2022-09-27
La giacca è irresistibile anche in piena estate
Giorgio Armani (Getty Images)
La fashion week nel capoluogo lombardo, dedicata ai capi della prossima stagione calda, celebra l’eleganza e la sartorialità. Armani: «La mia collezione porta la vacanza in città». Luisa Spagnoli punta su frange e scialli. Prada sulla semplicità.«Sì, la giacca è fondamentale nel guardaroba di una donna. D’estate non pensi di portarla in vacanza e, invece, se hai una giacca hai già look: sugli abiti lunghi la metti sulle spalle, sui pantaloni arrotoli le maniche, larga è perfetta sulle mini. È il capo dell’estate. Al posto del solito giacchino militare o in denim, ripensiamo alla giacca sartoriale di lino da mettere in valigia, usata, un po’ accartocciata, è il top». Parola di tutti gli stilisti. Che hanno portato in passerella giacche di ogni foggia. Nicoletta Spagnoli, a capo del brand fondato dalla nonna Luisa, le giacche le colora di tinte forti: verde, arancio, rosa fucsia. Girano su diversi completi, partiti da quella maglieria che, da sempre, è la colonna portante dell’azienda umbra. Poi si aggiungono i pezzi sartoriali. Vari i temi. «Non c’è sempre bisogno di un riferimento. Un pantalone alla caviglia, la camicia di lino, pezzi belli fatti bene: è quello di cui c’è bisogno». I colori sono perfetti «per una estate colorata, felice». Tante frange perché svolazzano e mettono allegria. Scialli, di cui non si può più fare a meno, che avvolgono come abbracci. «Lo scialle dà un’attitudine». E le frange tutte applicate a mano come certi ricami su rafia, a conferma di un’artigianalità che Luisa Spagnoli, eccellenza italiana, non ha mai perso. Lunga o corta, larga o stretta, sempre di giacca si tratta. Alessandro Dell’Acqua per N21 le ha rese modificabili grazie a un’anima di alluminio che consente stropicciature casuali ma anche allungamenti o accorciature a piacere. Completi con giacche maschili sono portate con gonne ampie o più strette; quelle più «wow» hanno piume di gallo applicate. Le camicie sono in seta e nylon trasparente con inserti di pizzo. Mini tailleur in maglia doppiata con paillettes rosse. I cappotti eleganti si fondono con le giacche di pelle, la sartoria si esalta da Prada in un gioco di delicatezza e ruvidezza. Dove i colori, dal grigio imperfetto al nero, dal rosso ai pastelli passando da immancabili trasparenze, sono fondamentali. I vestiti sono completamento, «ruotano attorno al concetto di semplicità, che ci attrae dal punto di vista politico, teorico ed estetico», racconta Miuccia Prada. Sono il segno di una sobrietà che guarda al rigore ma evoca un’intimità delicata. Una sahariana con la cintura annodata sulla schiena è la giacca, tra le varie, di Emporio Armani. A cui lo stilista aggiunge una gonna in tulle che copre un paio di pantaloni. E poi una giacca-casacca, un completo pijama sotto una giacca corta, un completo da marinaio, un jumpsuit fermato in vita da una cintura alta, un completo indiano con tunica e pantaloni. «È come portare la vacanza in città», spiega Giorgio Armani, «Questa collezione esprime un pensiero di libertà e apertura: ho voluto portare nel vestire metropolitano, che è l’essenza di Emporio, la libertà e la leggerezza del ritorno da un lungo viaggio nel quale si sono accumulate cose e ricordi, e li si mescola nella propria quotidianità». Genny, brand disegnato da Sara Cavazza Facchini, fa del corsetto il suo punto di forza. E la giacca, sopra, risente di architetture futuristiche sia nel tessuto laminato sia nel concetto di tutta la collezione. Le giacche stesse, che a volte scoprono i fianchi, si fanno corsetto, strette in vita e con spalle ben definite. «C’è voglia di scoprirsi», dice la stilista, «ma i miei non sono abiti sexy, sono capi creati sul corpo, il corsetto o le giacche mostrano il punto vita con tagli cut out». Sono stuoia di canapa, seta, lino i tessuti che costruiscono la struttura materica dei capispalla di Calcaterra, che il designer accompagna a chiffon ultraleggeri e stampe inedite applicate su poliestere riciclato. L’effetto di incompiuto di Andreadamo, giunto alla sua seconda sfilata, arriva su top, giacche e panel skirt che prendono vita nel movimento. O nel tailoring di pannelli lasciati liberi, come pinne. Il denim è invece tinto a mano, l’effetto è quello dell’intonaco consumato dalla salsedine. «È importante, per me, far sentire le persone orgogliose della propria shape, del proprio colore di pelle», ha sottolineato il creativo. Per Eleventy i capispalla sono il cavallo di battaglia: dalle giacche monopetto corte o sciancrate a quelle doppiopetto caratterizzate da una vestibilità più rilassata, che esalta la ricerca dei materiali, come il velluto a coste, il cotone e il lino spigato. Il brand milanese di smart luxury fondato nel 2007 da Paolo Zuntini e Marco Baldassarri vuole far crescere la propria linea donna e la collezione lo conferma. Trench sofisticati e completi giacca-bermuda da Tombolini, che ha nel suo Dna la tradizione legata alla sartoria, segno distintivo dell’azienda. Una collezione di soli tuxedo è quella di Alberto Biani disegnata da Angela Biani, fatta di capi che possono essere il tutto di un guardaroba per la sera, versatile e interscambiabile: dalle giacche, quattro in tutto, strutturate e precise, ai pantaloni, tre modelli classici ma con twist speciali, che si mescolano a piacere. Per l’estate non possono poi mancare né l’abito impalpabile di Luisa Beccaria né il costume da bagno. A dir poco speciali quelli di Cristina Ferrari, illuminati dai bagliori di mille crystal mesh. Da vere regine.
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.