2022-09-17
Le due signore fra viaggi in Albania e le folli notti della «Gintoneria»
Sovente si recano a Durazzo, mentre il locale dell’ex «genero» è molto chiacchierato. Per capire davvero il mondo di Wanna Marchi e di sua figlia Stefania Nobile non serve una serie Netflix, basta seguire la seconda su Instagram. Ogni giorno posta per i suoi followers decine di stories, come le chiamano gli utenti del social network: una sorta di diario quotidiano spesso mandato in «onda» dall’abitacolo della sua Lamborghini Urus (presa, pare, con un noleggio a lungo termine) dove registra lunghi monologhi sul programma della giornata, sull’attualità o sui suoi ricordi compresi quelli del periodo più buio e sul suo «riscatto». Ultimamente le dirette sono dedicate soprattutto a pubblicizzare la docuserie che sta per partire e il libro scritto a quattro mani con la madre che uscirà il 21 settembre. Ma vi si può trovare anche la cronaca dei suoi frequenti viaggi in Albania dove ha un appartamento nel centro di Durazzo. Sempre in Albania, anni fa, la Nobile e sua madre avevano aperto e chiuso tre locali nel giro di qualche mese. Oggi ci tornano spesso perché, dicono, ne sono profondamente innamorate. L’ultima trasferta fatta con la Urus, questa estate, è finita male perché appena rientrate, è deceduto il compagno di una vita della Marchi, Francesco Campana, anche lui coinvolto nella vicenda giudiziaria. «Due mesi nella cella di San Vittore e altri nove agli arresti domiciliari per Francesco. La sua colpa? Amare Wanna Marchi. Mi ha salvato l’amore», aveva raccontato la stessa «regina» delle televendite.In serata le stories della Nobile si spostano in Gintoneria, a due passi dalla Stazione Centrale, il locale dell’ex compagno Davide Lacerenza con il quale aveva gestito anche la Mailmaison. La sua «famiglia», come ripete spesso la Nobile con tanto di video dell’ex mentre bacia i piedi della madre. Attorno alla Gintoneria orbita tutta una serie di personaggi dai nomi curiosi che sulla piattaforma social pubblicano quotidianamente stories alquanto discutibili: da Filippo Romeo - alias Pippo Champagne - a Erik Bertoluzzo - in arte Erik Giàlosai - passando per la nutrita pattuglia di quelle definite da Lacerenza come «cugine» , ovvero ragazze che a rotazione animano le serate del locale, soprattutto quelle del «privè». Una stanza adiacente alla Gintoneria dove spesso clienti selezionati fanno le ore piccole non solo giocando a scacchi o sciabolando bottiglie. Basta vedere i video e le foto pubblicati sempre su Instagram e su Telegram dal profilo «Bullshitgintobuster» che punta, si legge nella bio, a «sconfiggere droga e zozzerie del clan della Ginto». E in effetti il locale è stato chiuso per droga, assembramenti e risse tra il 2020 e il 2021. Lacerenza aveva anche un’altra gintoneria che ha preso fuoco a gennaio del 2020. E sempre Lacerenza nel marzo 2021 era con l’allora fidanzata ventenne tra le sette persone fermate e denunciate dalla polizia del Canton Ticino per una festa abusiva di notte all’interno di una scuola in pieno Covid, senza indossare mascherine e nessun distanziamento sociale, con alcool a fiumi e tanti eccessi. Tutto ovviamente postato su Instagram. Tra le immagini più cliccate ci sono anche quelle dei poliziotti riprese nel 2021 (la data impressa sul video è 01/05/2021 dunque quando ancora a Milano vigeva il coprifuoco serale alle 22) dalle telecamere di sicurezza esterne e con i commenti sussurrati dallo stesso Lacerenza mentre li osserva in diretta dai monitor del locale. Lacerenza, infatti, su Instagram posta di tutto, senza alcuna remora. Per poi lamentarsi delle critiche di quelli che lui definisce i suoi «haters», invidiosi del suo Ferro (il Ferrari a noleggio come la Urus della Nobile).Quanto alla Gintoneria, «la gente la vede e pensa che il locale sia suo, ma Stefania è mia dipendente, mi segue i fornitori», ha detto due anni fa Lacerenza in un’intervista. Nella banca dati della Camera di Commercio, la figlia di Wanna Marchi al momento compare come amministratrice unica di V.S. Comunicazioni srl (risulta inattiva), socia amministratrice della Milano Società semplice (nessun bilancio pubblicato) e amministratrice unica della Produzioni srl che ha per oggetto sociale «l’ideazione, creazione, produzione, programmazione, edizione di programmi ed eventi televisivi, teatrali e pubblicitari, con la diffusione telecinematografica anche attraverso il Web». E che ha chiuso il 2021 con un utile di 2.256 euro. Meglio finire su Netflix con Wanna, senza pentimenti. Basta che ne se ne parli.