Nella giornata contro la pena di morte il parlamento dà il microfono a Teheran

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Nella giornata contro la pena di morte il parlamento dà il microfono a Teheran
ANSA

Nel giorno in cui si celebra la giornata mondiale contro le esecuzioni capitali, alla Camera dei deputati intervengono alcuni esponenti del governo iraniano. Il Paese è, secondo i dati di Amnesty international, il luogo in cui nel 2017 è stato registrato il maggior numero di condanne a morte. Gli esperti chiamati alla Camera sono gli stessi che nel 2006 organizzarono a Teheran una conferenza sul negazionismo dell'Olocausto.

Il fratino col disturbo adulatorio-compulsivo
Fabio Fazio (Imagoeconomica)
Il furbetto del quartiere (televisivo), un tempo sempre pronto a fingersi ostracizzato, ora che non è più in Rai ha l’aria di chi è in esilio (auto imposto). Odia essere definito «buonista», ma c’è un rimedio: basterebbe, una volta tanto, fare vere domande agli intervistati.
Quattro prof trovano un appiglio: ci si può opporre alla carriera alias
iStock
In un istituto a Spilimbergo (Pordenone) i docenti invocano la «clausola di minoranza», prevista da una legge del 2015: non possono essere forzati ad agire contro la loro morale. Per loro «Mario» non diverrà «Giorgia».
«Per allontanare un figlio serve anche il parere delle forze dell’ordine»
Jacopo Marzetti (iStock)
L’avvocato Jacopo Marzetti, specializzato in protezione di minori, molto critico su Bibbiano e sull’attuale sistema degli affidi: «Non basta la relazione dei servizi sociali».
I 15 Stati membri che sforeranno il Patto di stabilità per investire nella Difesa rappresentano il 21% dei redditi Ue. Impegnando l’1,5% del Pil per 4 anni, arriverebbero a poco più di un terzo della cifra sognata da von der Leyen. Che perciò studia nuove tasse.
Le Firme

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