2024-12-25
Il micro dosaggio dei farmaci anti obesità. Moda rischiosa
iStock
Alcuni le ritengono dosi talmente minime da definirle omeopatiche. Si sta dimostrando che possa offrire benefici per la salute senza gli effetti collaterali delle dosi piene. I microdosaggi non causano infatti una perdita di peso drammatica, o forme di dipendenza, o effetti collaterali indesiderati. Ad essere microdosati sono famraci ormai noti di cui si è scritto ampiamente anche su queste colonne, adesso si scoprono nuove frontiere e nuovi limiti di questo farmaco. L’Ozempic, prodotto da Novo Nordisk, è nato come farmaco per il diabete. Il suo principio attivo, il semaglutide, appartiene alla classe di farmaci noti come GLP-1, che imitano la sensazione di sazietà dell’intestino. Il suo successo come farmaco dimagrante è stato un effetto collaterale inaspettato ma benvenuto per molti. Quando il farmaco semaglutide Wegovy è arrivato sul mercato per la prima volta nel 2021, è diventato il primo farmaco dimagrante a ottenere l’approvazione della FDA dal 2014 ed è diventato immediatamente il trattamento dimagrante di riferimento. Al centro di questi farmaci ci sono due ormoni chiave, a seconda del farmaco: GLP-1 (peptide-1 simile al glucagone) e GIP (polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente). Questi ormoni naturali svolgono un ruolo cruciale nella regolazione dell’insulina, dell’appetito e del metabolismo. L’entusiasmo non riguardava solo la perdita di peso. Uno studio fondamentale del 2023 ha rilevato che semaglutide ha ridotto gli eventi cardiovascolari maggiori del 20%, anche nei pazienti senza diabete. Forse la cosa più sorprendente è stata una riduzione del tasso di mortalità del 19% per qualsiasi causa. Considerando che oltre il 70% degli adulti americani sono affetti da obesità o sovrappeso – condizioni che aumentano il rischio di infarto, ictus e morte prematura – questi risultati suggeriscono che iniettarsi Ozempic, o qualsiasi altro marchio di semaglutide venduto, potrebbe offrire significativi benefici per la salute a lungo termine.
La popolarità ha portato a prezzi alle stelle, carenza di offerta e, in alcuni casi, misure disperate da parte di coloro che cercano di perdere peso. Il microdosaggio nasce anche dalla necessità quindi di riuscire lo stesso a seguire la terapia risparmiando del denaro.
Il microdosing non è un concetto nuovo. Per anni, è stato associato all’uso di sostanze psichedeliche in dosi minuscole per migliorare la creatività o la produttività. Ma applicare questa pratica a un farmaco come l’Ozempic è una novità che sta facendo alzare più di un sopracciglio nella comunità medica. difficile infatti microdosare un farmaco che vine venduto in penne precaricate. Il Times che ha condotto un'inchiesta su questa nuova tendenza ha parlato con diversi consumatori e ognuno di loro aveva approcci diversi: restare più vicini alla dose iniziale di 0,25 milligrammi, ridurla fino a 0,1 milligrammi o semplicemente astenersi dall'iniettare il farmaco ogni sette giorni come raccomandato. Mentre il “microdosing Ozempic” si unisce al lessico di termini di bellezza dal suono più delicato come “baby Botox” e “mini lifting del viso” che fanno sembrare le procedure più accessibili, la realtà è che alcune persone vedono benefici da dosi più basse. Anche se questo approccio guadagna popolarità, le aziende farmaceutiche sconsigliano ai pazienti di aggiustare i dosaggi.
"Le dosi approvate sono gli unici dosaggi studiati come dosi di mantenimento nel nostro programma di sviluppo clinico di fase 3. I prodotti non sono intercambiabili e non devono essere utilizzati al di fuori delle indicazioni approvate", riferiscono gli esperti. La dottoressa Vijaya Surampudi, direttrice associata della Clinica medica per la gestione del peso dell'UCLA, lavora con pazienti che desiderano mantenere dosi più basse e sottolinea che le risposte dei pazienti a questi farmaci variano ampiamente e la necessità di dosi più elevate non è necessariamente correlata alla quantità di peso che bisogna perdere. Insomma il microdosing è ancora in fase di studio, “Non esiste una soluzione valida per tutti”, ha detto. Bisogna quindi monitorare attentamente la reazione di ogni persona al farmaco, adattando l’approccio in base alla risposta unica del proprio corpo.
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Anche se questo approccio guadagna popolarità, le aziende farmaceutiche sconsigliano ai pazienti di aggiustare i dosaggi. Perchè il microdosaggio è un’arte inesatta. Eppure sono molti i medici a ritenere che le micro-dosi di farmaci anti obesità possano offrire benefici per la salute oltre alla perdita di peso. Alcuni le ritengono dosi talmente minime da definirle omeopatiche. Si sta dimostrando che possa offrire benefici per la salute senza gli effetti collaterali delle dosi piene. I microdosaggi non causano infatti una perdita di peso drammatica, o forme di dipendenza, o effetti collaterali indesiderati. Ad essere microdosati sono famraci ormai noti di cui si è scritto ampiamente anche su queste colonne, adesso si scoprono nuove frontiere e nuovi limiti di questo farmaco. L’Ozempic, prodotto da Novo Nordisk, è nato come farmaco per il diabete. Il suo principio attivo, il semaglutide, appartiene alla classe di farmaci noti come GLP-1, che imitano la sensazione di sazietà dell’intestino. Il suo successo come farmaco dimagrante è stato un effetto collaterale inaspettato ma benvenuto per molti. Quando il farmaco semaglutide Wegovy è arrivato sul mercato per la prima volta nel 2021, è diventato il primo farmaco dimagrante a ottenere l’approvazione della FDA dal 2014 ed è diventato immediatamente il trattamento dimagrante di riferimento. Al centro di questi farmaci ci sono due ormoni chiave, a seconda del farmaco: GLP-1 (peptide-1 simile al glucagone) e GIP (polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente). Questi ormoni naturali svolgono un ruolo cruciale nella regolazione dell’insulina, dell’appetito e del metabolismo. L’entusiasmo non riguardava solo la perdita di peso. Uno studio fondamentale del 2023 ha rilevato che semaglutide ha ridotto gli eventi cardiovascolari maggiori del 20%, anche nei pazienti senza diabete. Forse la cosa più sorprendente è stata una riduzione del tasso di mortalità del 19% per qualsiasi causa. Considerando che oltre il 70% degli adulti americani sono affetti da obesità o sovrappeso – condizioni che aumentano il rischio di infarto, ictus e morte prematura – questi risultati suggeriscono che iniettarsi Ozempic, o qualsiasi altro marchio di semaglutide venduto, potrebbe offrire significativi benefici per la salute a lungo termine.La popolarità ha portato a prezzi alle stelle, carenza di offerta e, in alcuni casi, misure disperate da parte di coloro che cercano di perdere peso. Il microdosaggio nasce anche dalla necessità quindi di riuscire lo stesso a seguire la terapia risparmiando del denaro.Il microdosing non è un concetto nuovo. Per anni, è stato associato all’uso di sostanze psichedeliche in dosi minuscole per migliorare la creatività o la produttività. Ma applicare questa pratica a un farmaco come l’Ozempic è una novità che sta facendo alzare più di un sopracciglio nella comunità medica. difficile infatti microdosare un farmaco che vine venduto in penne precaricate. Il Times che ha condotto un'inchiesta su questa nuova tendenza ha parlato con diversi consumatori e ognuno di loro aveva approcci diversi: restare più vicini alla dose iniziale di 0,25 milligrammi, ridurla fino a 0,1 milligrammi o semplicemente astenersi dall'iniettare il farmaco ogni sette giorni come raccomandato. Mentre il “microdosing Ozempic” si unisce al lessico di termini di bellezza dal suono più delicato come “baby Botox” e “mini lifting del viso” che fanno sembrare le procedure più accessibili, la realtà è che alcune persone vedono benefici da dosi più basse. Anche se questo approccio guadagna popolarità, le aziende farmaceutiche sconsigliano ai pazienti di aggiustare i dosaggi."Le dosi approvate sono gli unici dosaggi studiati come dosi di mantenimento nel nostro programma di sviluppo clinico di fase 3. I prodotti non sono intercambiabili e non devono essere utilizzati al di fuori delle indicazioni approvate", riferiscono gli esperti. La dottoressa Vijaya Surampudi, direttrice associata della Clinica medica per la gestione del peso dell'UCLA, lavora con pazienti che desiderano mantenere dosi più basse e sottolinea che le risposte dei pazienti a questi farmaci variano ampiamente e la necessità di dosi più elevate non è necessariamente correlata alla quantità di peso che bisogna perdere. Insomma il microdosing è ancora in fase di studio, “Non esiste una soluzione valida per tutti”, ha detto. Bisogna quindi monitorare attentamente la reazione di ogni persona al farmaco, adattando l’approccio in base alla risposta unica del proprio corpo.
Nicolas Maduro e Hugo Chavez nel 2012. Maduro è stato ministro degli Esteri dal 2006 al 2013 (Ansa)
Un disegno che ricostruisce i 16 mulini in serie del sito industriale di Barbegal, nel Sud della Francia (Getty Images)
Situato a circa 8 km a nord di Arelate (odierna Arles), il sito archeologico di Barbegal ha riportato alla luce una fabbrica per la macinazione del grano che, secondo gli studiosi, era in grado di servire una popolazione di circa 25.000 persone. Ma la vera meraviglia è la tecnica applicata allo stabilimento, dove le macine erano mosse da 16 mulini ad acqua in serie. Il sito di Barbegal, costruito si ritiene attorno al 2° secolo dC, si trova ai piedi di una collina rocciosa piuttosto ripida, con un gradiente del 30% circa. Le grandi ruote erano disposte all’esterno degli edifici di fabbrica centrali, 8 per lato. Erano alimentate da due acquedotti che convergevano in un canale la cui portata era regolata da chiuse che permettevano di controllare il flusso idraulico.
Gli studi sui resti degli edifici, i cui muri perimetrali sono oggi ben visibili, hanno stabilito che l’impianto ha funzionato per almeno un secolo. La datazione è stata resa possibile dall’analisi dei resti delle ruote e dei canali di legno che portavano l’acqua alle pale. Anche questi ultimi erano stati perfettamente studiati, con la possibilità di regolarne l’inclinazione per ottimizzare la forza idraulica sulle ruote. La fabbrica era lunga 61 metri e larga 20, con una scala di passaggio tra un mulino e l’altro che la attraversava nel mezzo. Secondo le ipotesi a cui gli archeologi sono giunti studiando i resti dei mulini, il complesso di Barbegal avrebbe funzionato ciclicamente, con un’interruzione tra la fine dell’estate e l’autunno. Il fatto che questo periodo coincidesse con le partenze delle navi mercantili, ha fatto ritenere possibile che la produzione dei 16 mulini fosse dedicata alle derrate alimentari per i naviganti, che in quel periodo rifornivano le navi con scorte di pane a lunga conservazione per affrontare i lunghi mesi della navigazione commerciale.
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Viktor Orbán durante la visita a Roma dove ha incontrato Giorgia Meloni (Ansa)
Francesca Albanese (Ansa)