2024-07-13
Mezza rivoluzione nel calcio: più poteri alla Lega di Casini. Gravina perde ma non molla
Via libera all’emendamento Mulè annacquato: la serie A (versa 1,2 miliardi di tasse) peserà per il 20% nel consiglio Figc (è al 12%). Si va verso un disegno di legge urgente.Il calcio italiano prova a voltare pagina. Con il via libera all’emendamento Mulè da parte della commissione Cultura alla Camera, infatti, la Figc di Gabriele Gravina esce in parte sconfitta dopo due settimane di faide e veleni che sono arrivati fino alle porte del Quirinale. Ma va registrato che al contempo la convocazione dell’assemblea di novembre non è stata bloccata, con la possibilità ancora attuale che Gravina venga rieletto. Per di più anche il presidente del Coni Giovanni Malagò ieri ribadiva come non ci fosse «nulla di definitivo nel modo più assoluto» rispetto all’emendamento. In ogni caso, il passaggio in commissione Cultura dà comunque il via libera a una riforma che dovrebbe dare alle leghe di Serie A, B e C una rappresentanza adeguata nel consiglio federale della Federcalcio. A oggi, infatti, la Lega Serie A (che contribuisce con 120 milioni di euro e paga 1,2 miliardi di tasse) vale appena il 12% contro il 17% della C, il 34% della D e il 20% dell’associazione calciatori o il 10% degli allenatori. Da domani la Serie A dovrebbe valere almeno il 20%. Viene insomma riconosciuto il principio delle «assemblee di condominio». Del resto, non era più accettabile che in un condominio dove un proprietario ha più di immobili abbia meno millesimi di quello che ha una cantina. Insomma, chi paga di più avrà maggiore rappresentanza. Lo stesso presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini lo aveva scritto in una lettera a Gravina nel marzo del 2022, ricordando che come «la Lega è a oggi sotto-rappresentata nel consiglio federale. Nelle more di un processo di riforme», si legge nella missiva che ha recuperato La Verità, maggiormente rispettoso del criterio «no taxation without represention, pertanto, sarebbe opportuno e forse persino doveroso che ogni decisione federale su questioni relative alla sola Serie A sia sottoposta a meccanismi di previa consultazione e intesa». Ma basterà? Di sicuro il provvedimento dovrà ancora essere approvato dal ministro dello Sport Andrea Abodi, forse con un disegno legge con carattere d’urgenza. La riforma non tocca solo il tema della rappresentanza in Figc, ma affronta anche la questione legata ai vivai e all’organizzazione dei campionati. È un primo passo che riguarderà più avanti anche la giustizia sportiva, dopo che nei mesi scorsi è già stata portata avanti la riforma della Covisoc, la Consob del pallone. Di certo l’emendamento non ha avuto vita facile. Negli ultimi giorni sui giornali si è letto di tutto, persino una discesa in campo del presidente della Repubblica che si sarebbe schierano dalla parte di Gravina, contro una Serie A alla ricerca di maggiore peso politico. D’altro canto, che tutta la politica italiana sia più o meno coinvolta nella gestione del calcio lo si può capire dalle stesse assunzioni dentro la Figc. Non va dimenticato che nell’ufficio Figc che si occupa dell’organizzazione di euro 2032 - i campionati europei che dovrebbero ospitare Italia e Turchia tra 8 anni – lavorano (come aveva riportato mesi fa Michele Spiezia su Storie e Sport) sia Filippo Tajani, figlio del ministro degli Affari Esteri sia Matteo Guerrini, figlio di Simone Guerrini capo della segreteria della Presidenza della Repubblica. Anche per questo motivo negli ultimi giorni si è parlato di una spaccatura dentro Forza Italia, con da una parte Antonio Tajani e Paolo Barelli (presidente della Federnuoto) e dall’altra appunto Mulè. A rendere il clima ancora più irrespirabile sono state le indiscrezioni uscite nelle ultime 48 ore, con le presunte minacce di Fifa e Uefa sul rischio di perdere l’organizzazione proprio degli Europei. In questa fantomatica lettera, ci sarebbe stato scritto, che se l’emendamento fosse stato «adottato e reso esecutivo nella sua formulazione originale, non ci sarebbe stata altra scelta che sottoporre la questione agli organi competenti per l’esame di misure, inclusa un’eventuale sospensione della Figc. Che tra l’altro renderebbe incompatibile l’Italia quale Paese co-ospitante della fase finale del Campionato Europeo Uefa 2032». Peccato che Mulè abbia risposto ieri, a stretto giro di posta, spiegando all’agenzia Dire che «la storia secondo cui ci saremmo spaventati delle minacce di Fifa e Uefa è una solenne fesseria, anche perché se la Figc aveva un problema così enorme, perché non l'ha segnalato subito? L'emendamento è stato depositato il 23 giugno, perché la Figc dovrebbe notificare quella lettera due ore prima che l’emendamento vada in commissione? Il Parlamento va rispettato, e se c’era un problema la Figc avrebbe avuto tutti i modi per segnalarlo». Per l’esponente di Forza Italia, anzi «si è evidentemente agito in maniera strumentale da parte di qualcuno che vuole conservare il sistema attuale, arroccandosi in maniera medievale. Il testo dell’emendamento non è stato cambiato in seguito a pressioni, era stato già ampiamente modificato per reinserirlo nel perimetro del decreto ben prima di quelle urla sguaiate diffuse su giornali e siti con lettere pilotate. E questo, tra l’altro, depone a sfavore delle corrette relazioni e del rispetto tra diversi organi, come Federazioni e Parlamento». Gianni Petrucci che da presidente della Federbasket ha detto «che se le leghe maggiori di calcio e pallacanestro acquisissero maggiori poteri non ci vedrebbe nulla di male, perché sono quelle che hanno maggiore visibilità e impatto economico». Una posizione più che ragionevole.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.