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Nessun bavaglio imposto ai membri del Cpgt

Nessun bavaglio imposto ai membri del Cpgt
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Gentile direttore, una breve precisazione riguardo l'articolo «Il Csm della giustizia tributaria imbavaglia i suoi consiglieri» pubblicato ieri sul suo giornale.

Il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, i cui lavori in seduta plenaria sono pubblici, non ha mai imbavagliato o impedito il corretto svolgimento delle funzioni di alcuno dei propri componenti. Questa settimana il Consiglio, con il solo voto contrario della consigliera Carla Raineri, ha approvato in plenum una delibera finalizzata a dare piena attuazione all'articolo 6 bis della legge 8241/1990, che stabilisce «l'obbligo di astensione e segnalazione dei conflitti d'interessi, anche potenziali», e al codice etico dei componenti del Cptg. Il regolamento interno prevede che ciascun consigliere del Cpgt può partecipare a tutte le commissioni, anche quelle di cui non fa parte. Con questa delibera si è solo inteso evitare che un consigliere partecipi ai lavori della commissione che sta trattando la pratica di un giudice tributario nei confronti del quale, ad esempio, il medesimo consigliere ha in corso un contenzioso. Si tratta di una disposizione di buon senso e che dà piena attuazione al principio generale di imparzialità della pubblica amministrazione.

Il dovere di astensione risiede nella legge: pertanto non c'è alcun «bavaglio» o «opacità». Inutile ricordarle, infine, che il trovarsi in conflitto d'interessi impone, al momento del voto in plenum, l'astensione da parte del consigliere. In caso contrario il consigliere potrebbe incorrere anche in responsabilità disciplinare.

Il Cpgt

Prendiamo atto della replica. Precisando di non aver mai scritto che l'esclusione del consigliere «esterno» sia automatica, ma su input del presidente della commissione. E interpelleremo gli interessati citati sul motivo del voto contrario.

C. Ant.

La risposta alla scoppiettante Atreju è stata una grigia assemblea piddina

Xmas Comics & Games, il racconto pop che passa dal fumetto al palco

All’Oval del Lingotto due giorni dedicati alla cultura pop tra autori di fumetti, cosplay, musica e gioco. L’undicesima edizione di Xmas Comics & Games conferma Torino come spazio di incontro tra linguaggi, generazioni e immaginari diversi.

Torino si è trasformata per due giorni in un crocevia di creatività e passioni. L’undicesima edizione di Xmas Comics & Games, svoltasi il 13 e 14 dicembre all’Oval – Lingotto Fiere, ha confermato il suo ruolo di appuntamento culturale invernale per gli amanti del fumetto, dei videogiochi, del cosplay e della musica. Un festival che non si limita a intrattenere, ma racconta la cultura pop contemporanea attraverso molteplici linguaggi.

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Mogadiscio di nuovo nella morsa jihadista
i,Hamza Abdi Barre (Getty Images)
Dietro l’aumento delle violenze nei mari ci sono gli islamisti, che controllano la costa della nostra ex colonia.

Quando, nella primavera del 2025, una serie di assalti coordinati colpì la fascia costiera centrale della Somalia, nelle ambasciate affacciate sull’Oceano Indiano iniziò a serpeggiare un interrogativo inquietante: il crollo dell’ordine statale avrebbe ricordato di più la caduta di Kabul o l’implosione graduale di altri teatri dominati da milizie jihadiste? Le bande armate che oggi si muovono tra porti improvvisati e villaggi costieri hanno sottratto porzioni strategiche del litorale alle già fragili forze governative, spingendosi fino alle porte di Mogadiscio senza incontrare resistenza significativa. A luglio, gli equipaggi delle navi in transito segnalavano check point pirata a meno di 50 chilometri dalla capitale, mentre diverse missioni diplomatiche trasferivano il personale non essenziale in Kenya. Poi, quasi all’improvviso, l’avanzata si arrestò, lasciando il governo a celebrare una vittoria più propagandistica che reale, mentre gli osservatori più avvertiti attendevano solo il momento in cui i predoni del mare avrebbero ripreso il loro slancio.

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Il trionfo di Kast sposta il Cile a destra
Il presidente eletto del Cile José Antonio Kast e sua moglie Maria Pia Adriasola (Ansa)

Il Cile vira a destra. Il candidato presidenziale conservatore, José Antonio Kast, ha battuto al ballottaggio l’avversaria di sinistra, Jeannette Jara, ottenendo il 58% dei voti contro il 41% conseguito dalla rivale.

«Il Cile tornerà ad essere libero dalla criminalità, libero dall'angoscia, libero dalla paura», ha dichiarato il vincitore. «Criminali, delinquenti: le loro vite cambieranno. Li cercheremo, li troveremo, li giudicheremo e poi li rinchiuderemo», ha aggiunto. Sostenitore di Donald Trump, Kast, durante la campagna elettorale, ha promosso un programma politico securitario e all’insegna di una stretta contro l’immigrazione clandestina. Non solo. Ha anche promesso una politica economica liberista e improntata alla deregulation in determinati settori.

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