2018-12-26
Nasconde i segreti ed è una difesa. Senza la sua borsetta la donna è nuda
Marina Ripa di Meana la diede in testa a un reporter, Grace Kelly la usò per celare la gravidanza. Per Margaret Thatcher era un simbolo. Il primo schizzo della Birkin Bag fu disegnato su un sacchetto per il mal d'aria. Per farne una ci vogliono 48 ore di lavoro. Per comprarla bisogna mettersi in lista d'attesa e aspettare anche due anni. Poche settimane fa il sindaco di Roma Virginia Raggi è finita sulle prime pagine dei giornali. Non per l'emergenza rifiuti che attanaglia la capitale, non per il caso Marra (all'epoca non era ancora stata assolta), non per la disastrosa questione dei trasporti pubblici bensì per la sua borsetta. Una presunta Kelly 32 di Hermès da 9.000 euro, che s'è rivelata poi essere una Maurizio Righini da poco più di 100 euro. Un falso d'autore disegnato da un pellettiere di piazza di Spagna, che ha ingannato gli occhi dei più. «A volte, per strada, vorrei fermare le donne che indossano i falsi e dir loro che, senza saperlo, si stanno svalutando da sole. Meglio una borsa anonima, ma fatta bene. Però devo dire che quando non vedo in giro falsi Gucci mi allarmo. Significa che dobbiamo applicarci di più». (Frida Giannini, ex direttore creativo di Gucci).Il mercato del falso in Italia vale quasi 7 miliardi di euro. Abbigliamento e accessori rappresentano oltre il 30% del totale. Le prime borse furono inventate dai primitivi, che pensarono di accartocciare pelli di animali per trasportare armi e utensili. Poi, con l'avvento delle monete, le borse da uomo si diffusero sempre di più.Papa Francesco non prende l'aereo senza la sua borsa: «Dentro cosa c'è? C'è il rasoio, c'è il breviario, c'è l'agenda, c'è un libro da leggere. Io sempre sono andato con la borsa in viaggio, è normale e dobbiamo essere normali».Nel Medioevo si usavano tre tipi di borse: la zona, che si legava alla cintura, la crumena, che aveva una tracolla e la manticula, che si teneva in mano. Nel Rinascimento le borse da uomo erano impreziosite da velluti, nastri di raso e pietre preziose. Solo sul finire dell'Ottocento, quando la moda impero eliminò le tasche nascoste sotto gli abiti gonfi, le donne fecero della borsa l'accessorio femminile per eccellenza.Il primo pellettiere a brevettare una borsetta è stato un belga, Charles Delvaux, che dal 1908 a oggi ha creato oltre 3.000 modelli tutti custoditi nel livre d'or della boutique. Elisabetta II, a seconda di come posiziona la sua borsetta Launer (si dice ne abbia oltre 200 modelli), invia messaggi in codice al suo entourage che, dai segnali, capisce come e quando deve intervenire. Le indimenticabili borsette di Margaret Thatcher venivano poggiate con fermezza sul tavolo delle riunioni dell'esecutivo britannico, quasi a voler rimarcare in un sol colpo autorevolezza e femminilità. Tra i modelli più amati dalla Iron Lady: la Launer bag blu navy e la borsa Fendi con la sciarpa in seta Aquascutum.La Chouchou di Christian Dior cambiò nome in Lady Dior nel 1996, quando Bernadette Chirac la regalò a Lady Diana. Tra le altre borse dedicate alla principessa del Galles la D Bag di Diego Della Valle. La Kelly-Bag fu così battezzata da Hermès nel 1956, quando la foto di Grace Kelly incinta di Caroline che cercava di nascondere la pancetta proprio con quella borsa fece il giro del mondo. Ogni Kelly-Bag è creata a mano da un solo artigiano, dal taglio della pelle alla confezione del manico e dei dettagli in metallo. Tempo medio di realizzazione: 18 ore. La Birkin Bag di Hermès è nata quella volta che Jane Birkin era in aereo con il suo terzo marito Jacques Doillon: «Portavo il mio solito cestino di paglia e Jacques l'aveva schiacciato. Dovrei cambiarlo, dico io. Comprati una borsa, fa lui. E io: borse come servono a me non esistono. C'era un signore seduto a fianco a noi. Si presenta: era Jean-Louis Dumas Hermès. Gli ho spiegato come avrei voluto la mia borsa ideale. Un anno dopo è apparsa nei negozi la Birkin Bag. Me ne hanno regalata una ma, a parte questo, non ci ho guadagnato niente». Il primo schizzo della Birkin Bag fu disegnato su un sacchetto per il mal d'aria. Per farne una ci vogliono 48 ore di lavoro. Per comprarla bisogna mettersi in lista d'attesa e aspettare anche due anni. Prezzo base 2.000 euro. Un anno fa una Niloticus Crocodile Himalaya Birkin 30, bianco opaco e con dettagli in oro bianco e 240 diamanti, è stata battuta all'asta per 320.000 euro. Le quotazioni delle Birkin sono salite dal 1982 del 14,2% annuo, più di Wall Street.La borsa più preziosa del mondo è la Mouawad 1001 Night Diamond Purse: cuore d'oro 18 carati con 105 diamanti gialli, 56 rosa e 4.356 incolore per un totale di 381,92 carati, costa 3,8 milioni di dollari. Seguono la Hermes Chaine d'Ancrebag, creata con un intreccio di catene in oro bianco e diamanti, che vale 2 milioni di dollari (circa 1,6 milioni di euro) e la Hermes Rose Gold Crocodile, tanto piccola che contiene poco più di un paio di occhiali da sole, che ne costa 1,9. La Chanel diamond forever classic bag, apparsa sul mercato nel 2007, prodotta in soli 13 esemplari, fatta in pelle di coccodrillo e decorata con 334 diamanti e oro bianco 18 carati, costa 261.000 dollari. La Urban Satchel di Louis Vuitton fatta con bottigliette d'acqua, pacchetti di sigarette, cerotti, biglietti della metro e altre cartacce ne vale 120.000. Al mondo ne esistono solo 14 esemplari, tutti diversi fra loro.Altro mito senza tempo è la Speedy di Louis Vuitton, nata negli anni Trenta come versione compatta della Keepall da viaggio. A renderla famosa fu Audrey Hepburn che, nel 1965, chiese alla maison di realizzarne una versione ancora più piccola. Il bauletto da 25 centimetri divenne il sogno di ogni donna. Altre borse famose: Jackie'O di Gucci dedicata a Jackie Kennedy (1961), la Baguette di Fendi che rimanda al filone di pane francese, la Edith (Piaf) di Chloè, la Sofia (Loren) di Ferragamo, la Carlalala (Bruni) di Roger Vivier. Sul set di Rocco e i suoi fratelli Alain Delon rimase impressionato del fatto che il regista Luchino Visconti possedesse una valigia con su stampate le proprie iniziali (in realtà si trattava di una valigia Louis Vuitton). «Il secchiello di Louis Vuitton nato nel 1932 per trasportare cinque bottiglie di champagne, la dose alcolica per una soirée da ricchi dell'epoca» (Paola Jacobbi, Pazze per le borse, Sperling & Kupfer, 2005). Lina Sotis evita cocktail e coppe di champagne nascondendo nella borsetta di velluto firmata Armani una birra da tirar fuori al momento del brindisi. La scrittrice Patricia Highsmith ai cocktail andava accompagnata dalle lumache, trasportate in borsetta insieme con la lattuga. La borsa di Paolina Bonaparte in tartaruga e cuoio è della collezione Emile Hermès. «Ero stanca di portare le mie borse a mano e di perderle, così ci aggiunsi un cinturino e la misi a tracolla». Fu così che Coco Chanel inventò la 2.55.Nel 2001, secondo il mensile inglese Vogue, alle sfilate londinesi andava di moda sfregiare o danneggiare di nascosto le borsette altrui per invidia. Il fenomeno fu definito dagli psicologi «handbag envy» (invidia della borsetta). Stella McCartney, famosa per la sua moda ecosostenibile, ha usato il Mylo, una sorta di «pelle» prodotta comprimendo e trattando strati di micelio (i filamenti dei funghi) per produrre una borsetta chic. Oggi è esposta al Victoria and Albert Museum di Londra. Il pellettiere fiorentino Daniele Scheggi si è inventato le urne-borsetta per aver sempre con sé le ceneri del caro estinto. Prezzo: 160 euro. Secondo una ricerca della Initial washroom hygiene, il 20% delle borsette contiene più colibatteri di una toilette.Nel 1994 Marina Ripa di Meana picchiò l'inviato di Striscia la notizia Stefano Salvi, che cercava di interrogarla sui conti del Psi craxiano: «Ero uscita con una borsetta a forma di pesce e la utilizzai per difendermi. Finché avrò mani e piedi funzionanti lo farò». La magica borsa di Mary Poppins (che a Natale torna al cinema), capace di contenere piante, lampade, vestiti, ombrelli, quadri e specchi e anche un po' di zucchero, è in vendita, vuota, a 120 euro per la capsule collection di Yoox dedicata alla tata più famosa del mondo. «Se c'è una cosa che ha resistito a tutte le innovazioni tecniche dai tempi del Medioevo, è la borsa delle donne» (Isaac Asimov).