Eliseo, sin dai tempi di Nicolas Sarkozy (che secondo Joseph Blatter, ex presidente della Fifa, fu decisivo per l’assegnazione a Doha dei Mondiali del 2022), per arrivare fino a Macron.Al di là di questi legami opachi, di cui la stampa francese si è più volte occupata, lascia piuttosto perplessi il fatto che la gendarmeria transalpina, per la sicurezza delle Olimpiadi, si sia rivolta proprio alle forze qatariote. La petromonarchia di Doha, infatti, è più volte finita sotto i riflettori per i suoi rapporti tutt’altro che cristallini con il terrorismo islamista. Oltre al sostegno ai Fratelli musulmani, che in molte nazioni arabe sono considerati fuorilegge, il Qatar è stato spesso criticato per aver offerto ospitalità e finanziamenti ai talebani e ai leader di Hamas.Questa collaborazione franco-qatariota per Parigi 2024, inoltre, è ancora più incomprensibile alla luce della situazione esplosiva che si è creata in Francia: da una parte l’elettorato lepenista, che ha votato il Rn per arginare i danni dell’immigrazionismo; dall’altra l’elettorato musulmano, che per l’80% ha premiato la France insoumise di Jean-Luc Mélenchon, più volte accusata di posizioni eccessivamente morbide nei confronti dell’islam politico, per tacere di alcuni suoi eletti apertamente filo Hamas. Insomma, ormai i «nuovi francesi» di fede musulmana non sono più solo un problema sociale, ma rappresentano anche una formidabile leva elettorale. Che, in una nazione così polarizzata come la Francia, rischia di trasformarsi in un vero cavallo di Troia.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.