2019-04-11
B&B Italia torna in Fiera dopo vent'anni. In Statale un'installazione con tonnellate di tappi di plastica
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Non solo Fuorisalone. Per chi ama il design il vero appuntamento è a Rho dove come ogni anno prende vita il vero Salone con espositori e aziende provenienti da ogni parte del mondo. La nostra guida ai cinque stand da visitare per forza.L'opera «Help the planet, help the humans» è tra le più fotografate tra i chiostri dell'università Statale. A formare la gigantesca scritta sono oltre due tonnellate di tappini di plastica colorati racchiusi in sacchi di reti rosse. L'installazione è realizzata da Maria Cristina Finucci con il supporto di Officine Maccaferri.Parla Carlo Colombo, vincitore nel 2004 del premio Designer of the Year a Tokyo: «Sì alla modernità, ma senza dimenticare l'eleganza».I gatti invadono Milano. Per Chorustyle l'ispirazione è Leonardo Da Vinci. Mentre Seletti riempie di felini bianchi e neri la steakhouse Stk.Una statua che diventa un tavolo: Officina della Scala trasforma opere in marmo rendendole fruibili quotidianamente.Niccolò Spirito ha trasformato un bus anni Settanta in discoteca. E il mezzo, originale e immatricolato 420, diventa in una notte il simbolo del nuovo design meneghino. Lo speciale contiene cinque articoli, video e gallery fotografiche.Non solo Fuorisalone. Il vero Salone del Mobile è quello che ogni giorno si consuma negli ampi spazi della fiera di Rho. È qui che è racchiuso il cuore pulsante del mondo dell'architettura. Perché, come ribadito dal presidente del consiglio Giuseppe Conte il giorno dell'inaugurazione, più che una fiera espositiva, il Salone del Mobile è «espressione della cultura d'impresa italiana, che da sempre dimostra anche una vocazione internazionale». Nato a Milano nel 1961 per promuovere le esportazioni italiane dell'industria dell'arredo, il Salone, giunto alla sua cinquantottesima edizione, l'esposizione oggi occupa quasi 210.000 metri quadrati e ospita oltre 2.300 aziende. Per non perdervi nel labirinto di stand abbiamo selezionato per voi cinque tappe imperdibili.1. B & B Italia. È il grande ritorno dell'azienda che, dopo 20 anni di Fuorisalone e installazioni nello showroom milanese sceglie di tornare a esporre le novità della stagione all'interno degli spazi della fiera. L'occasione è ghiotta: per la prima volta verrà presenta la nuova design holding di cui fanno parte B&B Italia, Flos e Louis Poulsen. Dove: padiglione 24, stand C01, C21, E02 ed E202. Lualdi. La porta nella sua semplicità è uno degli elementi imprescindibili di ogni spazio abitabile. Le prime notizie certe sull'attività della famiglia risalgono al 1859, quando Carlo Lualdi crea a Marcallo, in provincia di Milano, una falegnameria artigianale per la produzione di arredi su misura. L'azienda è tra i vincitori del premio Design Competition Expo Dubai 2020 e sarà presente con un'area all'interno della prossima esposizione universale. Dove: padiglione 05, stand G123. Hästens. L'azienda nota per i suoi letti artigianali presenta i nuovi prodotti nati dalla collaborazione con il fashion designer Lars Nilsson. Quattro diverse stampe che traggono ispirazioni dai viaggi di Nilsson attraverso la campagna inglese e che reinterpretano la stampa a quadri di Hästens. Dove: padiglione 06, stand D53 e E464. C. Tacchini Edizioni. L'azienda si presenta al salone con una serie di nuovi prodotti. Pastille è una collezione di pouf, poltroncine e tavolini dalle forme morbidi e avvolgenti che rimandano ai club anni Settanta disegnata da Studiopepe. Al loro fianco c'è il tappeto Narciso di Umberto Riva, annodato a mano in Nepal, un'opera d'arte contemporanea ispirata al dipinto di Riva Specchio di Narciso.Dove: padiglione 20, stand D085. Calia Italia. L'azienda, fondata a Matera nel 1965, è la più antica del territorio materano. In questa edizione del Salone sta conquistando i visitatori grazie alla collezione Art Nouveau. Composta da un divano tre posti, una dormause e una poltrona maxi sono una nuvola rosa all'interno degli spazi della fiera. Dove: padiglione 14, stand A45
Nucleare sì, nucleare no? Ne parliamo con Giovanni Brussato, ingegnere esperto di energia e materiali critici che ci spiega come il nucleare risolverebbe tutti i problemi dell'approvvigionamento energetico. Ma adesso serve la volontà politica per ripartire.
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