2023-05-25
Oggi un nuovo cdm sugli aiuti per l’Emilia. Allarme sanitario per il rischio tetano
In giornata attesa Ursula Von der Leyen con Giorgia Meloni. Timori per le contaminazioni ambientali. «Migliaia di frane attive».Lutto nazionale con bandiere a mezz’asta ieri e primi funerali delle 15 vittime dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. Intanto resta l’allerta rossa perché il meteo non aiuta: una nuova ondata di maltempo in arrivo dalla Germania verso il Nord Italia dovrebbe colpire con temporali forti le zone alluvionate dove persistono un diffuso dissesto idrogeologico e un elevato rischio idraulico. Resta quindi l’invito in caso di piogge intense a stare lontani dalle zone allagabili e a rispettare l’ordinanza relativa alle zone di evacuazione. A fare paura oltre all’acqua però ora sono anche le frane soprattutto dopo le parole del presidente dell’Ordine dei geologi dell’Emilia Romagna Paride Antolini: «Sicuramente il numero delle frane che vengono riportate non corrispondono alla realtà; 305 frane attive? Sono assolutamente molte di più, nell’ordine di migliaia». Allarme confermato dal monitoraggio della Coldiretti che denuncia «stalle e case inagibili, ettari di terreno coltivato scomparsi e aziende e allevamenti isolati». Nella sua informativa urgente alla Camera il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha fatto il punto: «Dal punto di vista idrogeologico diverse sono state le aste fluviali che hanno avuto criticità e che hanno interessato complessivamente 23 fiumi, 500 strade chiuse per allagamenti o smottamenti. L’intero reticolo idrografico della Romagna e di parte delle province emiliane è andato in crisi in forma contestuale. I nuovi eventi hanno determinato una grave condizione di pericolo per le persone, oltre a esondazioni, frane e vaste aree della pianura coinvolte da allagamento e l’isolamento di diverse località. Sono state evacuate circa 23.000 persone dalle loro abitazioni. Le frane attive sono circa un migliaio di cui 305 le più significative. Il transito dovrebbe riprendere regolarmente nelle prossime ore, restano chiuse 622 strade, molte delle quali secondarie. La maggior parte delle linee ferroviarie dovrebbe essere riattivata entro inizio giugno». E dopo i 2 miliardi per l’emergenza stanziati col decreto Maltempo, il ministro ha annunciato ulteriori aiuti: «È prevista l’assegnazione ai nuclei familiari di un contributo, per l’autonoma sistemazione, di 400 euro per i nuclei monofamiliari, 500 per le famiglie con due persone, 700 per quelle con tre, 800 per quelle con 4, fino a un massimo di 900 euro mensili. Qualora siano presenti portatori di handicap o disabili è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili». Musumeci ha anche fatto riferimento al provvedimento sulla sospensione dei mutui e sulle spese per i funerali. «Non c’è ancora una stima precisa ma i danni saranno di oltre 7 miliardi» ha detto Irene Priolo, vicepresidente dell’Emilia Romagna con delega alla Protezione civile che ha precisato: «I 2 miliardi del governo sono importanti e sono stati messi sulle imprese. Ma il conto complessivo sarà molto più alto, anche perché abbiamo molte infrastrutture danneggiate e un fronte mai visto di frane». Oggi Giorgia Meloni tornerà in Romagna e sorvolerà le zone alluvionate insieme con il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen per poi rientrare a Roma per un altro Consiglio dei ministri per nuovi provvedimenti per l’emergenza. «Chiederemo alla von der Leyen la possibilità di attivazione del Fondo di solidarietà europea che interviene in occasione di catastrofi o eventi calamitosi che chiedemmo nel 2012 quando ricevemmo oltre 600 milioni di euro dall’Ue», ha detto il governatore Stefano Bonaccini. Ieri la Francia ha confermato l’invio di uomini e mezzi come aveva annunciato il presidente Emmanuel Macron durante il G7. Intervenendo a L’aria che tira, su La7, Guido Bertolaso, assessore alla Sanità della Regione Lombardia e già capo della Protezione civile, ha detto che nessuno poteva evitare il disastro naturale ma che forse «si sarebbero potute mitigare le conseguenze. Questo però avrebbe presupposto uno schema organizzativo e un gioco di squadra, una divisione dei ruoli e delle competenze che oggi purtroppo non c’è, non esiste un’unica cabina di regia». In sostanza la «sua» Protezione civile, sistema invidiato nel mondo ma a cui il governo Monti «cambiò l’organizzazione».Da ieri gli alluvionati devono fare i conti anche con l’allarme sanitario lanciato dallʼAusl: «Le acque alluvionali possono essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali o carcasse di animali con possibili impatti sulla salute». Tra i pericoli ci sono tetano, gastroenteriti, dermatiti, congiuntiviti. Il consiglio è «di non toccare occhi, naso e bocca con le mani sporche di fango e ogni volta che è possibile lavarsi con acqua e sapone». L’Ausl Romagna, a Conselice, ha organizzato la vaccinazione antitetanica di emergenza gratuita e senza appuntamento. E se il ministro della Sanità Orazio Schillaci ha invitato tutti i cittadini a seguire le raccomandazioni, Matteo Bassetti non ha perso l’occasione per fare un altro peana dei vaccini twittando: «Vaccinare la popolazione per prevenire infezioni. Il rischio di epidemie è possibile e deve essere evitato con ogni mezzo».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)