
Previste contromisure dopo i recenti attacchi con i droni, di sospetta matrice ucraina. Una nuova legge amplia la platea dei giovani che possono essere chiamati alle armi. Scatto diplomatico saudita: colloqui di pace a Gedda. Ma gli uomini di Vladimir Putin non ci saranno.Mosca potrà arruolare fino a 5 milioni di soldati secondo una nuova legge della Duma che prepara il Paese ad una guerra ancora lontana dalla sua soluzione. La modifica prevede anche l’ampliamento dell’età di leva: ora è possibile essere arruolati dai 18 ai 30 anni, mentre prima era fino a 27 anni. La Russia continuerà il dialogo sulle prospettive di una soluzione di pace nel conflitto ucraino con i partner di Cina, Brasile, Africa che hanno «proposte costruttive e sostanziali». Secondo fonti diplomatiche «Kiev rifiuta ogni idea di mediazione perché sono ciecamente fissati sulla logica degli ultimatum nei confronti della Russia, elegantemente racchiusa in un accattivante involucro della formula di pace di Zelensky». «Tutto questo permetterà alla Russia di portare a termine ciò che ha iniziato con la sua operazione speciale. Alla fine dell’ideologia neonazista», ha chiosato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev. La Russia annuncia che rafforzerà anche la sua protezione dagli attacchi aerei e marittimi, in seguito all’attacco dei droni ucraini su Mosca. «Considerando gli ultimi sviluppi, sono state prese ulteriori misure per migliorare la protezione dagli attacchi aerei e navali», spiega il ministro della Difesa, Sergei Shoigu. Kiev non ha rivendicato l’attacco di domenica su Mosca, ma il presidente Volodymyr Zelensky ha fatto subito notare che «la guerra sta tornando» in Russia. Intanto, il capo del secondo dipartimento del ministero degli Esteri russo per i paesi della Comunità degli Stati indipendenti (Csi), Aleksey Polishchuk, ha sottolineato che «che il dispiegamento di armi nucleari tattiche russe sul territorio della Bielorussia è stato una risposta ai molti anni di politica nucleare destabilizzante della Nato e di Washington, nonché ai cambiamenti fondamentali che hanno recentemente avuto luogo in settori chiave della sicurezza europea». «L’ostacolo più grande alla fine della guerra è la convinzione» del presidente russo Vladimir Putin «di poter resistere più a lungo dell’Ucraina e dei molti Paesi che sostengono» Kiev, afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken. «Stiamo lavorando molto duramente per liberarlo da questa idea. Naturalmente la guerra potrebbe finire domani se Putin decidesse di fermarsi. E prima di tutto siamo determinati, così come lo sono tanti altri Paesi, a continuare ad aiutare l’Ucraina a difendersi, a riprendersi il territorio che la Russia le ha sottratto con la forza. Se lasciamo che ciò che la Russia sta facendo in Ucraina vada avanti impunemente, allora si aprirà un vaso di Pandora e ogni aspirante aggressore in tutto il mondo dirà “beh, se possono farla franca, posso farla franca anche io”. Questa è una ricetta per un mondo in conflitto». Intanto l’Arabia Saudita ospiterà i colloqui di pace per l’Ucraina, a cui parteciperanno i Paesi occidentali e alcuni Paesi in via di sviluppo, tra cui India e Brasile. Ma senza la Russia. Il summit si terrà a Gedda il 5 e 6 agosto.Sul campo ancora bombe e morti. «Le regioni dell’Ucraina vengono bombardate dagli occupanti, che continuano a terrorizzare città e persone pacifiche» denuncia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ieri Kryvyi Rih e poi Kherson. Sono stati colpiti edifici residenziali, un edificio universitario. «Negli ultimi giorni, il nemico ha attaccato ostinatamente le città, i centri urbani, bombardando strutture civili e abitazioni. Ma questo terrore non ci spaventerà e non ci spezzerà. Stiamo lavorando e salvando la nostra gente», afferma Zelensky, «i soccorritori sono sul posto e stanno lavorando». I missili russi su Kryvyi Rih hanno provocato 5 morti e 73 feriti ci sarebbe anche un bambino di 10 anni, il cui corpo è stato estratto dalle macerie provocate dal bombardamento. Bombardamenti da una parte e dell’altra perché la scorsa notte un drone ucraino ha preso di mira una stazione di polizia nella regione russa di Bryansk, al confine con l’Ucraina. Danni all’edificio ma nessuna vittima. Il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev accusa i servizi segreti ucraini di «condurre numerosi attacchi aerei e marini con i droni» in Russia e in Crimea «sotto il coordinamento dei gestori occidentali». «Gli Stati Uniti e i loro alleati sono essenzialmente sponsor del terrorismo, poiché forniscono assistenza finanziaria al regime di Kiev e continuano a fornire armi».Sul grano l’Ucraina trova l’intesa per l’export dai porti croati. «Abbiamo concordato la possibilità di utilizzare i porti croati sul Danubio e sul Mare Adriatico per il trasporto del grano ucraino. Ora lavoreremo per stabilire le rotte più efficienti verso questi porti e sfruttare al meglio questa opportunità», ha detto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba. «Grazie alla Croazia per la sua costruttiva assistenza», ha concluso. Kuleba fa anche sapere che gli attacchi aerei russi hanno distrutto circa 180.000 tonnellate di raccolti di grano in nove giorni questo mese: hanno colpito diverse volte le infrastrutture portuali in Ucraina, in particolare a Odessa.
(Getty Images)
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I Maga sfidano le censure del Vecchio continente: la vice di Alice Weidel e un militante escluso dalle elezioni per sospetti sulla sua «lealtà alla Costituzione» vanno a Washington dai funzionari di Marco Rubio e di Jd Vance.
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Il presidente di Unimpresa: «Va data sicurezza alle transazioni delle pmi che operano in più valute. L’Occidente imponga standard di qualità contro la concorrenza sleale».