2018-07-27
Mattarella pensi ogni tanto anche agli italiani
Il capo dello Stato critica duramente il gesto ripugnante dell'uomo che, dalla sua finestra, ha sparato a una bambina rom. Contro gli stupri degli stranieri o i nostri quartieri trasformati in fortini dello spaccio, tuttavia, il presidente non trova le parole.Ma Sergio Mattarella è presidente dei rom e degli extracomunitari oppure lo è anche degli italiani? Mi spiego. Ieri il capo dello Stato è intervenuto per condannare l'orribile tiro al bersaglio contro una bambina rom di appena 15 mesi, colpita da un proiettile sparato da un ex dipendente del Senato. «L'Italia non è il Far West», ha tuonato l'uomo del Colle. Giusto: che l'abbia fatto intenzionalmente o meno, un uomo non può mettersi sul balcone di casa a fare il pistolero. Fin qui nulla da dire, anche perché colpire una bambina di pochi mesi è un atto ripugnante. Tuttavia, in Italia non c'è solo il Far West di chi spara dalla finestra. Ci sono anche ragazze di vent'anni che vengono trascinate dietro un cespuglio e selvaggiamente violentate da un richiedente asilo. E però per queste giovani, vittime di violenza da chi nel nostro Paese ha ricevuto accoglienza, Mattarella curiosamente non trova le parole. Tornare a casa la sera a Reggio Emilia, quando ancora non è buio, ed essere colpite alle spalle e poi stuprate all'età di vent'anni da un tizio a cui si è spalancata la porta di casa trattandolo da profugo, non merita un intervento del Quirinale. Ma non è il solo Far West che il capo dello Stato ignora. Giorni fa, a Venezia, si è scoperto come un gruppo di extracomunitari avesse trasformato un intero quartiere in una zona off limits dove spacciare droga. Addirittura, un centro d'accoglienza era il luogo dove venivano custodite le partite di stupefacenti. Dosi che poi venivano distribuite in tutto il circondario, ma soprattutto dosi di sostanza letale, che hanno finito per ammazzare 16 ragazzi della zona. E il presidente della Repubblica? Zitto. Su un fenomeno criminale costruito con la copertura dell'accoglienza che ha contribuito a spegnere le vite di quei giovani, Mattarella non ha avuto nulla da dire. Un caso? Non proprio. Provate a ripercorrere le vicende di cronaca nera dell'ultimo anno e vi renderete conto che il Quirinale fa sentire la sua voce solo in alcune occasioni, cioè quando si parla di stranieri. Ricordate Luca Traini, il lupo solitario che a Macerata cominciò a sparare su tutte le persone di colore incontrate per strada? Nei giorni successivi ai fatti l'uomo del Colle disse la sua, condannando il raid razzista e sostenendo che senza un senso di comunità nascono la diffidenza e l'intolleranza e qualche volta la violenza. Il messaggio cascò in piena campagna elettorale e a sinistra lo scagliarono contro Matteo Salvini, reo secondo le accuse di parlare troppo spesso di immigrati. Tuttavia, lo stesso capo dello Stato che aveva sentito il bisogno di far sentire la propria voce di fronte a un fanatico che andava in giro a fare il tiro a segno su chiunque avesse l'aria di essere immigrato, nei giorni precedenti non si era sentito in obbligo di dire una parola sul barbaro scempio compiuto da un richiedente asilo sul corpo di una ragazza. Pamela aveva il solo torto di essere tossicodipendente, ma è stata fatta a pezzi da un pusher probabilmente dopo essere stata stuprata. Dalle indagini è venuta a galla una gang di nigeriani che gestiva il traffico di droga e si è scoperto anche che sull'accoglienza era sorta una vera e propria industria, la più importante della zona. Il capo dello Stato a questo punto che cosa ha fatto? Si è inabissato, scomparendo dai radar. Nulla da dichiarare. Il silenzio è stato così rumoroso che Giorgia Meloni si è sentita in dovere di accusarlo di essersi dimenticato della madre della povera Pamela. Per lei nessuna parola di conforto, per gli stranieri colpiti invece sì.Non andò meglio ai tempi della bestiale violenza sulla spiaggia di Rimini, dove una ragazza polacca fu abusata al punto da costringere i medici che la ebbero in cura alla rimozione dell'utero. Autori dello stupro furono alcuni immigrati che per di più non avrebbero dovuto essere in Italia. I più giovani avrebbero dovuto essere rispediti a casa e il capo, cioè il più feroce, era stato accolto con un permesso umanitario anche se non arrivava da un Paese in guerra. Le notizie suscitarono un gran clamore, ma non a sufficienza da spingere il presidente ad aprire bocca. Una delle vittime del branco di immigrati, una trans a sua volta straniera, si rivolse al Quirinale per ottenere il permesso di soggiorno, ma nemmeno l'appello bucò il riserbo di del presidente.La domanda che ho rivolto all'inizio quindi è d'obbligo: ma le vittime che non sono rom o extracomunitari, non hanno diritto all'intervento del Colle? Mattarella non sa parlare d'altro che di migranti?
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