Ansa
Ieri ho provato a cercare sulle prime pagine dei giornali un commento dedicato alla vicenda di Daisy Osakue. Dopo l'arresto dei tre balordi (uno dei quali figlio di un consigliere del Pd) che colpirono la ragazza a un occhio con un uovo, speravo di trovare le scuse degli editorialisti che sin dal principio, cioè prima che fosse chiarita la matrice dell'episodio, si erano spinti a etichettare il fatto come un esempio di razzismo.