«Non dormo più dentro un’auto. Mi è tornata la voglia di vivere»

«Non dormo più dentro un’auto. Mi è tornata la voglia di vivere»
ANSA
Il comico di Zelig Marco Della Noce racconta la sua caduta nella miseria, la depressione e la rinascita. «La svolta è stata iniziare a ricevere dagli amici. E dagli sconosciuti. Il successo più grande? Ho di nuovo la stima dei miei figli». Circa un anno fa la sua vicenda aveva riempito i giornali e le televisioni: separato, con tre figli di mantenere, lo sfratto esecutivo e un lavoro che non c'era più, il cabarettista era infatti finito a vivere nella sua auto.
Alberto Stefani: «Il welfare dovrà spostarsi sempre più a livello territoriale»
Alberto Stefani (Imagoeconomica)
Il leghista in corsa per il Veneto: «È vero, qui mancano lavoratori, ma serve formazione tecnica, non immigrazione incontrollata».
(Arma dei Carabinieri)

Gli uomini del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Chieti hanno sgominato un’organizzazione criminale dedita all'immigrazione illegale attraverso l’uso fraudolento del decreto flussi.

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  • È ormai diventata la prima causa di morte tra i 15 e i 29 anni, superando gli incidenti stradali. Dopo i lockdown si è registrato un boom. Non a caso, l’isolamento sociale è una delle maggiori cause. I più esposti sono i maschi.
  • La psicologa Michela Pensavalli: «Un figlio depresso è ancora uno stigma. I segnali di pericolo non sono sempre eclatanti. Occhio alle frasi di autosvalutazione: vanno prese sul serio, anche se espresse in modo scherzoso».
  • La preghiera è terapeutica, pure per gli adolescenti: i sociologi concordano nel rilevare i benefici del credo religioso, inteso come frequentazione regolare di un luogo di culto.

Lo speciale contiene tre articoli.

Il criminale è di colore? Scatta la censura
Getty Images
Dopo l'attentato di Huntingdon, dove sabato due uomini sono saliti su un treno diretto a King’s Cross a Londra e hanno iniziato ad accoltellare i passeggeri, le autorità prima hanno taciuto l’identità degli aggressori. Poi si sono limitate a ricordare la loro cittadinanza britannica. È l’ennesima ipocrisia progressista.
Le Firme

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