Entra nel vivo l’esercitazione Nato nel Mediterraneo guidata dalla nostra Marina con la Cavour e la francese Charles de Gaulle: sono coinvolti 9.500 militari. Un presidio rispetto al Maghreb (flussi migratori, commercio e industria) e all’Iran (possibili minacce).
L’iperattivismo del presidente, alla vigilia della visita di Xi a Parigi, è musica per le orecchie del Dragone. Il suo obiettivo è diventare una potenza globale e i conflitti scatenati dai suoi alleati sono un mezzo. Occorre impedirlo.
Per i media arabi i terroristi accetterebbero in cambio di garanzie Usa sul ritiro di Israele e della sospensione dell’attacco a Rafah. Ma il ministro israeliano Gantz frena: «Nessuna risposta ufficiale». Burns (Cia) al Cairo.