2022-07-01
Non tornano i conti sull’aeroporto. Che fine hanno fatto i fondi Covid?
Eugenio Giani (Imagoeconomica)
Opposizione all’attacco di Eugenio Giani: spesi appena 3 milioni sui 10 stanziati per Peretola.I sette milioni di dividendi straordinari distribuiti ai soci degli aeroporti di Firenze e Pisa dopo aver incassato 10 milioni di ristori pubblici per il Covid torna a far discutere in Toscana. La cedola è stata già staccata il 23 maggio e messa in pagamento due giorni dopo, ma mercoledì scorso l’assessore all’Economia della giunta Giani, Leonardo Marras (Pd), ha presentato in consiglio regionale la rendicontazione di Toscana Aeroporti in merito a come sono stati spesi i 10 milioni di contributi ricevuti dalla Regione Toscana per far fronte alle restrizioni dovute dell’emergenza pandemica nel periodo marzo-giugno 2020. O meglio, Marras ha detto che questa spesa sarà rendicontata entro agosto ma che nel periodo compreso tra il 16 agosto 2021, quando la Regione ha liquidato i soldi, e il 16 novembre 2021 (data di scadenza del primo adempimento) le spese giustificate ammontano a 3 milioni e 105.000 euro, pari al 31% dell’aiuto ricevuto. Il denaro è servito per servizi «necessari a mantenere la continuità di servizio negli scali di Pisa e Firenze, come indicato nel progetto di utilizzo», si legge nella relazione di Marras.In attesa che entro agosto si conosca anche il resto del rendiconto, salta subito all’occhio che se su 10 milioni ricevuti ne son stati spesi 3,1 almeno fino a novembre dell’anno scorso, ne restano fuori quasi sette che è proprio la cifra destinata ai dividendi straordinari al centro delle polemiche. Al netto di questo, l’aiuto doveva servire - e quindi essere utilizzato - durante la pandemia e non dopo che il traffico è ripartito. Quindi o non servivano o sono stati usati in ritardo, attaccano gli oppositori. Che puntano il dito anche sulle promesse fatte dall’azienda sul mantenimento dei livelli occupazionali. Oppositori che sono, a sorpresa, bipartisan. Perché «con una mozione di Fratelli d’Italia, votata anche dal Pd, il Consiglio regionale ha espresso la propria netta contrarietà alla decisione di Toscana Aeroporti di corrispondere 7 milioni di utili ai soci» dichiara il consigliere regionale di Fdi Diego Petrucci, primo firmatario del documento. «Ed è paradossale che alla Regione, socio di minoranza che aveva concesso il finanziamento di 10 milioni, sia poi andato il 5% di quei 7 milioni di dividendi». Non solo. «Toscana Aeroporti si era impegnata a mantenere gli stessi livelli occupazionali, cosa che non ha fatto. Ad oggi, rispetto al periodo precedente, mancano negli scali di Pisa e Firenze circa 150 operatori, e nemmeno questa estate sono state fatte le consuete assunzioni di lavoratori stagionali», aggiunge Petrucci.Come aveva raccontato La Verità lo scorso 28 aprile, sul dividendo straordinario c’era stata una curiosa «astensione» diplomatica del presidente della Regione, Eugenio Giani, in assemblea di TA dopo che il cda che qualche settimana prima aveva approvato la richiesta dell’azionista di maggioranza Corporacion America Italia di distribuire appunto sette milioni di cedole ai soci. Il board, in cui siedono anche i rappresentanti dei soci pubblici - Regione, Comune di Pisa, Camera di Commercio di Firenze, Camera di commercio di Pisa e Provincia di Pisa - aveva dato il via libera decidendo di attingere dalle riserve distribuibili (24 milioni) in quanto TA ha chiuso il 2021 in rosso per 5,3 milioni. La proposta era poi deflagrata quando appunto Giani aveva approvato il bilancio ma si era astenuto sul dividendo. Astensione che gli ha comunque consentito di incassare a fine maggio la cedola per la quota di competenza. Idem per la Camera di Commercio presieduta da Leonardo Bassilichi e per il Comune guidato da Dario Nardella. Tutti del Pd.