2023-06-25
«Monitoriamo» e «serve prudenza». Il mondo intero trattiene il respiro
Nella giornata del tentato golpe di Evgenij Prigozhin contro il governo di Vladimir Putin, il presidente Usa Joe Biden ha parlato con Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Rishi Sunak ma non con Giorgia Meloni.Il golpe, «marcia di giustizia» come l’aveva definito il leader della Wagner, Evgenij Prigozhin, lanciato contro il governo di Vladimir Putin e poi fermato in serata, era stato commentato con prudenza dalle potenze mondiali. L’annuncio dell’inizio della «guerra civile» è arrivato mentre il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, era all’Europa forum Wachau subito dopo il bilaterale con il cancelliere austriaco, Karl Nehammer. «Quello che sta accadendo racconta una realtà molto diversa da quella della propaganda russa di questi ultimi anni sullo stato di salute, la solidità, la compattezza all’interno della Federazione. Questo è un elemento che va tenuto in considerazione anche in termini di imprevedibilità di quello che può accadere», ha detto. E già prima di rientrare a Roma la Meloni aveva convocato i ministri competenti, Antonio Tajani, Guido Crosetto, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, insieme all’intelligence italiana, per analizzare lo scenario in contatto con gli alleati della Nato e dell’Ue. Intanto il ministro degli Esteri aveva ribadito: «Non tocca a noi interferire. Come diciamo che la Russia non può interferire nella situazione interna di un Paese, non possiamo farlo noi. Non abbiamo fatto la guerra alla Russia, contestiamo la violazione del diritto internazionale da parte di Putin». Tajani aveva assicurato: «Siamo in stretto contatto con l’ambasciata italiana a Mosca e stiamo seguendo con grande attenzione tutto ciò che accade». Poi ha ribadito che gli italiani, 5.600, sono stati invitati a non spostarsi dalle loro case se non per motivi eccezionali e ha fornito il numero di emergenza dell’unità di crisi (0636225). Atteggiamento prudente anche per il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che ha consigliato ai connazionali di «seguire a tutti i costi le istruzioni delle autorità di sicurezza russe». Prudenza anche in Francia, con Emmanuel Macron che resta «concentrato sul sostegno all’Ucraina». Cautela mista a inquietudine la prima reazione politica ufficiale del governo britannico: «Restiamo in contatto con gli alleati via via che la situazione si evolve», ha affermato il primo ministro, Rishi Sunak, non senza rivolgere un appello a «tutte le parti coinvolte» sulla scena a «comportarsi in modo responsabile» e a garantire «la protezione dei civili». Nel frattempo terrà una riunione d’emergenza del comitato Cobra, perché la ribellione aperta di Prigozhin rappresenta «la sfida più significativa allo Stato russo» nella storia recente.E se un portavoce della Nato ha fatto sapere che l’organizzazione «sta monitorando» la situazione, dagli Usa il segretario di Stato, Antony Blinken, ha ribadito che gli Stati Uniti «si coordineranno con gli alleati». Infatti, ieri sera il presidente, Joe Biden, che non è andato a Camp David per il weekend, ha parlato con Macron, Scholz e Sunak ma non con Meloni, ribadendo «l’incrollabile appoggio a Kiev». Intanto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, dopo aver sentito al telefono i ministri degli Esteri del G7 in vista del Consiglio affari esteri di domani, ha affermato: «Mi sto coordinando all’interno dell’Ue e ho attivato il centro di risposta alla crisi. Il nostro sostegno all’Ucraina continua senza sosta». Per il presidente della Bulgaria, Rumen Radev, bisogna «pensare a cosa succederà alle migliaia di testate nucleari. Dobbiamo essere molto attenti e spero che le istituzioni europee e la Nato non stiano solo qui a guardare, ma consolidino gli sforzi per garantire la sicurezza». La Turchia, invece, si era detta pronta a fare la propria parte per arrivare «il prima possibile a una risoluzione pacifica degli eventi in corso», ha assicurato il presidente, Recep Tayyip Erdogan, mentre il ministero degli Esteri di Teheran ha fatto sapere che «i recenti sviluppi in Russia sono un problema interno al Paese e la Repubblica islamica sostiene lo stato di diritto nella Federazione russa». Un appello «a mantenere l’unità di fronte alla minaccia comune» era stato lanciato infine dal patriarca della Chiesa ortodossa russa, Kirill. Poi, in serata l’annuncio del dietrofront della Wagner.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.