2024-05-08
Mentana replica a Gruber e gela La7: «Muti altre 24 ore? Prenderò atto»
Lili Gruber e Enrico Mentana
Il direttore del tg risponde sui social alla conduttrice di «Otto e mezzo», offesa per un quarto d’ora di ritardo: «Ci sono i maleducati e gli ignavi». Poi in diretta attacca la rete: «Pronto a trarre le dirette conseguenze».Enrico Mentana non abbozza dopo l’Incontinenza-gate con Lilli Gruber e in diretta sul tg La7 dà 24 ore all’azienda di Urbano Cairo perché esca «dal mutismo» sulla vicenda. Diversamente, «ne trarrò le dirette conseguenze», aggiunge il giornalista simbolo della rete. Insomma, minaccia le dimissioni dopo 14 anni di conduzione. Non c’erano solo due ego in libera uscita, dietro la baruffa tra Mentana e Gruber per gli sforamenti del tg La7. Ci sono punti di share che valgono oro per tutti e contratti in scadenza da rinnovare o meno. E, per Mentana, l’onore da restituire. La conduttrice altoatesina, ieri sera muta sull’argomento, è stizzita perché teme che il suo Otto e mezzo perda ascoltatori se diventa «Nove meno un quarto». Mentana invece si è offeso perché non vede riconosciuto l’effetto traino del suo telegiornale sul rotocalco chic di Madame. E soprattutto, si aspettava una parola dell’azienda di Urbano Cairo a proprio favore. Così, le voci che lo danno in possibile uscita verso gli americani di Discovery, sono oggettivamente rinfocolate dallo stesso Mentana, il cui contratto con La7 scade a fine anno. Vista dall’editore Cairo, la lite tra le due star televisive è fin peggio di quel che è successo domenica 5 maggio a Superga con il suo Torino. Qualcuno ha messo in giro sui social un video girato sul pullman della squadra granata in cui si sentono due giocatori insultare i tifosi nel giorno più sacro per loro, ovvero quando si commemora la tragedia del 1949. Due tesserati, Marco Pellegri e Matteo Lovato, hanno smentito di essere i colpevoli. Ma Cairo è dovuto intervenire pubblicamente, definendo l’episodio «inaccettabile» e promettendo multe durissime ai due misteriosi giocatori. Che ovviamente saranno ceduti in estate. Con Mentana e Gruber la faccenda è più complicata da gestire. I fatti sono noti, ma li ricapitoliamo. Lunedì sera il tg La7 passa la linea a Otto e mezzo con un quarto d’ora di ritardo. Gruber, carica come la «Signora in rosa», la presentatrice che annuncia i test missilistici di Kim Jong Un sulla tv nordcoreana, spara ad alzo zero: «Buonasera e benvenuti alle 20.46, non alle otto e mezza e a Otto e mezzo, ma, insomma, l’incontinenza è una brutta cosa. Scusateci di questo ritardo». L’orologio è con lei, ma l’orologio biologico dice anche che parlare di incontinenza dopo che a passarti la linea è un signore di 69 anni può suonare sessista. Specie se pochi secondi prima è andato in onda lo spot di un farmaco per il benessere della prostata. In ogni caso, a parti invertite, se Mentana avesse parlato di ciclo mestruale si sarebbe probabilmente già dovuto dimettere. Invece il direttore del tg ha prima regolato i conti su Facebook. Ecco come: «Dall’uno al nove per cento in mezz’ora. Questa è la curva degli ascolti - del tutto simile a quelle dei giorni precedenti - del tg la7 di ieri sera, segnato da fatti importanti e in continuo aggiornamento». Quindi ha fatto notare che «a quel tg però ha imprevedibilmente fatto seguito un giudizio grevemente sprezzante nei miei confronti da parte di chi conduceva il programma successivo, che pure è ogni sera diretto beneficiario di quella curva ascendente. Un giudizio da cui finora nessuno tra i vertici di La7 ha sentito il bisogno di prendere le distanze». E la chiosa era ancora più velenosa: «Piccolo episodio, ma molto indicativo. A questo punto le distanze, come è doveroso, le prendo io, dai maleducati e dagli ignavi». I beni informati, in redazione, dicono che ce l’avesse con il silenzio di Andrea Salerno, direttore della rete. Ieri sera, il direttore del tg La7 si è concesso una battutina lanciando l’edizione serale: «Visto che siamo stati autorevolmente accusati di essere troppo lunghi, ci fermiamo qui». Poi, alle 20.35, ha creato la giusta suspence: «Ieri sera c’è stata qualche parola in libertà, qualche parola di troppo dopo il telegiornale. Ne parliamo dopo la pubblicità». E alla fine ecco la seconda puntata della lite. Mentana ricorda che gli sforamenti del lunedì sono un classico e che «l’azienda lo sa». Poi afferma che «Lilli Gruber ha rivolto offese sgradevoli e offensive […] e vorrei che non ci fosse mutismo dall’azienda, domani sera vedremo.. altrimenti ne trarrò le dirette conseguenze». Un battibecco che si poteva chiudere con due telefonate, un mazzo di fiori e un pacchetto di pannoloni per sdrammatizzare, in realtà ha un lato concreto. Nel prime time, e soprattutto tra le 20 e le 21, ogni mezzo punto di share vale centinaia di migliaia di euro e i risultati di ogni programma sono importanti anche per il successo personale di chi li conduce, che poi sulla base della raccolta pubblicitaria e dei dati di ascolto negozia premi e rinnovi contrattuali milionari. Il punto, quindi, è se lo sforamento del tg La7, episodio abbastanza frequente, tolga share a Otto e mezzo e lo indebolisca ritardandolo, oppure se lo rafforzi consegnandogli la linea con più spettatori di quanti avrebbe da solo. Speculazioni e ragionamenti su share e introiti sono naturalmente nella testa anche di Urbano Cairo ed Enrico Mentana, due maestri nel contrattare. Il conduttore, nei giorni scorsi, ha fatto sapere in un’intervista che il suo contratto con La7 scade a fine anno. La7 avrebbe una sorta di diritto di prelazione e ci sarebbero anche delle clausole sulla non concorrenza, ma se arrivasse un’offerta milionaria dal Nove la partita sarebbe chiusa. Cairo naturalmente rinnoverebbe volentieri, ma alle condizioni di Cairo, non di Mentana. Colpi di testa permettendo.
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