L’analisi dell’esperto di Banca Generali in vista del voto a Parigi e Londra: «L’azionario è una valida scelta. Nell’obbligazionario si può sfruttare l’incertezza per ottenere ritorni». Resta forte l’Intelligenza artificiale.
L’analisi dell’esperto di Banca Generali in vista del voto a Parigi e Londra: «L’azionario è una valida scelta. Nell’obbligazionario si può sfruttare l’incertezza per ottenere ritorni». Resta forte l’Intelligenza artificiale.Dopo le buone performance dei mercati che nella prima parte dell’anno hanno stupito positivamente, in molti si chiedono che cosa accadrà da qui alla fine del 2024. Le elezioni, a partire da quelle europee per proseguire con quelle francesi e del Regno Unito, rappresentano una grande incognita e investitori e risparmiatori sono in cerca di una bussola. Generoso Perrotta, responsabile direzione financial advisory di Banca Generali, ha analizzato l’andamento della prima parte dell’anno offrendo una sorta di cassetta degli attrezzi per affrontare il secondo semestre.Innanzitutto, su come si stanno muovendo le varie piazze finanziarie va fatto un distinguo: «I mercati hanno chiuso il primo semestre dell’anno in modo positivo fatta eccezione per l’obbligazionario, in particolare per i titoli governativi che hanno subito gli effetti del mantenimento di una politica monetaria meno accomodante di quella prevista a fine 2023», spiega Perrotta. «In questa asset class, infatti, è stato possibile ottenere ritorni positivi solo attraverso una gestione attiva, che ha compensato la performance negativa delle obbligazioni di Stato, ancora molto appetibili, con una maggiore diversificazione derivante dalla componente societaria».Secondo l’esperto, l’esito del voto francese ha sommato maggiore incertezza sull’evoluzione dei tassi d’interesse, pur senza sconvolgere il mercato obbligazionario nel suo insieme. Questo perché il risultato più probabile ci consegnerà una Francia senza guida a maggioranza assoluta. Infatti, la formazione di un Parlamento diviso non spaventa eccessivamente gli investitori, poiché sarebbe poco probabile uno stravolgimento delle attuali politiche di bilancio. «Questo scenario rende meno probabile un forte aumento del debito, che rimane il grande timore degli investitori sia riguardo a una maggioranza del Rassemblement national che a una della sinistra, nonostante programmi politici totalmente diversi», aggiunge Perrotta. La leader di destra Marine Le Pen propone tagli significativi di alcune imposte, l’estensione dei sussidi per i consumi di energia e il mantenimento di un’età pensionabile tra le più basse d’Europa; mentre la sinistra propone un programma più radicale caratterizzato da riforma sulle pensioni, blocco dei prezzi sui beni di prima necessità e aumento del salario minimo. In entrambi i casi non è prevista la messa in sicurezza del bilancio di Stato, con il debito francese che a oggi è il più grande d’Europa in valore assoluto. Un Parlamento senza maggioranza assoluta dovrebbe quindi contenere gli effetti estremisti, moderando gli effetti sul debito pubblico. «Nello scenario attuale non siamo nella situazione del 2011/12, al tempo della crisi del debito dell’Eurozona, dato che il progetto dell’Ue non sembra più essere in discussione, e questo rassicura gli investitori», chiosa l’esperto di Banca Generali. Sul fronte delle elezioni nel Regno Unito, il verdetto sembra già scritto, con la fine annunciata di 15 anni di governo dei Conservatori. I Laburisti paiono destinati a tornare al potere, con un’impronta moderata.«Nell’attuale scenario, l’approccio attivo agli investimenti, con soluzioni sia in gestito che in amministrato resta protagonista. L’esposizione al mercato azionario resta una valida scelta a condizione di avvalersi di un consulente. Lo stesso vale per il mercato obbligazionario dove i diversi momenti di incertezza futuri dovranno essere sfruttati per ottenere un ritorno positivo», suggerisce.Venendo ai comparti, un settore trainante rimane quella dell’Intelligenza artificiale, che si è consolidata attorno a una narrativa ben radicata, evidenziata dal predominio delle azioni dei «Magnifici sette»: Apple, Alphabet, Amazon, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla. Questi colossi hanno registrato un rialzo del 77% nel 2023, un dato impressionante se confrontato con il più modesto 14% registrato dal resto dei titoli dell’indice S&P 500. Gli investitori hanno fatto a gara ad acquistare i titoli sul Nasdaq. Un rialzo a tre cifre è stato messo a segno anche da altre azioni come quelle di Palantir technologies, con sede in Colorado, specializzata nell’analisi dei big data, altro ambito che sta avendo un grande sviluppo grazie all’Ia. Ma non ci sono solo i casi dei colossi mondiali, l’Ia rimane trainante anche nelle società attive nelle applicazioni dedicate.
Edoardo Raspelli (Getty Images)
Cinquant’anni fa uscì la prima critica gastronomica del futuro terrore dei ristoratori. Che iniziò come giornalista di omicidi e rapine di cui faceva cronaca sul «Corriere d’informazione». Poi la svolta. Che gli procurò una condanna a morte da parte del boss Turatello.
Nel riquadro: Mauro Micillo, responsabile Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo (Getty Images)
Mauro Micillo: «Le iniziative avviate dall’amministrazione americana in ambiti strategici come infrastrutture e intelligenza artificiale offrono nuove opportunità di investimento». Un ponte anche per il made in Italy.
L'ex procuratore di Pavia Mario Venditti (Ansa)
All’ex procuratore devono essere restituiti cellulari, tablet, hard disk, computer: non le vecchie agende datate 2017 e 2023. E sulla Squadretta spunta una «famiglia Sempio».