2022-11-12
Meloni ai francesi: «Reazione aggressiva e ingiustificata. Isoliamo gli scafisti»
Giorgia Meloni (Imagoeconomica)
La risposta a Parigi: «Noi abbiamo già accolto 90.000 persone». L’Ue convoca una riunione straordinaria dei ministri dell’Interno.La conferenza stampa di ieri mattina a Palazzo Chigi era stata organizzata per illustrare i dettagli del nuovo decreto Aiuti varato dal cdm nella tarda serata di giovedì. Ma, inevitabilmente, a tenere banco è stato soprattutto lo scontro con la Francia sui migranti. Il ministro dell’Interno transalpino, Gerald Darmanin, ha promesso la serrata dei confini a Ventimiglia e la sospensione dell’accoglienza di 3.500 rifugiati dall’Italia, accompagnata da un appello agli altri Paesi Ue a fare altrettanto. Rispondendo alla domanda di una giornalista dell’Adnkronos, Giorgia Meloni ha affrontato la questione. E ha tenuto il punto. «Sono rimasta molto colpita dalla reazione aggressiva del governo francese che dal mio punto di vista è incomprensibile e ingiustificata», ha esordito il presidente del Consiglio. Che poi rimesso insieme alcuni numeri: «La Ocean Viking è la prima nave di una Ong che abbia mai attraccato in Francia. Porta con sé 234 migranti. Questo ha generato una reazione molto dura nei confronti dell’Italia che dall’inizio di quest’anno ha fatto entrare nel suo territorio quasi 90.000 migranti. Tutte le navi Ong che sono partite vengono portate in Italia», ha aggiunto sottolineando poi che «su 90.000 persone entrate, nell’accordo sui ricollocamenti si prevede che dovrebbero esserne ricollocate 8.000. Ma ne sono state ricollocate 117, 38 in Francia». Cosa fa arrabbiare? «Il fatto che l’Italia deve essere l’unico porto possibile di sbarco per i migranti del Mediterraneo, questo non c’è scritto in alcun accordo». Poi la premier ha ricordato che nello stesso giorno in cui si discuteva della Ocean Viking, l’Italia ha fatto sbarcare 600 persone. «E ora di fronte a 234 persone» che devono sbarcare in Francia «saltano le relazioni diplomatiche? Per la prima volta c’è un altro porto possibile. Io credo che questo dimostri come non sia più possibile gestire la situazione come è stato fatto finora». Il punto è capire quale strada si intende percorrere a livello europeo. «Vorrei cercare una soluzione comune, l’unica possibile e seria che ho proposto anche a Emmanuel Macron è la difesa dei confini esterni della Ue». Nuovi provvedimenti ci saranno sicuramente, ha poi proseguito la premier. «E per quello che riguarda la richiesta di isolamento dell’Italia da parte della Francia, penso che tradisca una dinamica europea curiosa. In un’Unione europea della solidarietà della condivisione c’è una nazione dice a tutte le altre di isolare l’Italia. Se questo accadesse, non sarebbe intelligente per la condizione in cui la Ue si trova. Il ruolo europeo deve avere un suo standing, siamo in mezzo a una guerra, a grandissime sfide non credo che l’Europa deciderà di fare cose particolarmente drammatiche nei confronti dell’Italia perché su 90.000 persone 200 sono sbarcate da un’altra parte. Se dovesse accadere, una spiegazione andrà data non tanto a me quanto agli italiani. Credo sia importante ragionare su una posizione possibile, non ho capito quale sia la soluzione degli altri, salvo dire occupatevene voi. Noi non siamo più in grado di occuparcene e abbiamo anche ricevuto un mandato per gestire la questione in maniera diversa. Penso sia meglio isolare gli scafisti che isolare l’Italia», ha chiosato infine Meloni. Cui è stato chiesto anche conto delle ragioni che hanno innescato la crisi diplomatica. «La Francia aveva dichiarato che il ministero dell’Interno avrebbe accolto la Ocean Viking senza la selezione fatta in Italia. Notizia che non è stata smentita per questo io ho ringraziato, come gesto distensivo perché era un segnale importante. Loro l’hanno interpretato in modo diverso o è cambiata la posizione del governo francese», ha spiegato Meloni. Di certo, mentre Berlino ha detto che continua a sostenere l’accordo senza quindi assecondare l’Eliseo, a Bruxelles lo scontro Roma-Parigi viene osservato con preoccupazione. La Commissione, intanto, ha chiesto una riunione straordinaria dei ministri degli Interni per discutere la crisi e prendere in considerazione i prossimi passi nel piano d'azione, ha affermato il vicepresidente Margaritis Schinas. La riunione straordinaria dovrebbe essere convocata dalla Repubblica ceca, che attualmente detiene la presidenza a rotazione del Consiglio. «Non possiamo permettere a due Stati membri di combattersi in pubblico e creare un'altra mega crisi politica sulla migrazione», ha detto Schinas. Ieri, intanto, il leader di La France Insoumise, Jean-Luc Melenchon, ha dichiarato che Parigi ha aperto il porto di Tolone alla Ocean Viking perché «noi siamo la Francia, non siamo un Paese di barbari governato da fascisti come in Italia».Chissà se dalle parti del Pd qualcuno si sentirà offeso. Ieri, intanto, Massimo D’Alema a Sky Tg24 ha dato ragione alle proteste per la mancanza di solidarietà europea «ma bisogna fare i duri a Bruxelles, non a Catania». Intanto, un suo intervento a Maastricht, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che «la risposta alla sfida migratoria avrà successo soltanto se sorretta dai criteri di solidarietà all’interno dell’Unione».