2021-04-05
Mls e Liga messicana studiano il colpaccio in vista del Mondiale 2026
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I giocatori del Tigres sotto la curva dell'Estadio Universitario di San Nicolas de los Garza in Messico (Ansa)
Tra cinque anni Stati Uniti e Messico ospiteranno i campionati del mondo di calcio e le due federazioni intendono presentarsi a quell'appuntamento con il vestito migliore: sul piatto una inedita fusione tra Major league soccer e Liga MX con l'obiettivo di competere con i top campionati d'Europa.Major league soccer e Liga MX sognano in grande, anzi grandissimo. In vista dei Mondiali di calcio del 2026 che saranno ospitati proprio da Usa e Messico, le rispettive federazioni stanno studiano un piano per presentarsi a quell'appuntamento con una vetrina di un certo livello e l'obiettivo potrebbe essere una tanto inedita quanto clamorosa fusione tra i due campionati, con l'obiettivo di aumentare sensibilmente i ricavi pubblicitari e dei diritti audiovisivi che possano far compiere alle due leghe un salto di qualità in grado di poter competere con i top campionati europei.Una sfida ai limiti dell'impossibile se si considerano i numeri fatturati da Uefa, Premier League, Liga spagnola, Serie A, Bundesliga e LIgue 1. La nascita di un supercampionato nordamericano stuzzica e interessa particolarmente soprattutto la federazione messicana, che vedrebbe nella Mls la spalla ideale per rilanciare in maniera decisa il calcio della nazione del Tricolor, sprofondato ormai da tanto tempo in un livello mediocre nonostante sporadici tentativi di guadagnare visibilità attraverso l'ingaggio di calciatori più o meno a fine carriera provenienti dal calcio che conta, quello europeo. Dall'attaccante francese Andrè-Pierre Gignac, in LIga MX con la maglia del Tigres ormai dal 2015 con cui ha segnato 101 gol in 167 partite, vinto 4 campionati e una Champions League del Nordamerica; a Diego Armando Maradona, scelto nel 2018 come allenatore addirittura dai Dorados, squadra di seconda divisione della città di Culiacán. Certamente il campionato americano negli ultimi anni ha compiuto enormi passi in avanti e per i vicini di casa del Messico sarebbe una vera e propria potenza di fuoco, soprattutto a livello mediatico.Si tratterrebbe di una super lega transfrontaliera che coinvolgerebbe anche il Canada per un totale di 50 club e che certificherebbe una collaborazione tra i due mondi nata già nel 2018 con l'istituzione della Campeones Cup, una competizione organizzata congiuntamente proprio da Mls e Liga Mx che mette a confronto ogni anno le squadre che hanno trionfato nella Mls Cup statunitense e nella Campeon de Campeones messicana; e nel 2019 con la creazione della Leagues Cup, torneo che coinvolge otto club, quattro americani e quattro messicani. Quest'ultima coppa non ha trovato però il favore del pubblico e dagli addetti ai lavori che hanno ritenuto il torneo come un tentativo di guadagnare soldi sfruttando la massiccia presenza della comunità messicana presente negli Stati Uniti, dove si giocano tutte le partite.Sull'eventualità di una fusione più strutturata si è espresso il commissioner della Mls, Don Garber: «Abbiamo cominciato con un piccolo passo che è quello della Campeones Cup di cui siamo molto entusiasti. Abbiamo registrato buoni ascolti televisivi. Con la Liga MX abbiamo instaurato una stretta collaborazione e penso che stiamo lavorando duramente per cercare di dare il giusto risalto alla Concacaf (l'organo che gestisce il calcio del Nordamerica, del Centroamerica e dei Caraibi, ndr) sulla scena globale. Se può esserci mai un momento in cui le due leghe si uniranno? È probabile, ma è ancora molto lontano perché c'è ancora molto lavoro da fare per avvicinare le distanze che a oggi esistono tra il calcio americano e quello messicano. Noi abbiamo un sindacato e un Cba (Collective bargaining agreement, ovvero il contratto collettivo nazionale di lavoro che regola gli stipendi dei calciatori, ndr) e loro no; noi abbiamo dei limiti salariali e loro no. Quindi ci sono molte sfide e molti ostacoli da superare, ma va detto che l'opportunità è grande e reale». E se il numero uno della Mls è più realista, il suo omologo messicano non si nasconde e pensa sempre più in grande. «Se ci unissimo con la Mls diventeremmo uno dei campionati più importanti del mondo. E il passo successivo sarebbe portare Messi o Cristiano Ronaldo a giocare qui o negli Usa nella parte finale della loro carriera» ha detto in una recente intervista rilasciata a Espn il presidente della Liga messicana, Mikel Arriola. Sognare, anche a occhi aperti, del resto non è mai costato niente a nessuno.